Dopo l’ok della Gran Bretagna al farmaco anti-Covid Merck, Pfizer presenta i risultati della sua pillola contro il Coronavirus. L’azienda ha annunciato oggi che il suo nuovo candidato antivirale orale anti Covid-19, Paxlovid, riduce significativamente, fino all’89%, i rischi di ospedalizzazione o decesso. I dati sono emersi da uno studio randomizzato in doppio cieco effettuato su 1.219 pazienti adulti non ospedalizzati con Covid-19 ad alto rischio di progredire verso una forma di malattia grave. I pazienti provenivano da centri di sperimentazione clinica in tutto il Nord e Sud America, Europa, Africa e Asia, con il 45% dagli Stati Uniti. In dettaglio, l’analisi ha dunque messo in luce una riduzione dell’89% del rischio di ospedalizzazione o morte per qualsiasi causa correlata a Covid-19 rispetto al placebo nei pazienti trattati entro tre giorni dall’insorgenza dei sintomi (endpoint primario).
Lo 0,8% dei pazienti che hanno ricevuto il farmaco di Pfizer è stato ricoverato fino al giorno 28 dopo la randomizzazione (3/389 ospedalizzati senza decessi), rispetto al 7,0% dei pazienti che hanno ricevuto il placebo e sono stati ospedalizzati o sono deceduti (27/385 ospedalizzati con 7 decessi successivi). Riduzioni simili di ospedalizzazione o decesso correlati a Covid-19 sono state osservate in pazienti trattati entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi. Lo 0% dei pazienti che hanno ricevuto Paxlovid è stato ricoverato in ospedale fino al giorno 28 dopo la randomizzazione (6/607 ospedalizzati, senza decessi), rispetto al 6,7% dei pazienti che hanno ricevuto un placebo (41/612 ospedalizzati con 10 decessi successivi), con un’elevata statistica significatività. Nella popolazione complessiva dello studio fino al giorno 28, non sono stati segnalati decessi nei pazienti che hanno ricevuto Paxlovid rispetto a 10 (1,6%) decessi nei pazienti che hanno ricevuto il placebo.
Il presidente e amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla, ha affermato che “la notizia di oggi è un vero punto di svolta negli sforzi globali per fermare la devastazione di questa pandemia. Questi dati suggeriscono che il nostro candidato antivirale orale, se approvato o autorizzato dalle autorità di regolamentazione, ha il potenziale per salvare la vita dei pazienti, ridurre la gravità delle infezioni da Covid-19 ed eliminare fino a nove ricoveri su dieci”, ha concluso.
Via libera dell’Ema all’uso in emergenza del farmaco anti-Covid Merck
Per la prima volta un farmaco, sviluppato in modo specifico per trattare il Covid-19, è stato approvato per l’utilizzo. Si tratta del Molnupiravir, un medicinale prodotto dalla società farmaceutica americana Merck, Sharp and Dohme (Msd), approvato ieri dall’ente regolatore del governo del Regno Unito. Il rimedio, che era stato inizialmente pensato per curare l’influenza stagionale, potrà essere preso sotto forma di pillola due volte al giorno e verrà impiegato inizialmente per trattare i pazienti vulnerabili positivi al virus responsabile del Covid-19, stando a quanto riferiscono media britannici.
Il segretario per la Salute di Londra, Sajid Javid, ha definito l’approvazione del Molnupiravir una “svolta” nella lotta contro il Covid-19, soprattutto per quanto riguarda i pazienti fragili e immunodepressi. “È un giorno storico per il Regno Unito – ha aggiunto il segretario, equivalente del nostro ministro della Salute – visto che siamo il primo Paese al mondo ad approvare un antivirale che può essere assunto a casa per il Covid”. Durante gli studi clinici, il farmaco si è dimostrato in grado di dimezzare il rischio di ospedalizzazione e morte.
Fonte «Agenzia DiRE.it»