Cagliari. I Centri per l’impiego dell’Aspal saranno a disposizione di tutti i cittadini durante la fase transitoria del Reddito di cittadinanza. Nei prossimi giorni saranno inviati ai percettori sospesi e-mail e sms per dare loro tutte le informazioni necessarie sulle nuove misure di politica del lavoro, mentre gli operatori dei CPI contatteranno personalmente chi fra i percettori sospesi, non ha definito ancora il Patto Gol in modo da fissare subito un appuntamento per la sottoscrizione del Patto stesso.
Il prossimo 1° settembre partirà infatti “Supporto per la formazione e il lavoro” (SFL), una delle nuove misure di politica attiva del Governo per accompagnare gli ex beneficiari dell’Rdc. In Sardegna è stata sospesa la domanda a 4950 percettori, di questi 1760 non sono stati ancora presi in carico dai centri per l’impiego, che provvederanno a convocarli nelle prossime settimane.
“Non lasceremo solo nessuno – assicura l’Assessora del Lavoro, Ada Lai – La Regione è impegnata ad accompagnare passo per passo i cittadini nella fase di transizione dal reddito di cittadinanza alle nuove misure previste dal Governo. L’assessorato del Lavoro e l’Aspal, nell’esercizio delle loro prerogative, faranno tutto il possibile per prevenire qualsiasi forma di tensione o disagio sociale portando avanti, nei tempi prefissati, il nuovo sistema di presa in carico degli ex-percettori di reddito di cittadinanza. Siamo pronti a rendere operativi i nuovi strumenti, attraverso un programma strutturato di politiche attive del lavoro che comprende piani di formazione mirata alle esigenze delle imprese e i cantieri di lavoro per tutti i profili professionali.
Coloro che non beneficeranno più del reddito – spiega l’esponente dell’esecutivo Solinas – potranno fruire della nuova misura introdotta dal governo ‘Supporto per la formazione e il lavoro’, che sarà presto erogata ai cittadini sardi. La maggior parte dei percettori del RdC sono peraltro già stati iscritti al Programma GOL, e naturalmente anche tutti i nuovi richiedenti della misura ministeriale del SFL potranno essere avviati al GOL, che prevede l’ingresso dei privati accreditati per l’erogazione dei servizi per il lavoro, l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro, l’orientamento, l’accompagnamento al lavoro e i tirocini”.
Chi ha ricevuto il messaggio dell’Inps e ha i requisiti previsti dalla legge (ha percepito il reddito per 7 mesi nel 2023, un’età compresa tra i 18 e i 59 anni, un isee inferiore a 6 mila euro e un nucleo familiare in cui non siano presenti figli minori o ultrasessantenni o persone disabili) può aderire dal 1° settembre alla nuova misura tramite il portale SIISL (Sistema Informativo Inclusione Sociale e Lavorativo) e presentare la domanda sul sito o tramite un patronato/caf. Successivamente sarà necessario firmare il Patto digitalizzato sul SIISL e sottoscrivere o aggiornare un Patto di Servizio GOL nei Centri per l’impiego.
A questo punto si potrà scegliere una politica attiva del lavoro (progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento e di accompagnamento al lavoro, compresi il Servizio Civile e il Puc) per ricevere così una indennità di 350 euro per un massimo di 12 mesi per ogni singolo componente del nucleo che inizi a frequentare una politica attiva del lavoro.
Allo scopo di informare e guidare gli utenti, nei prossimi giorni l’Assessorato del Lavoro attraverso l’ASPAL e i CPI metterà in atto una capillare campagna di informazione mirata, coordinando il suo operato con quello degli altri soggetti istituzionali coinvolti come l’INPS e l’ANCI.
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