Si alza il sipario sul Festival DanzEstate Junior 2021 organizzato dall’ASMED / Balletto di Sardegna con la direzione artistica di Massimiliano Leoni: quattro giornate tra laboratori creativi e musicali, giochi e spettacoli per bambine e bambini da mercoledì 16 fino a sabato 19 giugno ai Giardini Pubblici di Cagliari e incursioni artistiche a partire da sabato 5 giugno nei giardini e nei parchi della città con le Promenades e gli eventi a sorpresa di Aspettando DanzEstate.
Si rinnova l’appuntamento con la kermesse dedicata ai giovanissimi con un ricco carnet di eventi “mirati” pensati per le differenti fasce d’età, a partire dai piccolissimi (dai 3 ai 6 anni) fino a ragazze/i e adolescenti (dai 7 ai 12 anni), tra fiabe danzate e antichi miti dell’Africa, gli “animali fantastici” immaginati da J. K. Rowling e i “ritmi naturali” da ricercare attraverso la body percussion, il canto, il movimento e le percussioni.
DanzEstate 2021 privilegia come sempre gli angoli verdi e gli spazi all’aria aperta per offrire a partecipanti e spettatori la possibilità di riscoprire il contatto con la natura, in una dimensione esperienziale ludica e creativa, tra visioni d’arte ed emozioni. La magia della danza tra geometrie di corpi in movimento e raffinate performances impreziosite da parole e note illumina lo scenario affascinante dei Giardini Pubblici di Cagliari tra alberi e prati, sculture e fontane e il lungo viale che conduce fino all’elegante facciata in stile neoclassico della Galleria Comunale d’Arte. Frammenti coreografici e brevi pièces itineranti per le “apparizioni” di danzatori, attori e musicisti in parchi e giardini, quasi a preparare e suggerire l’atmosfera incantata del festival tra poetici racconti per quadri e suggestioni cinematografiche e letterarie, diari di viaggio e meravigliose avventure.
Preludio al Festival DanzEstate Junior 2021 – le Promenades in programma a partire da oggi e domenica 6 giugno dalle 17:15 al Parco di Terramaini, con “incursioni” tra l’Orto dei Cappuccini, i Giardini Pubblici e il Parco della Musica di Cagliari con gli spettacolari duelli fra i due “samurai” protagonisti di “Zatò e Ychì” – lo spettacolo dell’ASMED / Balletto di Sardegna ideato e diretto da Senio Giovanni Barbaro Dattena con le coreografie originali create e danzate da Valeria Russo e Lucas Monteiro Delfino al ritmo delle percussioni di Marco Caredda. Brevi “assaggi” con le apparizioni dei due guerrieri vestiti di suggestive corazze sonore – mentre la pièce andrà in scena in versione integrale oggi alle 18:45 ai Giardini Pubblici di Cagliari per un’anteprima del festival.
«Zatoychi, Zato’ per gli amici – o per i più acerrimi nemici che non vogliono perder tempo a pronunciare per intero il suo nome – è un invincibile spadaccino cieco della tradizione giapponese» spiega nelle note il regista Senio G.B. Dattena -. «Per noi Zatoychi divide in due la sua anima, scindendosi in forma maschile e femminile, e diventa Zatò & Ychì, due samurai che si scontrano in cruentissimi combattimenti, sostenuti e incalzati nel loro serrato confronto da clangori metallici e dal ritmo profondo delle percussioni». E svela agli amanti delle culture orientali e delle arti marziali, ma soprattutto della danza e del teatro: «“Zatò & Ychì” è una performance emozionante e senza respiro» in cui la ferocia della lotta si sposa all’eleganza e al rigore. «Inizialmente i duellanti devono affrontare non solo la violenza dello scontro, bensì anche il peso delle proprie armature sonore; il terzo combattimento, in cui i samurai indossano degli Hakama – indumento alle cui pieghe vengono fatti corrispondere i precetti del Bushidō, il codice di condotta morale del guerriero giapponese – è invece rarefatto e nudo» in un raffinato e simbolico gioco di sottrazione, quasi a suggerire una metamorfosi del corpo e dello spirito.
Le Promenades tra l’Orto dei Cappuccini, i Giardini Pubblici, il Parco della Musica e il Parco di Terramaini a Cagliari proseguiranno a partire da giovedì 10 giugno, l’11, il 12, il 13, il 14 e il 15 giugno con brevi performances e eventi itineranti, mentre martedì 15 giugno i Giardini Pubblici di Cagliari ospiteranno la mise en scène di “Perseo e Medusa” scritto e interpretato da Senio G. B. Dattena, che insieme a Lucas Delfino, Luana Maoddi e Valeria Russo (le coreografie sono di Cristina Locci) proporrà la sua versione del mito. Il figlio di Danae e Zeus, vincitore della Gorgone e salvatore di Andromeda, legata a una rupe e preda di un mostro marino, è il fulcro di molti racconti, culminanti nella nascita delle costellazioni di Perseo, Andromeda, Cefeo e Cassiopea, per volere della dea Atena.
