Oggi “King Roger” compie 41 anni. Nonostante il tennis non sia lo sport più seguito al mondo, Roger Federer è conosciuto ovunque. Lo svizzero, infatti, è molto più di un tennista, rappresenta un pezzo di storia dello sport ed è emblema dello sportivo per eccellenza.
Riservato, elegante, posato nei gesti e negli atteggiamenti, con o senza la racchetta in mano, il tennista è apprezzato dentro e fuori il campo da gioco e ha una carriera ricca di successi e record. È al secondo posto nella classifica di settimane trascorse da numero uno del mondo. Inoltre, detiene il record di settimane consecutive trascorse in vetta al ranking ATP, la classifica mondiale dei tennisti professionisti stilata dall’Association of Tennis Professionals. Ma chi è Roger Federer?
Federer nasce a Basilea l’8 agosto del 1981 e inizia a giocare a tennis a soli 6 anni. Fino ai 12 pratica anche il calcio, ma poi lo abbandona per concentrarsi esclusivamente sulla racchetta. Le capacità del campione sono da subito evidenti, tanto che entra nel circuito ATP (l’associazione che raggruppa tutti i giocatori professionisti maschili) a 16 anni.
La prima vittoria ATP arriva nella finale indoor 2001 a Milano. E questo è solo l’inizio. Due anni dopo trionfa a Wimbledon, la sua prima vittoria in uno Slam. Nel 2004 conquista il secondo titolo in un torneo del Grande Slam vincendo gli Australian Open. La vittoria lo sbalza al primo posto del ranking ATP. Vince anche l’ultimo Slam della stagione, gli US Open, e diventa il primo giocatore a vincere 4 finali dello Slam su 4 disputate.
Il 2006 è uno degli anni più densi di vittorie per il tennista svizzero: conquista il torneo di Doha e gli Australian Open, poi vince l’Indian Wells ma viene sconfitto in finale al Roland Garros da Rafael Nadal, primo giocatore a batterlo in una finale dello Slam. Federer si prende la rivincita sull’erba londinese di Wimbledon, sconfiggendo Nadal e chiudendo la stagione da numero uno mondiale ATP per il terzo anno consecutivo. L’anno successivo realizza una tripletta, portandosi a casa gli Australian Open, Wimbledon e gli US Open e chiudendo nuovamente la stagione al primo posto del ranking. Nel 2009 vince il suo primo e unico Roland Garros, chiudendo la stagione al primo posto del ranking ATP per la quinta volta. Due anni dopo perde la testa nel ranking ma la riconquista l’anno successivo, dopo aver vinto Wimbledon per la settima volta.
Il 2016 è un anno molto sfortunato per lo svizzero: è il periodo dell’infortunio al ginocchio avvenuto in un incidente domestico e Roger è costretto a subire un’operazione al menisco. Prova a rientrare ma poi è nuovamente costretto a dare forfait per via di un altro infortunio, questa volta alla schiena. L’anno dopo è quello della sua rinascita. King Roger vince sia gli Australian Open che il torneo di Wimbledon, diventando così il giocatore maschile con più vittorie nel torneo di Londra. Chiude l’anno al secondo posto in classifica ATP dietro a Nadal. Ma nel 2018 raccoglie il ventiseiesimo Slam in carriera, riprendendosi la vetta del ranking ATP.
Nella stagione del 2020 Roger arriva in semifinale agli Australian Open, dove però esce per mano di Novak Djokovic. A febbraio, si sottopone ad alcune operazioni che lo tengono fuori dalla scena, scivola così alla sesta posizione del ranking ATP. L’anno scorso, dopo una ricaduta al ginocchio, si è dovuto sottoporre ad un’altra operazione. A giugno è uscito per la prima volta dopo 22 anni dalla Top 50 mondiale, ha però annunciato che ritornerà alla Laver Cup che si terrà a settembre di quest’anno.
Roger è uno tra i tennisti con il maggior talento di sempre, dallo stile elegante, sicuro e disinvolto, gioca un tennis stilisticamente perfetto e raffinato, bello da guardare. Pure lo scrittore David Foster Wallace nel 2006 ha parlato del suo gioco: “Ci sono momenti, mentre guardi questo giovane svizzero giocare, in cui ti cade la mascella, strabuzzi gli occhi e emetti suoni che spingono la moglie dall’altra stanza a venire a vedere se stai bene”.
Anche fuori dal campo Roger presenta un’immagine impeccabile di sé: modesto, educato, umile, discreto, un uomo di classe. Secondo Forbes “ha un portafoglio di sponsor senza eguali nel mondo dello sport. Nel 2020, questo ha fatto di lui l’atleta più pagato al mondo”. Ma il tennista svizzero non ostenta la ricchezza, non si monta la testa e non fa i capricci e proprio per questo è amato e apprezzato da tutti.
Ma l’impegno di Federer va oltre lo sport. A fargli onore c’è la “Roger Federer Foundation”, fondazione in ambito umanitario che dal 2003 si occupa si offrire programmi di educazione ai bambini che vivono in condizioni di povertà nei Paesi più poveri dell’Africa e in Svizzera. Il tennista, in questi anni, ha investito milioni di dollari per costruire scuole e mantenerne e migliorarne altre. Come si legge sul sito dell’associazione, i bambini che dall’apertura della fondazione alla fine del 2021 hanno beneficiato dei programmi di assistenza è pari a un milione e 980 mila. Campione nello sport ma anche nella solidarietà.