Il consiglio direttivo della Fondazione Maria Carta ha dato il via nei giorni scorsi la XXIII edizione del Premio Maria Carta, in programma domenica 7 settembre a Siligo, nella piazza dedicata all’artista scomparsa. Il riconoscimento, istituito nel 2003, mira a valorizzare e promuovere il patrimonio culturale, artistico e sociale della Sardegna, estendendo il proprio sguardo oltre i confini regionali e nazionali. Nel corso degli anni il Premio ha assunto una dimensione sempre più internazionale, coinvolgendo artisti e realtà provenienti da diversi paesi. La cerimonia di consegna sarà trasmessa in diretta da Videolina su tv, radio e streaming.
Anche quest’anno il comitato scientifico, presieduto da Giacomo Serreli, ha selezionato personalità e realtà che si sono distinte per il valore culturale e la capacità di rappresentare e far dialogare la Sardegna con il mondo. La rosa dei premiati 2025 include il musicista Eugenio Bennato, l’artista e ricercatrice Sandra Ligas, il Circolo dei sardi “Shardana” di Varsavia e l’azienda vitivinicola Sella & Mosca.
Con oltre cinquantacinque anni di carriera, Eugenio Bennato viene riconosciuto per la coerenza e la continuità di un percorso musicale che, partendo dalla tradizione del Sud Italia, ha saputo aprirsi a contaminazioni e incontri con le culture musicali di altri Paesi. L’attenzione per la memoria e le diversità culturali ha accompagnato l’evoluzione della sua espressione artistica, che non è mai rimasta confinata alla dimensione locale.
Sandra Ligas, invece, ha avviato sin da giovanissima un’intensa attività di ricerca e diffusione delle tradizioni popolari sarde, in particolare nel campo della musica e della danza. Dopo il trasferimento in Germania, avvenuto nel 2012, ha continuato a coltivare e promuovere il legame con la sua terra attraverso concerti, progetti discografici e attività culturali, contribuendo a mantenere vivo un ponte tra la Sardegna e l’Europa centrale.
Il riconoscimento al Circolo dei sardi “Shardana” di Varsavia sottolinea il ruolo crescente della comunità sarda all’estero. Attiva dal 2018, l’associazione ha dato vita a numerose iniziative per promuovere la cultura isolana in Polonia, diventata negli ultimi anni una nuova destinazione per l’emigrazione sarda. Il coinvolgimento di giovani, l’apertura di una sede stabile e il dialogo con il contesto locale rappresentano elementi centrali del percorso del Circolo, che contribuisce a rafforzare l’integrazione e il senso di appartenenza.
Infine, Sella & Mosca viene premiata per la capacità di coniugare tradizione e innovazione nel settore vitivinicolo. Nata nel 1899 su iniziativa di due imprenditori piemontesi, l’azienda rappresenta oggi una delle realtà più note del comparto, con una produzione che ha saputo mantenere un forte legame con il territorio. Dal 2016, con l’ingresso nella proprietà del gruppo Terra Moretti, l’azienda ha proseguito il suo percorso di investimento nella qualità e nella sostenibilità, consolidando la presenza dei suoi vini nel mercato nazionale e internazionale.
Il presidente della Fondazione, Leonardo Marras, ha sottolineato come la selezione dei premiati continui a rispecchiare gli obiettivi originari del Premio. L’incontro diretto tra artisti, premiati e pubblico, secondo Marras, è uno degli elementi centrali dell’evento, che ogni anno si conferma un momento significativo nel panorama culturale dell’estate sarda.
Il programma della giornata prevede anche un appuntamento mattutino, curato da padre Salvatore Morittu insieme ai ragazzi della comunità di S’Aspru. Sarà l’occasione per un confronto tra amministratori locali, rappresentanti delle istituzioni e dei circoli dei sardi, su temi di attualità legati alla Sardegna e alle sfide del presente.