Federico Carta, in arte Crisa, vince il Premio della Critica alla prima Biennale d’Arte Contemporanea di Ulassai, dedicata a Maria Lai. Il verdetto è stato proclamato nella serata di giovedì 29 agosto al museo Camuc di Ulassai, durante una cerimonia a cui hanno preso parte il sindaco Giovanni Soru, la Giunta comunale di Ulassai e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Stazione dell’Arte.
La cerimonia, coordinata dalla giornalista Simona Scioni, si è conclusa poi nel piazzale della Stazione dell’arte con il concerto del pianista Guido Coraddu, per un’antologica di brani dei maggiori musicisti jazz della Sardegna.
Il riconoscimento all’installazione “Cartogramma” – un premio in denaro di 2.500 euro – è stato attribuito dal direttore artistico della Biennale, Gianni Murtas, insieme al comitato scientifico composto da Antonello Carboni, Chiara Manca e Damiano Rossi, e dalla direttrice del Man di Nuoro Chiara Gatti.
«Mi sento davvero piccolo di fronte a questa vittoria, mi sono impegnato cercando di rimanere sul filo, aprendo tutto e alzando le antenne. Gli artisti in mostra erano tutti di altissimo livello, persone che ho sempre ammirato e stimato profondamente. Credo sinceramente che, in questa mostra, abbiamo vinto tutti», ha dichiarato l’artista.
Gianni Murtas, direttore artistico: «La Commissione ha considerato la capacità dell’opera di interagire col tema centrale della Biennale: il rapporto dell’artista col contesto ambientale; e le potenzialità di un pensiero estetico che sappia unire la connotazione sociale dei luoghi alla dimensione creativa della ricerca. L’opera di Federico Carta (Crisa) rivela una capacità rara nell’unire il ruolo dell’artista all’ambiente circostante, inteso come luogo fisico ma anche come luogo interiore. “Cartogramma” riesce inoltre a coniugare l’originalità tecnica e compositiva dei linguaggi della “street art” con l’esplicito richiamo al lavoro di Maria Lai, recuperando la dimensione mitica e antropologica del luogo in una straordinaria metafora creativa».
«Cartogramma – spiega Crisa – nasce a Matera, al Museo della Scultura Contemporanea, come istallazione permanente in dialogo con tre opere di Maria Lai. In occasione della Biennale di Ulassai ho deciso di rimanere su questa linea e realizzare una sorella di quel lavoro concepito tra i sassi. L’istallazione è un invito ad andare oltre, una geografia immaginaria composta da sezioni o frammenti di mondo che raccontano un territorio con il suo paesaggio, il suo cambiamento urbanistico e lo spopolamento. Al dipinto si sovrappongono degli inserti scultorei in ceramica, (materiali di scarto della nostra società) dipinti e incisi; veri e propri focus sulla memoria dell’umanità. Un reperto di memorie che sono venute a definirci, tali concetti sono i flussi migratori, i cambiamenti, gli assestamenti e lo spostamento».
Crisa (Federico Carta) nasce a Cagliari nel 1984. Autodidatta, sperimenta il disegno sin da bambino e comincia giovanissimo a dipingere graffiti sui muri. La sua ricerca, orientata inizialmente su interventi di street art, o caratterizzata da una pittura che si serve di materiali di recupero, tratta temi legati al degrado dell’ambiente e al rapporto uomo/natura. Tali argomenti prendono forma principalmente all’interno di un contesto urbano rappresentato attraverso numerosi simboli del suo immaginario poetico: palazzi, antenne, lavatrici, fabbriche, aree desolate, discariche. Vive e lavora a Cagliari.
La prima Biennale d’Arte Contemporanea di Ulassai sarà visitabile sino a domenica 6 ottobre 2024 e, nel frattempo, proseguono anche gli eventi collaterali.