Novità e aggiornamenti nel fitto cartellone del ventitreesimo festival Dromos, in programma da fine luglio a ferragosto tra Oristano e gli altri comuni della sua provincia che aderiscono anche quest’anno alla manifestazione.
La tre giorni a Ortueri si arricchisce del dj set di De Li Soul e dei concerti itineranti di Alberto Sanna e Rubens Massidda. Di particolare rilievo per il paese che lo ospita, come suggerisce il titolo, un convegno in programma la mattina di sabato 31 nella Sala Consiliare del Comune: “Ripopolamento culturale – Attivare le comunità per scrivere il futuro delle aree interne“. Un tema di grande attualità e urgenza, in Sardegna ma non solo, dove lo spopolamento rischia di portare alla scomparsa, in un futuro sempre più prossimo, di numerosi paesi dell’interno. Il compito di condurre l’incontro spetterà a Valerio Corzani, musicista, autore e voce nota di RAI Radio 3, che l’indomani sarà anche protagonista di una conferenza dal titolo “Ascoltare il sole che sorge“: parole, immagini e ascolti intorno a tre protagonisti della musica africana come l’etiope Mulatu Astatke, il kenyota George Ramogi e la zanzibarina Bi Kidude.
In piena linea con il tema di questa edizione di Dromos, si intitola “Sono tornate le lucciole“ la performance site specific che la musicista Marta Loddo e la danzatrice Elena Annovi presenteranno il 6 agosto a Bauladu, prendendo ispirazione dal ciclo vitale dei piccoli coleotteri luminescenti e in stretta relazione con lo spazio in cui andranno in scena nell’Area Parco Tzinnuri.
Sempre a Bauladu è saltato, invece, il concerto dei Sons of Kemet previsto e annunciato per il 7 agosto. Lunedì scorso, la band inglese ha infatti annunciato di essere purtroppo costretta a rinunciare al tour italiano e a tutti i sei concerti programmati per questa estate nel nostro Paese, compresa la tappa sarda al festival Dromos: a seguito dell’evoluzione dei contagi per Covid 19 in tutta Europa, le attuali normative non permettono infatti al gruppo del sassofonista Shabaka Hutchings di spostarsi nei modi e nei tempi necessari. L’organizzazione del festival confida comunque di poter recuperare l’anno prossimo l’appuntamento mancato, ed è già impegnata in questa direzione. Restano dunque validi per quella futura occasione i biglietti già emessi, ma chi volesse può ottenere subito il rimborso dei tagliandi acquistati inviando una mail all’indirizzo [email protected].
L’organizzazione di Dromos ha nel frattempo ideato e messo in moto anche una gustosa alternativa per il 7 agosto, trovando la costruttiva collaborazione di Paolo Angeli: il chitarrista di Palau, già in programma nella prima parte della serata, alle 19 nel Parco Tzinnuri, con il repertorio del suo ultimo disco, “Jar’a”, sarà più tardi (intorno alle 22:30) anche sul palco allestito in piazza Giovanni Maria Angioy per dare forma a un concerto originale con il coinvolgimento di un altro musicista sardo di prima grandezza, il sassofonista Gavino Murgia, e del batterista Cristiano Calcagnile (biglietti a 10 euro più diritti di prevendita).
Anche in questa edizione numero ventitré Dromos farà tappa a Villa Verde: il 13 agosto, il bosco di Mitza Margiani offrirà la sua cornice naturale a Enzo Favata con il repertorio e i musicisti del suo nuovo album, “The Crossing”, titolo che ben rappresenta l’attraversamento di generi e stili di un progetto con le radici nel jazz in cui si innestano elementi elettrici ed elettronici e suoni da diverse tradizioni del mondo. Affiancano il sassofonista sardo, da trent’anni sulla scena internazionale, Pasquale Mirra al vibrafono e alla marimba midi, Rosa Brunello al basso e al contrabbasso, e Marco Frattini alla batteria.
Confermato anche quest’anno l’immancabile appuntamento ferragostano a Nureci con Mamma Blues: di scena, il 14 agosto, due tra i più rappresentativi bluesmen sardi, Vittorio Pitzalis e Francesco Piu con il suo trio; l’indomani riflettori puntati invece su una giovane formazione isolana, il Rebel Blues Trio, e sulla band del chitarrista e cantante Nick Becattini, tra i nomi di spicco della scena blues nazionale. Dopoconcerto con i dj set di Davide Merlini.
Neoneli aspetta invece “A sud di Bella ciao“, il progetto diretto da Riccardo Tesi che amplia il precedente “Bella ciao”, al debutto nel 2014, nei cinquant’anni dell’omonimo e storico spettacolo (“Bella ciao”, appunto) che nel 1964 segnò la nascita del folk revival in Italia, ma allargando lo sguardo, in questo caso, a canti e sonorità delle tradizioni del nostro Meridione; insieme a Riccardo Tesi (organetto e direzione musicale), altri volti noti della musica di matrice popolare: Elena Ledda (voce), Lucilla Galeazzi (voce), Alessio Lega (voce e chitarra), Nando Citarella (voce, tamburello e chitarra battente), Maurizio Geri (voce e chitarra), Gigi Biolcati (percussioni e voce) e Claudio Carboni (sax). Appuntamento nel paesino del Barigadu il 28 agosto, in appendice a Dromos e nell’ambito del festival culturale Licanìas.
Novità e new entry non solo sul versante musicale di Dromos. Il 2 agosto, a Oristano, “aperilibro” al giardino dell’Antiquarium Arborense con il giornalista e scrittore Francesco Abate che presenta il suo ultimo romanzo, “I delitti della salina“: protagonista una giovane coraggiosa e ribelle che vuole diventare giornalista investigativa nella Cagliari di inizio Novecento.
Anche il cinema trova spazio tra le nuove date del festival in due serate a San Vero Milis: l’11 agosto si proietta “Warlords”, il cortometraggio di Francesco Pirisi, vincitore di diversi premi, incentrato sulle storie di due bambini, vittime delle guerre in Siria e nell’Africa Sub sahariana. A, seguire, seguendo la stessa linea tematica, “La tomba delle lucciole“, un film di animazione del 1988 di Isao Takahata, che ha per protagonisti un ragazzo e la sorellina nel Giappone della Seconda guerra mondiale. Al centro dello schermo, l’indomani, “Il sale della Terra“, un documentario di Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado sulla vita e l’opera del grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado.
Si completa così il fitto e variegato cartellone del ventitreesimo festival Dromos che, come da tradizione, ha nella musica il suo piatto forte, spaziando dal jazz (e dintorni) alla canzone d’autore, con artisti di primo piano della scena nazionale e internazionale.