Nuova trasferta al Nuraghe Palmavera per JazzAlguer, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Bayou Club-Events, che dallo scorso aprile fino al prossimo novembre celebra ad Alghero la sua sesta edizione con un ricco programma di eventi.
Domani sera, 25 agosto, quello che è uno dei siti più importanti e significativi della civiltà megalitica sarda, farà da cornice al concerto del pianista Andrea Domenici, in trio con Nicola Muresu al contrabbasso e Massimo Russino alla batteria. In programma brani del disco di Domenici “Playing who I am” (che vanta la partecipazione di Peter Washington al basso e Billy Drummond alla batteria) e varie hit del jazz, dal bop ai giorni nostri, spaziando tra autori come Thelonious Monk, Billy Strayhorn, Duke Ellington, George Gershwin, John Coltrane, Tadd Dameron e Dizzy Gillespie.
Per raggiungere il Nuraghe Palmavera sarà disponibile un servizio di bus navetta con partenza da Alghero, in via Catalogna (di fronte all’edicola), alle 19:00 (ritrovo alle 18.45). Il biglietto di andata e ritorno, a €8, si potrà pagare sul bus stesso. I biglietti, a €15 si possono acquistare su mailticket.it. Info e prenotazioni al 339/1161674 e all’indirizzo di posta elettronica bayouclub.info@gmail.com.
A precedere il concerto, alle 19:30, è in programma la presentazione del libro di Gianni Rizzotti “Oru Nostru”. A dialogare con l’autore sarà Paolo Fresu, il jazzista di fama internazionale e direttore artistico di JazzAlguer per le sue prime tre edizioni. Organizzato in collaborazione con Fondazione Alghero, l’appuntamento è ingresso libero con prenotazione obbligatoria via mail.

Nel suo percorso da fotografo e da viaggiatore, Rizzotti ha visitato e vissuto luoghi a ogni latitudine della Terra. Quando oltre trentacinque anni fa è arrivato per la prima volta in Sardegna, gli sono bastate poche ore, il maestrale, la bottarga e il vermentino per capire che sarebbe ritornato in questa terra più e più volte. E così è stato. Tre anni fa, dopo diversi progetti editoriali, la decisione di raccontare in un libro, attraverso la macchina fotografica, quello che ha visto e che gli hanno trasmesso l’isola e la sua gente in tutti questi anni. Il libro si compone di centonovantanove immagini in cui il popolo sardo, la Sardegna stessa e la sua anima più autentica sono i veri protagonisti.
Foto di Paolo Fresu, di Antonio Marras, di Chiara Vigo si alternano a volti centenari, ad artigiani della seta, del legno e del ricamo. All’interno sono contenuti scatti di Sa Carrela ‘e Nanti a Santu Lussurgiu, della Sartiglia e delle manifestazioni a Ottana, Mamoiada, Sant’Antioco e non solo. Completano il progetto le immagini delle eccellenze sarde dell’enogastronomia, come Su Filindeu, dei luoghi dell’arte e della cultura disseminati nell’intera regione, tra cui il sito archeologico di Barumini. Infine, la natura e il mare, selvaggi e meravigliosi.
Il lavoro è un racconto in bianco nero con un breve capitolo a colori, quelli della Sardegna: il verde dell’olio, il colore dorato del pane carasau, il giallo-ambrato della bottarga, il rosso dello zafferano e naturalmente le sfumature del blu e dell’azzurro del mare. “È un omaggio che dovevo e volevo fare alla Sardegna – afferma Gianni Rizzotti – Questa terra è una continua sorpresa nei luoghi e nelle persone, ancora oggi dopo oltre 35 anni. Va scoperta piano, con i suoi ritmi e momenti, senza forzare nulla” .