Ottavo e penultimo appuntamento del calendario 2025 di “Primavera in Marmilla”, domenica 1° giugno Genuri ospita la ventitreesima edizione di “Pani, casu e binu a rasu”. La rassegna porta avanti il racconto del territorio tra natura, produzioni tipiche e patrimonio culturale.
Genuri, piccolo borgo ai piedi della Giara di Gesturi, si distingue per la qualità delle sue produzioni cerealicole e dell’olio. Tra i luoghi simbolo del paese, il nuraghe San Marco e l’omonima chiesetta campestre, insieme alla chiesa di Santa Maria, quella di San Domino e le caratteristiche case campidanesi con cortile interno e loggiato.
La giornata si apre alle 10 con l’inaugurazione dell’evento e l’avvio degli stand di artigianato e agroalimentare curati dal Consorzio Turistico Sa Corona Arrubia. Sempre alle 10, gli Arcieri Medievali Sanluri offrono una rievocazione storica in stile medievale. Parallelamente, nella sala del Centro di Aggregazione Sociale viene proiettato un video dedicato alla storia di Genuri.
Per tutta la mattinata sono attivi diversi laboratori: dal pane decorato al formaggio, dai dolci tradizionali alla tintura della lana, il museo e le case antiche del paese. Alle 11, nel Museo dell’Olio e dell’Arte Contadina, è prevista una dimostrazione sulla panificazione de su Civraxiu e sulla lavorazione del formaggio.
Il pomeriggio si apre con le esibizioni itineranti dei cori polifonici “Maurizio Carta” di Oristano, “Su contrattu Seneghesu” di Seneghe e “Cantos de jara” di Gesturi. Intorno alle 16:30 riprendono anche i laboratori dedicati ai dolci sardi e alla lavorazione della lana. Alle 18, in piazza del Milite Ignoto, ha luogo la degustazione “Pani, casu e binu a rasu”, seguita da uno spettacolo di canti e danze tradizionali a cura del gruppo “A Ballare”.
Durante la giornata sono previste visite guidate alle bellezze storiche e paesaggistiche del paese e del suo territorio, con apertura continuata dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 20. Tra le tappe, oltre ai luoghi di culto e al museo, anche Su strintu ‘e cresia, antico tracciato tra gli ulivi che collegava il centro abitato con la Giara.
Non mancheranno i punti ristoro con proposte legate alla cucina tradizionale. Per i più piccoli, anche laboratori e attività didattiche pensate per le scolaresche e le famiglie.
