Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024, alle 3:00, l’Italia tornerà all’ora solare. Gli orologi dovranno essere spostati indietro di un’ora, portando le 3:00 a diventare le 2:00. Questo passaggio rappresenta una consuetudine annuale adottata in molti paesi del mondo, inclusa l’Italia, per ottimizzare l’uso della luce solare e ridurre il consumo energetico.
Introdotta per la prima volta nel 1966, l’ora legale in Italia si applica ogni anno dall’ultima domenica di marzo fino all’ultima domenica di ottobre. La questione del cambio dell’ora ha generato un acceso dibattito pubblico, con posizioni contrapposte tra chi ne sostiene i vantaggi e chi ne evidenzia i difetti.
I sostenitori dell’ora legale enfatizzano i benefici economici e ambientali, citando i dati forniti da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione dell’energia elettrica in Italia. Nel 2024, si stima che il Paese abbia risparmiato circa 90 milioni di euro grazie a un consumo ridotto di energia elettrica pari a circa 370 milioni di kWh durante i 7 mesi di ora legale. Questo minor consumo ha avuto un impatto positivo anche sull’ambiente, contribuendo a una riduzione di circa 170 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica.
Dal 2004 al 2023, l’ora legale ha comportato un risparmio energetico complessivo di circa 11,7 miliardi di kWh, traducendosi in un risparmio di circa 2,2 miliardi di euro per i cittadini italiani.
D’altro canto, i detrattori dell’ora legale evidenziano gli effetti negativi sul benessere e sulla salute. Il cambio dell’ora, infatti, può provocare disturbi del sonno, irritabilità, mal di testa e difficoltà di concentrazione. Secondo uno studio dell’Università di Zurigo, il passaggio all’ora legale è associato a un aumento del rischio di incidenti stradali del 6%.
Nel 2018, la Commissione Europea ha proposto di abolire il cambio dell’ora in tutta l’Unione Europea. Sebbene la proposta sia stata approvata dal Parlamento Europeo nel 2019, non è stata ancora ratificata da tutti gli Stati membri. In Italia, il dibattito rimane acceso: un sondaggio condotto nel 2022 ha rivelato che il 66% degli italiani sarebbe favorevole all’abolizione dell’ora legale.
Il cambio dell’ora viene effettuato durante la notte per minimizzare i disagi. In questo orario, la circolazione di mezzi di trasporto e di persone è limitata, riducendo il numero di cambi necessari e il disagio complessivo per i cittadini.
L’ora solare rimarrà in vigore fino all’ultima domenica di marzo del 2025, precisamente il 30 marzo, quando avverrà nuovamente il passaggio all’ora legale. Questo ciclo annuale continua a suscitare dibattiti, con molte persone che si interrogano se il gioco valga la candela.