Le note di uno dei più grandi compositori e innovatori della musica polifonica, Claudio Monteverdi. I brani moderni e colmi di speranza verso il futuro, quelli di Bob Chilcott. E poi la musica sacra di James Whitbourn e i brani a tema natalizio di Benjamin Britten.
La magia del Festival internazionale di musiche polifoniche “Voci d’Europa“, che si è concluso alla vigilia di Capodanno, è riuscita a spezzare il silenzio delle chiese romaniche e dei palazzi pregiati. Un’edizione necessariamente ridotta, ma comunque portata avanti con ostinazione e immutata passione dall’ente organizzatore, l’Associazione Coro Polifonico Turritano, sotto la direzione artistica del M° Laura Lambroni. Una storia lunga più di quarant’anni (l’edizione inaugurale si tenne nel 1979) che non si è interrotta nemmeno nell’anno della pandemia. Tre corali si sono esibite in altrettanti antichi monumenti di origine romanica a Porto Torres, Borutta e Sassari e in un palazzo storico a Sorso, a porte chiuse. Ma la musica è entrata nelle case degli appassionati grazie alla tv e al web.
«Sapevamo che questo sarebbe stato un anno difficile per il Festival – sottolinea il Presidente del Coro Polifonico Turritano, Maria Maddalena Simile – ma non ci siamo fermati di fronte alle difficoltà. Non abbiamo potuto ospitare cori nazionali ed esteri, ma abbiamo portato la nostra musica in Italia e nel resto d’Europa utilizzando gli strumenti della comunicazione digitale. Abbiamo avuto dei riscontri positivi: molte persone, anche emigrate, ci hanno ringraziato per aver permesso loro di assistere dopo tanto tempo a un evento che è nato nella nostra città, a Porto Torres, e che negli anni abbiamo voluto estendere ad altri centri dell’Isola per valorizzare sempre più la musica polifonica e le bellezze culturali della Sardegna».
Chi non è riuscito a vedere gli speciali in tv ha ancora l’opportunità di seguire il Festival: la prima serata dal Palazzo Baronale di Sorso e dalla Basilica di San Gavino a Porto Torres sarà replicata su Videolina (canale 10 del digitale terrestre, 819 di Sky-TivùSat e videolina.it) il 5 e il 6 gennaio alle 22:30, mentre la seconda serata dalla Chiesa di San Pietro di Sorres a Borutta e dalla Chiesa di San Pietro di Silky a Sassari andrà in onda il 13 e il 15 gennaio alle 21:30.
Le riprese sono state realizzate da Db Video Management per la regia di Mauro Fancello. I due appuntamenti sono già visibili anche sulla pagina Facebook ufficiale del Festival. In programma le esibizioni del Dolci Accenti Ensemble (Sassari), dell’Ensemble vocale Ricercare (Cagliari) e del Coro Polifonico Turritano (Porto Torres) accompagnato al piano da Riccardo Pinna e all’arpa da Beatrice Melis.
«Pensare a Voci d’Europa quest’anno non è stato facile. Vorremmo ritrovare in ogni edizione il piacere dello scambio culturale – aggiunge il Direttore artistico, Laura Lambroni – la vivacità delle emozioni cantate, la bellezza dell’internazionalità, la ricchezza della condivisione, l’elevazione dell’umanità che si fa musica, ma mai come quest’anno ci siamo resi conto dell’importanza che la vicinanza ricopre in tutto questo. Seguendo l’esempio di chi il Festival l’ha ideato, abbiamo creduto nella forza della cultura e abbiamo voluto dare voce e spazio alla grandezza della musica vocale, anche se in una formula diversa. Due formazioni musicali professionali, il Dolci Accenti Ensemble e l’Ensemble vocale Ricercare, specializzate nello studio della musica barocca, hanno eseguito capolavori di Claudio Monteverdi, mentre il Coro Polifonico Turritano ha cantato Benjamin Britten e due autori contemporanei, James Whitbourne e Bob Chilcott. Ogni esibizione ha avuto come location alcuni tra i più straordinari monumenti della Sardegna: per il Festival stesso sono state note di speranza, per guardare con positività al futuro e tornare al più presto a condividere la nostra arte con il pubblico dal vivo».
Gli organizzatori hanno dedicato la manifestazione alla corista del Coro Polifonico Turritano, Antonella Mellino, scomparsa improvvisamente proprio nei giorni dell’evento. «Abbiamo cantato per te, lottando per recuperare un po’ di fiato stroncato dal dolore, in onore alla dedizione che hai sempre avuto per la musica corale e per il Festival. Sarai sempre in ogni nostra nota», è il pensiero dedicato ad Antonella Mellino da tutti i membri del coro.