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Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE): la tradizione di una comunità secolare nel centro storico di Cagliari

Aperto nel 2022 nel cuore del quartiere di Castello, questo piccolo spazio espositivo conduce i visitatori alla scoperta della comunità ebraica sarda attraverso oggetti, libri e tradizioni

di Chiara Medinas
11 Maggio 2024
in Cagliari, Itinerari
🕓 4 MINUTI DI LETTURA
85 1
Cagliari, ghetto degli Ebrei e antiche fortificazioni. ? AdobeStock | Alessio Orrù

Cagliari, ghetto degli Ebrei e antiche fortificazioni. ? AdobeStock | Alessio Orrù

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Come in qualsiasi altra parte del mondo, la storia mostra che qualunque avvenimento lascia una traccia del suo passaggio, piccola o grande che sia. Un insegnamento che coinvolge anche la questione degli ebrei in Sardegna, la cui presenza iniziò ad essere documentata a Cagliari dal XIV secolo d.C. e che oggi concentra la propria memoria nel quartiere di Castello, sede del Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE).

Inaugurato l’11 novembre 2022 nel cuore storico del capoluogo, il Piccolo Museo di Cultura Ebraica nasce dall’impegno e costanza dell’Associazione Chenàbura, attiva da oltre 10 anni nella riscoperta della presenza ebraica nell’isola. Uno zelo che unito a donazioni di soci e sostenitori di passaggio ha permesso al MUCE di accrescere gradualmente il proprio repertorio e di accogliere circa un centinaio di oggetti sulla comunità giudaica sarda.

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Dando un assaggio di diversi ambiti della religione ebraica, la suggestiva esposizione del MUCE emana spirito di devozione, tradizione, ma soprattutto identità. Libri di preghiere, vestiario tipico e segni conosciuti come il candelabro a 7 bracci detto “Menorah”, – simbolo dell’ebraismo – si accompagnano a oggetti più peculiari come per esempio il “Channukià”, candelabro a 9 bracci acceso per l’Hannukah o “Festa delle Luci”. Celebrata in coincidenza con il Natale cristiano, tale festività rievoca un miracolo che racconta di come gli ebrei sotto il dominio ellenistico si ribellarono alle imposizioni al proprio culto. Dopo aver vinto i nemici, essi si resero conto che durante la battaglia il loro Tempio era stato distrutto e che la “Menorah” lì presente si era spenta, fattore che spinse a riaccenderla con l’unica boccetta di olio a disposizione. Malgrado la quantità insufficiente per i 7 bracci, con stupore il liquido bastò finché non giunsero emissari con olio di scorta.

Una testimonianza significativa, alla quale si affianca anche il repertorio espositivo su Pèsach, la Pasqua ebraica celebrata tra marzo e aprile. Della durata di 1 settimana, la ricorrenza ricorda la fuga degli ebrei dall’Egitto, atto così improvviso che non permise la produzione del pane fermentato. Proprio a tale pietanza – che gli ebrei mangiano per tutto il periodo pasquale – si lega per esempio il cosiddetto “Piatto di Pèsach”, formato da spazi con parole ebraiche corrispondenti a cibi specifici. Usato durante la cena comunitaria della prima sera di Pèsach, il piatto viene riempito con vari alimenti come uova, erbe amare e zampino. Un pasto consumato in piccoli pezzi distribuiti a tutti, accompagnati da vino e dalla lettura di passi della Bibbia sull’esodo ebraico.

Al netto della nutrita collezione di oggettistica, il MUCE rivela anche un interessante patrimonio librario, dalla “Sefer Torah”, – tradizionale Bibbia ebraica letta quotidianamente con un’asticella per tenere il segno – al testo sull’esoterismo chiamato “Zoar”. Nel museo un posto d’onore è inoltre occupato dal “Talmud”, raccolta di tutte le interpretazioni della Bibbia da parte di studiosi ebraici e definita codice di comportamento dal Presidente dell’Associazione Chenàbura Mario Carboni: “I saggi ebrei hanno fatto un lavoro meticoloso; la Bibbia non è solo un libro religioso, ma anche un codice. Prima le comunità ebraiche avevano, e hanno ancora, il Tribunale ebraico che giudicava secondo il Talmud. Quindi questo libro è importantissimo perché era come un codice religioso, ma anche di comportamento.”

Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas
Piccolo Museo di Cultura Ebraica (MUCE) di Cagliari. ? Chiara Medinas

Un senso morale radicato anche nell’alimentazione ebraica, esemplificata dalla presenza nel museo di pane non fermentato definito “kosher” (“adeguato”): “Le norme alimentari ebraiche sono tutte particolari.” – ha specificato Carboni –“Si definiscono kasherùt, cioè il cibo che mangiano gli ebrei deve essere puro rispetto a regole di tipo religioso. Per esempio, gli ebrei non mangiano maiale, crostacei, cozze, pesci senza squame, anguille, cavalli, cammelli, aragoste perché è vietato loro. Mangiano anche carne e pesci, però devono essere uccisi in maniera rituale, in modo che soffrano il meno possibile.”

Il Piccolo Museo di Cultura Ebraica si trova a Cagliari, in via Alberto Lamarmora 88. Aperto il lunedì e giovedì dalle 9:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19:30, mentre martedì e mercoledì solo mezza giornata con orario 9:30-13:30. Visitabile gratuitamente su prenotazione inviando un messaggio WhatsApp al numero 339.6928227 oppure scrivendo all’indirizzo e-mail [email protected].

Tags: CagliariChenàburacultura ebraicaebreiinstanewsMUCE
Chiara Medinas

Chiara Medinas

Assidua frequentatrice di musei e grande amante delle pardule, la curiosità è la mia musa ispiratrice. Se è vero che la bellezza sta negli occhi di chi guarda, credo non ci sia sensazione migliore che provare stupore per le piccole cose.

