Quattro giovani artisti. Un maestro del secondo novecento. Sono questi i protagonisti dell’evento che sabato 22 ottobre avrà luogo al Museo della Tonnara di Stintino. Una performance dal vivo e una mostra temporanea per raccontare la vita in tonnara. Alle ore 16 quattro studenti dell’Accademia di Belle arti di Sassari, Veronica Pinna, Antonio Crobu, Silvia Montisci e Davide Manca, si esibiranno davanti al pubblico dipingendo il viaggio dei tonni, la vita in tonnara, il paesaggio di Stintino. Una live performance a cura dello storico dell’arte Alessandro Ponzeletti, e in collaborazione con Comunica, società che si occupa di comunicazione in ambito culturale. L’obiettivo è la creazione di opere originali su t-shirt, che saranno donate ai presenti. Per l’occasione saranno, inoltre, esposte le incisioni dell’artista stintinese Francesca Calvisi.
I giovani artisti avranno la possibilità di confrontarsi con le opere di un maestro del passato, Ausonio Tanda, uno degli esponenti della scuola di pittura del nord Sardegna. Alle ore 18, infatti, è prevista l’inaugurazione della mostra temporanea “Ausonio Tanda. I luoghi e gli uomini di mare”. A novant’anni dalla nascita, il Mut omaggia l’artista sardo con un’ampia esposizione, costituita da una trentina di opere, pitture a olio, schizzi, fotografie, che raccontano la vita della Tonnara Saline. Tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta il pittore trascorse, infatti, molto tempo a Stintino, osservando il lavoro degli uomini in tonnara. Un interesse restituito da una serie di quadri a olio, concessi dalla galleria Il Cancello di Sassari, dalle fotografie scattate nella tonnara, di proprietà della famiglia Ruju Piredda, dagli schizzi preparatori, da alcuni articoli storici, firmati da Eugenio Tavolara e Manlio Brigaglia e apparsi sulla Nuova Sardegna, e dalle locandine delle mostre curate da Paolo Pulina (Il Cancello), che ha seguito l’evoluzione artistica di Tanda dagli inizi della sua carriera.
Una mostra che vuole rendere conto del rapporto che Ausonio Tanda aveva con il mare e della sua capacità di cogliere la dimensione del lavoro. Si passa dunque da colori cristallini a tonalità più cupe, per raccontare la bellezza dei luoghi e la fatica e la sofferenza dei tonnarotti. L’esposizione, curata da Silvia De Franceschi con la consulenza storico-artistica di Alessandro Ponzeletti, e allestita da Paolo Greco, è visitabile negli orari di apertura del Museo, il venerdì dalle 15:30 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 11 alle 13 e dalle 15:30 alle 19.