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Premio Mario Cervo: world music e linguaggi che guardano “oltre”

Ibridazione e ricerca musicale protagoniste della nuova edizione dello storico concorso

di Federico Murzi
12 Luglio 2022
in Musica, Sardegna
🕓 5 MINUTI DI LETTURA
57 1
Il Premio e l'Archivio Mario Cervo

Il Premio e l'Archivio Mario Cervo

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Non c’è dubbio che l’olbiese Mario Cervo e il suo storico archivio rappresentino una fetta di memoria storica e artistica di inestimabile valore per la Sardegna. Da grande appassionato di musica Mario Cervo iniziò nella seconda metà del secolo scorso a mettere insieme i pezzi di una collezione che sarebbe diventata di fondamentale importanza per la Sardegna. Vinili, audiocassette e libri sono solo alcuni dei pezzi di quello sterminato mosaico che è la casa-museo del collezionista sardo immersa tanto nei canti a tenore quanto nella lirica e nel rock and roll. Dopo la scomparsa di Mario Cervo, avvenuta nel 1997, l’Istituto Superiore Regionale Etnografico e Paolo Angeli hanno lavorato a una puntuale archiviazione del materiale ricavando più di 3000 schede informative e la digitalizzazione di 6900 pezzi.

Il Premio Mario Cervo viene istituito nel 2015: come scritto dall’associazione culturale omonima, esso si prefigge «l’obiettivo di valorizzare il lavoro di chi, attraverso la realizzazione di un prodotto discografico, promuove il patrimonio culturale sardo». A oggi per poter concorrere è indispensabile aver pubblicato il proprio lavoro in formato fisico. Nel corso delle varie edizioni ad aggiudicarsi il premio sono stati artisti del calibro di Andrea Andrillo, Luigi Frassetto, Elva Lutza e tanti altri.

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Il 2022 ha premiato Federico Marras Perantoni, Safir Nou, Sonos in Cumpanzia, Gigi Marras, Franca Masu e Roundella. Il premio per il disco storico è stato assegnato a “Paradiso in Re”di Maria Carta (RCA, 1971). La consegna dei premi si è svolta il 5 luglio al Parco Mario Cervo di Olbia.

In giuria il nume tutelare del giornalismo musicale sardo Giacomo Serreli insieme a Marco Mulas (direttore scientifico ISRE), ai giornalisti Paolo Mastino (Rai) e Simone La Croce (Sa Scena), alla speaker radiofonica Rita Nurra (Radio Olbia Web) e al musicista e associato all’Archivio Nico Mu. A coordinare il lavoro dei giurati è stato lo speaker e presentatore Tommy Rossi.

La cifra stilistica preminente dei dischi vincitori è l’ibridazione fra generi, linguaggi e mondi.

“Liminal” di Safir Nou (creatura dalle mille teste nata dalla mente di Antonio Firinu) è un doppio album corale che congiunge intuizioni post-rock e minimal con echi di ciò che definiremmo per semplicità world music – il tutto pervaso da una palpabile malinconia che viaggia su chitarra acustica e archi. Le ritmiche si fanno spezzate, sincopate, ballabili, imprevedibili e al tempo stesso accoglienti. Dodici tracce all’insegna della ricerca e dell’eleganza.

Roundella è l’ensemble di Francesca Corrias, Mauro Laconi, Filippo Mundula e Gianrico Manca. L’album “Mind the loop of mind” tesse una tela poliglotta di andamenti afro-beat e jazz che guardano ora a una certa psichedelia 60’s, ora certe asperità funk. Aggiungiamoci un’attitudine vocale che si muove nelle morbide zone del soul e avremo, come direbbe qualcuno, tutto il necessario.

Federico Marras Perantoni con “Canzoni di Mari” veleggia fra le trame di un songwriting corsaro in lingua turritana. Raucedini e urla, filastrocche sussurrate, percussioni tribali innestate su melodie dal retrogusto arabeggiante. Ci si possono sentire echi di “Creuza de mä” e Capossela, cromatismi, tempi trascinati e tirati avanti. Un mondo raccontato in poco meno di mezz’ora.

