Il Comune di Assemini, all’interno della sesta edizione del Mese dei Diritti Umani organizza “Il diritto alla felicità. Reddito e lavoro” iniziativa che si svolgerà domani (giovedì 7 dicembre) alle ore 17.00 nel Municipio di Assemini in Piazza Repubblica n°1. Durante la serata coordinata dal presidente della cooperativa Il Giardino di Clara Roberto Loddo sarà presentata la graphic novel Pop Economix un fumetto di Davide Pascutti che ha curato sceneggiatura e disegni per BeccoGiallo editore.
Per la coautrice di Pop Economix Nadia Lambiase: “All’inizio le famiglie non se ne accorgono perché i consumi calano poco. Poi le imprese restano senza soldi perché le banche non ne prestano più. E senza soldi le imprese non possono investire, non riescono a crescere e a pagare gli stipendi. Così cominciano a tagliare, ridurre, licenziare. In quel preciso momento la crisi della finanza diventa la crisi di tutta l’economia reale. Dal crack Lehman Brothers al fallimento della Grecia: Pop Economix spiega la crisi a fumetti, in modo semplice e preciso. Uno strumento per capire l’economia e la finanza, per compiere delle scelte individuali intelligenti e consapevoli”.
Alla presentazione del libro, in cui sono previsti i saluti del sindaco Mario Puddu, interverranno Nadia Lambiase Design consultant e project manager, disegna, sviluppa e gestisce progettazioni in ambito sociale, culturale ed economico (collaborazioni con Caritas Italiana e con il Social Community Theatre Centre dell’Università di Torino). Socia fondatrice e presidente di Pop Economix, associazione che promuove l’alfabetizzazione e l’informazione economica attraverso l’incontro tra teatro e giornalismo. Dottoranda presso la scuola di dottorato Innovation for the circular economy/ Università degli Studi di Torino. Ha lavorato dal 2007 al 2016 presso Banca popolare Etica. Paolo Piacenza, giornalista freelance, è tutor al Master in Giornalismo dell’Università di Torino e socio italiano dell’Online News Association dal 2009. È presidente di Publican, associazione per l’innovazione dell’informazione nata nel 2014 a Torino, con cui ha promosso, insieme ad Alessandro Cappai, il progetto Pop Journalism per la diffusione del metodo giornalistico e del fact-checking. È socio fondatore e direttore editoriale per Pop Economix, associazione che promuove l’alfabetizzazione e l’informazione economica attraverso l’incontro tra teatro e giornalismo. Ha collaborato con diverse testate di informazione (Kataweb.it, l’Unità, La Stampa, Ansa, Il Sole 24 Ore) e tra il 2007 e il 2012 ha lavorato a Radio24-Il Sole 24 Ore. Jessica Mostallino, vice sindaco di Assemini e assessore alla cultura, all’educazione allo sport e agli affari generali del Comune di Assemini; Diego Corrias Assessore al Lavoro e Sviluppo Economico; Gianfranco Sabattini già titolare della cattedra di Politica economica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Cagliari, Bepi Vigna, fumettista, scrittore e regista italiano e Lorena Cordeddu, esperta di politiche del lavoro.
La serata coinciderà con l’inaugurazione della mostra fotografica di Roberto Pili “Nessuno deve rimanere indietro”. Le foto saranno esposte nella sala mostre del Municipio di Assemini in Piazza Repubblica n°1 dal 7 dicembre al 13 dicembre 2017 ogni giorno dalle ore 16:00 alle ore 19.00 con ingresso libero. Per il presidente della cooperativa sociale il Giardino di Clara Roberto Loddo “Il lavoro fotografico di Roberto Pili ci racconta una Sardegna sempre più terra di disuguaglianza e ingiustizia che non si vuole arrendere all’ordine delle cose esistenti. Le sue foto fanno rumore come i caschi degli operai sbattuti con rabbia sui muri del palazzo della Regione e come le grida dei pastori sardi e le mobilitazioni creative dei giovani precari dei call center. I protagonisti di queste immagini rivendicano una via d’uscita credibile alla marea di disperazione ed emarginazione. Una via d’uscita che passa per un nuovo modello di sviluppo di politiche del lavoro sane, stabili, legate alle peculiarità delle nostre comunità, nel rispetto dell’ambiente, e dei diritti civili e sociali”.