Dopo la recessione del 2007, i giovani sembrano avere di nuovo fiducia nel presente. I dati di settore mostrano infatti come le richieste di prestito siano nutrite soprattutto dalla generazione dei Millennials (1980-2000). Questi si dimostrano anche molto più prudenti rispetto alle generazioni che li hanno preceduti, manifestando una minore tendenza a indebitarsi e una maggiore consapevolezza di quello che un prestito comporta.
Più del 50% dei nuovi richiedenti appartiene alla generazione dei Millennial
Secondo i dati raccolti da uno studio del CRIF, i Millennials rappresentano oltre la metà dei cosiddetti New2Credit, ossia coloro che richiedono un prestito per la prima volta in assoluto. Questi in Italia rappresentano solo il 6% dei richiedenti, una percentuale davvero piccola se si considera che gli Active2Credits (coloro che hanno già richiesto un prestito in passato) sono il 94% del totale, ma il loro valore in questo settore è comunque elevato.
La durata media dei prestiti richiesti dai New2Credit non supera i 48 mesi nel 67% dei casi e i 72 mesi nel 19%, mentre la fascia di importo medio è di circa 3.000 euro. Si tratta in entrambi i casi di cifre sensibilmente più basse rispetto al recente passato, dovute probabilmente a una minore sicurezza riguardo al futuro se paragonata a quella di alcuni decenni fa. I motivi per i quali si richiedono finanziamenti sono principalmente l’acquisto di un’automobile nuova, l’arredo di casa e l’acquisto di altri beni di consumo, il più delle volte tecnologici.
Giovani e mutui
I giovani richiedenti, in particolare gli under 30, si dimostrano anche più propensi alla richiesta di un mutuo: tale incremento è stato particolarmente notevole nel periodo di tempo compreso tra il 2013 e il 2017, anni nei quali la percentuale è passata dal 3% al 31%. Il web in questo senso è stato di grande aiuto, soprattutto per chi come i più giovani non ha una grande dimestichezza con gli strumenti finanziari: in rete infatti è possibile trovare diverse risorse per informarsi al meglio, ad esempio si può scoprire cosa serve per richiedere un mutuo con la guida di Facile.it, per preparare tutti i documenti necessari per la valutazione della fattibilità.
Le richieste naturalmente variano a seconda del tipo di contratto lavorativo: i Millennials con contratti a tempo indeterminato rappresentano infatti l’84% del totale dei richiedenti, mentre risultano in calo le richieste da parte dei giovani freelance o con contratti a tempo determinato: dall’11% si è infatti passati al 6%, nel giro di un anno.
Come i giovani cambiano il settore bancario
I Millennials sono nati con il digitale e si aspettano che le banche offrano loro dei servizi tecnologici e all’avanguardia in grado di soddisfare ogni esigenza. Per andare davvero incontro a questo target così ambito, gli istituti di credito dovranno quindi puntare sempre più sull’innovazione e sulla sperimentazione di nuovi e interessanti modi di offrire le loro proposte. È quindi necessario continuare a percorrere la strada aperta dal Fintech e dal mobile banking, veri e propri punti di svolta per la crescita del settore bancario.