Paolo Rossi inaugura il XXXVII Festival La Notte dei Poeti – domani (venerdì 12 luglio) alle 20 al Teatro Romano di Nora l’attore interpreta “La maga Circe” nell’ambito del progetto “Odissea – Un racconto mediterraneo” per la regia di Sergio Maifredi insieme a un’originale “Jannacceide”. L’istrionico artista si confronta con il poema omerico, uno dei testi fondanti della cultura occidentale, con la sua cifra irriverente per svelare insospettabili retroscena e narrare le peripezie di Ulisse e dei suoi compagni approdati – dopo la fuga dei venti e la strage dei Lestrigoni – sull’isola di Eea al cospetto della figlia del Sole. Tra metamorfosi e giochi d’astuzia l’eroe greco, sfuggito all’incantesimo, costringe Circe a ridar forma umana ai prigionieri e infine, sia pur ammaliato dalla dea, riprende il suo viaggio verso Itaca. Paolo Rossi propone la sua versione del mito, sottolineandone l’attualità e accostandola a un’originale “Jannacceide” ispirata al cantautore, medico e cabarettista che ha dato voce agli ultimi e messo in musica un vivido affresco dell’Italia del Novecento.
La kermesse prosegue sabato 13 luglio alle 21:30 all’ex Municipio di Pula con “L’onda dell’addio” da “L’ultimo passo è l’addio” di Sergio Atzeni con Marta Proietti Orzella e le musiche di Stefano Guzzetti. Un omaggio allo scrittore che ha saputo inventare una mitologia dell’Isola e insieme metterne a nudo le contraddizioni, tra l’inganno di una pretesa modernità e l’affiorare di un’anima antica, tra le metriche dello slang metropolitano e le sonorità più arcaiche per riscoprire il senso di un’identità. Una partitura per voce narrante e strumento a tastiera – con la collaborazione di Rossana Copez – quasi una danza di ombre, un rito arcano che prelude al distacco inevitabile e alla feroce nostalgia.
Domenica 14 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora spazio al concerto/ spettacolo “Abba S Abba – Cantico dell’acqua” di e con Gavino Murgia, ispirato agli antichi culti dell’Isola. Sul palco con il polistrumentista e jazzista nuorese (ai sassofoni, duduk e flauti) un affiatato ensemble, che schiera Francesca Corrias (voce), Marcello Peghin (chitarre), Salvatore Maltana (contrabbasso) e Alessandro Garau (batteria) oltre al Tenore Gòine e ai Menhir, per inedite alchimie tra tradizionali forme polifoniche e moderne derive hip-hop. Uno spettacolo/ concerto impreziosito dalla video-art di Giacomo Verde e dai testi di Michele Pio Ledda – con la voce recitante di Gianni Cossu – per riscoprire miti e riti dedicati al prezioso elemento indispensabile alla vita. La sacralità dell’acqua e il rispetto dell’ambiente si mescolano a racconti e poesie, melodie e ritmi in un armonioso fluire di pensieri e emozioni.