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🎭 È proprio a questa straordinaria vitalità che la Cooperativa @teatroeomusica dedica la nuova edizione dei Salotti culturali del Teatro Verdi di Sassari. Quattro appuntamenti, dal 9 ottobre al 5 novembre, porteranno sul palco capolavori di Corelli, Stradella, Bach, Händel, fino alle riletture di Bloch, Bacalov e Schnittke, mostrando come un genere nato più di tre secoli fa riesca ancora a parlare al presente. 
Ogni concerto sarà introdotto da autorevoli voci della critica musicale – Andrea Ivaldi, Antonio Ligios, Maurizio Salvi e Sandro Cappelletto – che guideranno il pubblico nell’ascolto, insieme alla Teatro Verdi Chamber Orchestra e agli ospiti solisti. 🎻 
📰 Scopri di più sulla rassegna, tutti i dettagli sono nell’articolo completo su SHmag.it
  • 🦉🌙 Tra rapace notturno e strega, “Sa Stria” attraversa i secoli della tradizione sarda con un profilo ambiguo: presagi, cure popolari, paure collettive e un lessico di gesti codificati nel tempo. 
👁️‍🗨️ Le prime tracce affiorano già in età romana; nell’isola, la creatura entra nella cronaca orale: un verso acuto come avvertimento, lo sputo rituale per scongiurare la sventura, l’ombra sui tetti dei villaggi di pietra. 
🧵☕️ Attorno a lei ruotano diagnosi e protezioni: la “Sa Striadura”, il filo da imbastire che confronta apertura delle braccia e statura, le piume ridotte in cenere mescolate al caffè, il fumo che accenna una croce sul malato all’ultimo quarto di luna. 🌘 
🌸 Tra Gallura e Sassarese, la leggenda converge sulla donna-strega: unguenti di peonia, trance, metamorfosi, voli notturni che traducono l’inspiegabile in rito e linguaggio condiviso, tra brebus e antiche paure del malocchio. 🧿 
Un mosaico di mistero e memoria, dove la comunità tenta di ordinare l’ignoto con narrazioni, simboli e piccoli gesti apotropaici. Ce ne parla Chiara Medinas: l’articolo completo continua sul nostro sito web SHmag.it 👆🏻
  • 🌊 La Gallura torna protagonista mondiale del nuoto in acque libere! Per la terza volta consecutiva, Golfo Aranci ospita la Coppa del Mondo, organizzata da Acquatic Team Freedom in collaborazione con FIN Sardegna. Atleti da tutto il mondo sfideranno resistenza e tecnica in gare di 10 km, staffette e knockout, con paesaggi naturali mozzafiato e la fauna marina ad accompagnarli. 🏊‍♂️✨ 
📺 L’evento sarà trasmesso in diretta Rai, un’occasione unica per vivere da vicino lo spettacolo delle acque libere e scoprire la forza di uno sport che unisce l’agonismo alla promozione del territorio sardo. 
Scopri tutti i dettagli e le storie dietro questa grande manifestazione sul nostro sito ➡️ SHmag.it
  • 🏺🌿 Al MAP di Perfugas la conoscenza prende forma attraverso la sperimentazione. Il Museo Archeologico e Paleobotanico, gestito dalla cooperativa di servizi didattici Sa Rundine, è un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio dell’Anglona e della Sardegna. Qui storia e natura si incontrano in un percorso che abbraccia milioni di anni: dalla foresta pietrificata risalente a 18 milioni di anni fa ai reperti archeologici che raccontano la vita dell’uomo dal Paleolitico al Medioevo. 
👩‍🏫👨‍🎓 Cuore pulsante del museo è l’attività didattica rivolta alle scuole. Un ricco calendario di laboratori trasforma gli studenti in protagonisti: dallo scavo simulato alle tecniche paleolitiche, dalla manipolazione dell’argilla alla tessitura, fino alla gamification con Escape MAP e giochi interattivi. Ogni esperienza diventa così un ponte tra passato e presente, capace di unire studio e divertimento. 
📸 Oltre alle esposizioni permanenti, il @map_perfugas ospita due mostre fotografiche: “La Sardegna oltre al mare” di @aless_arda e @fabrizio_bibi_pinna, e “Preziose Architetture del Paesaggio a bassissima entropia” di Giovanni Andrea Paggiolu. Racconti visivi che arricchiscono lo sguardo sul territorio e i suoi paesaggi. 
Un museo che non si limita a custodire la memoria, ma la rende viva e condivisa. 👉🏻 L’articolo completo su SHmag.it approfondisce tutte le attività e i progetti in corso.
  • 🌍 Nel cuore di Bari Sardo c’è un luogo dove arte, memoria e comunità si incontrano: il MAB – Centro d’Arte Contemporanea, nato nel 2024 e già punto di riferimento in Ogliastra. Qui la ricerca dialoga con il territorio, tra pratiche partecipative, linguaggi digitali e una rete di relazioni che unisce locale e globale. 
🖼 Dopo un anno di mostre e incontri – dalla fiber art di “Intricato” alla retrospettiva “Michele Mulas. Ritorno a Gardalis”, passando per “CIBARTI” e “Orizzonti – Impressioni dall’isola” – il @mabcentroarte presenta “Archeologia del presente – Corpo, materia, memoria”. Un percorso collettivo che intreccia scultura, pittura, fotografia e digitale per sondare i segni arcaici che abitano il contemporaneo: ferro, pietra, legno e cenere diventano tracce vive, mentre il digitale trasforma l’eredità in visione. 
🗣️ «La cultura è un mezzo di sviluppo delle comunità» afferma la direttrice artistica Nicoletta Zonchello, «vogliamo un luogo vivo, in cui arte e territorio si trasformano reciprocamente». 
📅 Inaugurazione: sabato 4 ottobre, ore 18:30. Visitabile dal martedì alla domenica, h 18–20. 
Scopri di più e leggi l’articolo completo su SHmag.it
  • 🏊‍♂️🚴‍♂️🏃‍♂️ 21 giorni, 21 Ironman consecutivi.  È la sfida che ha visto protagonista Gabriele Catta, 23 anni, atleta e studente universitario di Cagliari. Un’impresa di resistenza estrema che ha unito sport e solidarietà: ogni metro percorso è stato dedicato a chi affronta difficoltà silenziose, sostenendo ABOS e ADMISS. 💙  Numeri impressionanti raccontano il viaggio: quasi 80 km a nuoto, 3.780 km in bici e 886 km di corsa. Ma più dei dati restano le emozioni, gli abbracci e l’energia di chi ha seguito passo dopo passo questa avventura. Una storia di forza, condivisione e speranza da non perdere.  L’articolo completo con l’impresa di @gabriele_catta_01 è su SHmag.it.
  • 🎶 Claudio Baglioni arriva in Sardegna con due attese tappe del suo “GrandTour La vita è adesso”: il 4 agosto 2026 all’anfiteatro Ivan Graziani di Alghero e il 5 agosto al Musica Arena di Cagliari. Un viaggio musicale che celebra i 40 anni dell’album “La vita è adesso, il sogno è sempre”, il disco più venduto di sempre in Italia. 
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