Il Festival entrerà nel vivo da mercoledì 16 giugno fino a sabato 19 giugno ai Giardini Pubblici di Cagliari: la mattina dalle 10 fino a mezzogiorno spazio ai Laboratori Creativi a cura di Tore l’AnimaTore, ispirati al libro di J.K. Rowlings “Gli animali fantastici: dove trovarli”, da cui è stata tratta la serie cinematografica dedicata agli “Amimali Fantastici” diretta da David Yates e scritta dalla creatrice di Harry Potter. Quattro incontri rivolti ai bambini dai 3 ai 6 anni che saranno impegnati nella costruzione di giochi oltre a personaggi come “Picket, l’animale di Scamander” e oggetti “magici” come “La valigia di Scamander”, le “Bacchette Magiche di Olivander” e “Le uova di Occami”. I Laboratori Creativi di Tore l’AnimaTore si svolgeranno anche tutti i pomeriggi a partire dalle 16, tra il “Libro dei Mostri”, la “Lampada dei Folletti della Cornovaglia” e l’“Animale Fantastico Puffola Pigmea”, e saranno associati a giochi “a tema” – dal Tiro al Bersaglio alle Bolle di Sapone mentre sabato 19 giugno è prevista pure una divertente Caccia al Tesoro.
Viaggio alla scoperta dei “Ritmi Naturali” con il laboratorio musicale a cura di Marco Caredda, docente di percussioni al Conservatorio di Musica “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari e musicista – in programma tutte le mattine da mercoledì 16 giugno fino a sabato 19 giugno dalle 10 a mezzogiorno: oltre a cimentarsi con la body percussion, il canto, il movimento e le percussioni, i partecipanti impareranno a realizzare dei semplici strumenti musicali e a suonarli, elaborando assieme ritmi “primitivi” e coinvolgenti.
Il sipario si apre mercoledì 16 giugno alle 16:45 ai Giardini Pubblici su “Gazela, la zia Akima e lo Spirito della Saggezza” della Compagnia Con.Cor.D.A/Moviemntoinactor, con regia e coreografia di Flavia Bucciero (dai racconti dello scrittore del Mali Amadou Hampaté Ba), sulla storia di una ragazza, abitante in un villaggio dell’Africa che in seguito a un sogno affronta un lungo cammino per far visita alla vecchia zia Akima, e incontra per strada alcuni animali – il camaleonte, il pipistrello, lo scorpione, l’otarda – ciascuno dei quali ha un segreto da rivelarle. Al ritorno dal viaggio Gazela, il cui nome deriva dalla sua agilità e velocità, porterà con sé ciò che ha appreso e una nuova saggezza.
S’intitola “Bianca come la Neve” la pièce – in programma alle 17:30 – diretta da Antonello Santarelli e interpretata da Giulia Giglio e Federico Nonnis (produzione L’Effimero Meraviglioso), ispirata alla celebre fiaba dei fratelli Grimm sulla bella principessa e la sua terribile matrigna, il cacciatore che si lascia intenerire e trasgredisce all’ordine ricevuto, salvando la vita della fanciulla. Sulla classica trama si innestano altre storie, con l’apparizione di un lupo che vuole a tutti i costi entrare a far parte dello spettacolo, mentre i due attori adoperano differenti tecniche – dal teatro d’attore al teatro di figura, all’uso delle maschere – trasformando il palco in un “baraccone delle meraviglie” con inserti nello stile della commedia dell’arte per il divertimento di grandi e piccini.
La serata prosegue alle 19:30 con le acrobate figure di “Zatò e Ychì” dell’ASMED e alle 20:30 con la replica di “Gazela, la zia Akima e lo spirito della Saggezza”.
Le avventure di giovane eroina – giovedì 17 giugno alle 16:30 – con “Raya e l’ultimo Drago” della Compagnia Estemporada diretta da Livia Lepri, per una versione danzata del fortunato film di animazione della Disney. Nel favoloso mondo di Kumandra un tempo esseri umani e draghi vivevano in armonia, ma questi ultimi si sacrificarono per difendere l’umanità dalle forze del male, Cinque secoli dopo nuovi pericoli incombono, gli antichi nemici sono tornati e spetterà a Raya, una guerriera solitaria, il difficile compito di ritrovare l’ultimo leggendario drago per riunire regni e popolazioni divisi da tempo. Nel corso della sua missione, la protagonista scoprirà che non bastano il potere o la forza, ma sono la fiducia e la collaborazione le vere e più preziose “armi” per sconfiggere il male e ristabilire la pace.
