Intelligenza artificiale per migliorare la diagnosi precoce del tumore al polmone. Il software si chiama “Deep Lung” ed è basato su algoritmi di deep learning in grado di monitorare, sulla base di Tac polmonari effettuate sui pazienti, i noduli sospetti e valutarne i cambiamenti, per rilevare con maggiore accuratezza e in tempi più brevi l’eventuale malignità, contribuendo così alla diagnosi tempestiva del tumore.
Il programma è sviluppato dalla fondazione catalana Eurecat e sarà sperimentato a partire da giugno sia alla Clinica universitaria di Barcellona sia all’Irccs-Policlinico Sant’Orsola di Bologna, grazie a un accordo firmato tra ospedale, fondazione e Regione Emilia-Romagna che prevede l’utilizzo gratuito del software.
Una volta terminata la sperimentazione, l’intenzione è istituire un servizio innovativo e gratuito, a disposizione di tutte le strutture sanitarie pubbliche dell’Emilia-Romagna. La capacità di calcolo necessaria sarà offerta, gratuitamente, dal supercomputer Margherita, che la Regione ha acquisito con un finanziamento di 3,5 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione, con l’obiettivo di consentire alle pubbliche amministrazioni e alle aziende sanitarie del territorio di avvalersi delle potenzialità delle nuove tecnologie.
Ma come funziona il software? L’eventuale nodulo rilevato tramite Tac viene analizzato dall’intelligenza artificiale, che ne valuta la potenziale crescita, accelerando così un’eventuale diagnosi. La sperimentazione, una delle più complesse mai realizzate in Italia in campo sanitario, servirà a verificare come le reti neurali del software sono in grado di apprendere, supportando via via con sempre maggiore accuratezza i radiologi e gli oncologi.
L’accordo su Deep Lung rientra nel progetto di cooperazione territoriale tra Emilia-Romagna e Catalogna su digitale, big data e AI siglato nel 2022. “Diagnosi precoce e tempestività delle cure sono fondamentali in oncologia, perché possono salvare vite– sottolineano gli assessori regionali alla Sanità e alla Cooperazione europea, Raffaele Donini e Paolo Calvano- sotto questo profilo, l’intelligenza artificiale e l’analisi dei big data possono rappresentare un supporto prezioso per le attività di diagnostica, per rendere sempre più precise e tempestive le decisioni cliniche e contribuire a un miglioramento degli esiti di salute dei pazienti”.
La sperimentazione di Deep Lung, proseguono gli assessori, “rappresenta un’occasione importante di collaborazione internazionale per validare una tecnologia innovativa in grado di accrescere la qualità dei servizi pubblici erogati in ambito sanitario. Tutto ciò è stato possibile grazie alle competenze delle persone già presenti in Regione e nel Policlinico Sant’Orsola. È anche attraverso la cooperazione tra istituzioni e centri di ricerca, la disponibilità in mano pubblica di tanti dati, lo scambio di saperi e competenze, che possiamo essere in grado di affrontare le nuove sfide cui è chiamata la sanità pubblica”.
Fonte Agenzia DIRE.it