“A ottant’anni se non muori t’ammazzano” di Ferdinando Camon è presentato dalla casa editrice il Narratore nel formato audiolibro. Nel 2021, inoltre, l’editore produrrà altri cinque titoli di Camon in audiolibro, a partire dal suo capolavoro “Il quinto stato”, uscito nel 1970 con una prefazione di Pier Paolo Pasolini e tradotto in Francia per interessamento di Jean-Paul Sartre.
L’autore è una istituzione italiana: tradotto in venticinque paesi, le sue opere sono pubblicate anche in edizioni per ciechi; vincitore del Premio Strega per l’opera del 1978 “Un altare per la madre”, nel 2016 gli è stato assegnato il premio Campiello alla Carriera.
Nel testo A ottant’anni se non muori t’ammazzano si parla di un argomento molto attuale, l’epidemia di Covid19, dal punto di vista di un uomo avanti con l’età che ha ancora tanto da dare, sia professionalmente che privatamente, e che disprezza il modo in cui gli anziani sono stati trattati durante la pandemia. È una lettura intensa ed emozionante, a tratti rabbiosa, pervasa da un forte senso di amarezza: “Non ho dubbi che se mi becco il coronavirus mi lasciano morire. Me lo dicono tutti i giorni su tutti i giornali. Ma non ho dubbi che quel lasciarmi morire equivale a uccidermi. Questo diario intimo non è un lamento, è un grido. Non voglio morire”.
Un consapevole atto d’accusa è urlato in quest’opera, contro uno Stato che non ha rispettato il diritto alla vita e alla salute, che ha fatto i conti sulla pelle di vittime innocenti: “È che la cura è costosa e non vogliamo spendere soldi, quindi risparmiamo”.
La rabbia e l’amarezza dell’autore si mescolano poi alle memorie di quei giorni di chiusura, in cui si era immersi in un persistente odore di alcool, in cui lo si inalava con l’illusione di disinfettare anche i polmoni e sconfiggere quel virus tanto invisibile quanto letale. E ricorda l’irritazione alla vista degli autobus strapieni in una città vuota, e le contraddizioni di norme seguite solo da alcuni: “Lo Stato obbliga tutti al contenimento del virus, ma si esonera da questo dovere, e di fatto si promuove a untore. Capisco subito che lo Stato non rispetta la legge, è il primo disobbediente alla legge”.
Ferdinando Camon muove una critica coraggiosa, per ribadire l’assurdità di decisioni ingiuste che hanno lasciato indietro i più deboli: “A 85 anni si dà per scontato che uno sia morto da tempo, a 85 anni uno non ha più diritto di vivere. Io non ho più diritto. Protesto, e queste pagine sono la mia protesta”.
Titolo: A ottant’anni se non muori t’ammazzano
Autore: Ferdinando Camon
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Il Narratore audiolibri
Letto da: Moro Silo
Durata: 02h 01’ (Versione integrale)
Prezzo: €7,49
ISBN: 978-88-681-64-003