“Little Something” di Cie Twain – progetto site specific (vincitore de I Teatri del Sacro 2017) con regia e coreografia di Loredana Parrella, interpretato da Yoris Petrillo, Caroline Loiseau, Luca Zanni, Maeva Curco Llovera e Enea Tomei – in programma alle 17:30 – trae spunto dal testo di François Garagnon, che «in una lingua metaforica e personale, racconta il viaggio della costruzione di sé, contrapponendo la filosofia dell’essere alla filosofia dell’avere: l’obiettivo dell’esistenza è divenire, essere un Grande Amore Senza Fine, anche se in partenza siamo una piccola cosa, un Little something appunto» – spiega la coreografa Loredana Parrella -. «Nel raccontare questo viaggio da piccolo a grande, Garagnon inventa una serie di personaggi tanto allegorici quanto vividi: L’Avventuriero del Banco- di -tutto – il – Possibile, Il Riparatore – del Tempo – Perso, il Giardiniere-d-Amore, la Sorgente-Pura, il Soffio-d-Invisibile». Il desiderio di bellezza diventa motore dell’esistenza verso una compiuta realizzazione di sé in un racconto che si trasduce nella grammatica di corpi in movimento, trovando forma in una «lingua poetica composta di parole e immagini».
Sarà poi la volta de La Botte e il Cilindro con “Ci-chi-bum! – note del mio viaggio in Brasile” ideato, diretto e interpretato da Consuelo Pittalis e Margherita Lavosi – in programma giovedì 17 giugno alle 19: due attrici in uno spazio (quasi) vuoto e con pochi oggetti sfoglieranno l’album dei ricordi, tra parole, suoni e visioni, per restituire le atmosfere di un itinerario nel Paese sudamericano. «Racconterò di viaggi in luoghi lontani. Ma non ci ingannino le mappe, la distanza di un viaggio non è una questione di chilometraggio scrive Paolo Pecere ne “Il dio che danza”. Anche noi racconteremo di un viaggio in un luogo lontano. Racconteremo. Ma come? Non bastano mappe con numeri e chilometri, e nemmeno due foto e un bel souvenir: il canto, la danza, il ritmo e le suggestioni vissute in prima persona sono capaci di avvicinarci ad un luogo che non si può semplicemente disegnare, perché è vivo e vive nei ricordi di chi c’è stato e ne custodisce la memoria».
Infine – alle 20 – “Perseo e Medusa” dell’ASMED / Balletto di Sardegna – con drammaturgia e regia di Senio G.B. Dattena.
“Il Brutto Anatroccolo” della Compagnia Atacama, con ideazione, coreografia, regia e luci di Patrizia Cavola e Ivan Truol e le musiche originali di Epsilon Indi – in programma venerdì 18 giugno alle 16:30 e in replica alle 18 – si ispira alla fiaba danese di Hans Christian Andersen per affrontare il tema della diversità e interrogarsi su questioni delicate e complesse, dall’accettazione di se stessi e degli altri, al superamento delle paure e alla coscienza della propria e altrui vulnerabilità. Lo spettacolo – interpretato da Stefania Di Donato, Valeria Loprieno, Cristina Meloro, Marco Cappa Spina – mette l’accento «sul valore insito in ogni essere umano a prescindere dal contesto sfortunato in cui possa venire a trovarsi. Ci racconta la migrazione e il viaggio che è costretto ad intraprendere colui che viene emarginato, perseguitato e decide di cercare un proprio posto nel mondo». Nel caso del protagonista, la rivelazione della sua vera natura cambierà la sua sorte: «Che importa l’esser nati nel cortile delle anatre, quando si esce da un uovo di cigno?».
Suggellerà la serata – alle 19:30 “Zatò e Ychì” dell’ASMED / Balletto di Sardegna.
Infine, un insolito “Magic Mozart Rock” firmato ASMED / Balletto di Sardegna – sabato 19 giugno alle 18, dopo la caccia al tesoro – e per chiudere in bellezza – alle 19:30 – “Bianca e Rossa” – altra produzione dei “padroni di casa” – da “L’amore delle tre melagrane”, con la regia di Senio G. B. Dattena (sue anche le canzoni originali), protagonista sulla scena con Lucas Delfino, Luca Massidda e Valeria Russo. Un’antica fiaba italiana raccolta e tradotta da Italo Calvino ispira la raffinata piece in cui si intrecciano teatro, danza e musica con le coreografie di Cristina Locci, e la voce di Elisa Zedda, accompagnata al pianoforte e al violoncello da Marco Caredda e da Mauro Laconi alla chitarra; le musiche sono di Daniele Ledda. «In “Bianca e Rossa” troviamo tutti i tipici ingredienti delle fiabe: un principe alla ricerca dell’amore ideale, una cattivissima strega come nemico, l’aiuto di una fata benevola e l’incontro con un’incantevole fanciulla – scrive nelle note Senio G. B. Dattena -. «Prodigi, conflitti, trasmutazioni, prove da superare; i buoni sentimenti e l’immancabile lieto fine».
Il Festival DanzEstate Junior 2021 si svolgerà nel rispetto delle regole e delle distanza di sicurezza e dei protocolli anti-Covid2019.La partecipazione alle attività è gratuita ma è possibile esclusivamente su prenotazione al numero 342 78 38 614 via WhatsApp (solo messaggi di testo) oppure via e-mail a: [email protected].