I “Gargarismi” di Gigi Marras sono scioglilingua caustici e introspettivi in seno al grande contenitore del cantautorato italiano. Arpeggi di chitarra sorreggono discendenze del Daniele Silvestri più unplugged, cadenze in levare del primo De Andre’ e citazioni dantesche. Qua e là emerge un gusto per la melodia che rimanda a Branduardi. Destrezza calligrafica per un saliscendi emotivo e intimo.

L’artwork di “Cordemar” di Franca Masu ricorda Rock Bottom di Robert Wyatt, ma siamo in tutt’altro panorama sonoro. La musicista e cantante di Alghero racconta dieci tracce equamente suddivise fra inediti e rivisitazioni della tradizione isolana e di grandi autori italiani e d’oltremare (Bruno Lauzi e Roberto Carlos per citarne due). Le trame sonore guardano alla grande tradizione della musica mediterranea, dalla Sardegna alla penisola iberica. Un viaggio raffinato in terre (s)conosciute, parafrasando “Ti ruberò”.

Affonda le radici nella musica popolare sarda l’album dei Sonos in cumpanzia. “Mai solu” è nelle parole di Giacomo Serreli «un invito al ballo». Buona parte delle tracce sono composte su ritmi che riprendono la dimensione coreutica isolana, dal passu torrau al dillu passando per episodi più distesi come la title track che, posta in apertura, funge quasi da intro all’intero disco. Le maestranze artistiche sono di Franco Corrias, Gianni Sagheddu e Pietro Tanda.

Il Premio Mario Cervo si conferma per l’ennesima volta catalizzatore di cultura e arte ad alti livelli. Tale e tanta è la carne sul fuoco che l’unico consiglio è di ascoltare, ascoltare e ascoltare. Con la curiosità di immaginare quali saranno i dischi e gli artisti che fra un anno saliranno sul palco del Parco Mario Cervo di Olbia.

Tags: Mario CervomusicaPremio Mario CervoSardegnaWorld Music
Federico Murzi

Federico Murzi

Classe 1989, esce abbastanza illeso dall’infanzia e approda alla cosiddetta età della ragione relativamente indenne grazie anche ai R.e.m. Attualmente scrive di musica per Sa Scena e per S&H. Ha studiato Editoria e Produzione Musicale all’Iulm di Milano. Accumula compulsivamente libri e album, con buona pace di chi gli sta intorno.

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  • 🗝️ Non solo un mobile, ma un simbolo di memoria collettiva. In Sardegna, sa cascia� rappresenta il cuore della casa: cassapanca antica, scrigno di corredi e di storie tramandate per generazioni. 
Le sue origini risalgono all’età nuragica, come testimonia un piccolo bronzetto custodito al Museo Archeologico di Cagliari, che riproduce un cofanetto su ruote, antesignano della cassapanca sarda. 
✨ Realizzata in legno di castagno, noce o rovere, finemente intagliata e decorata con motivi simbolici come la pavoncella o il sole, sa cascia� è oggi un ponte tra passato e presente. Un capolavoro che racconta la storia, l’identità e l’arte di un’isola in cui la tradizione continua a vivere nel segno dell’eleganza. 
📰 Leggi l’articolo completo di Raffaella Piras su SHmag.it  📷 Sardegna Artigianato |  Pierluigi Dessì Confinivisivi
  • 🎶 Pochi generi musicali hanno rappresentato così bene un’epoca come il Concerto Grosso, nato tra XVII e XVIII secolo e fondato sul dialogo tra solisti e orchestra. Ma la sua storia non si è esaurita con il Barocco: nei secoli successivi ha conosciuto sorprendenti rinascite, contaminazioni e reinvenzioni, arrivando persino a intrecciarsi con il rock. 
🎭 È proprio a questa straordinaria vitalità che la Cooperativa @teatroeomusica dedica la nuova edizione dei Salotti culturali del Teatro Verdi di Sassari. Quattro appuntamenti, dal 9 ottobre al 5 novembre, porteranno sul palco capolavori di Corelli, Stradella, Bach, Händel, fino alle riletture di Bloch, Bacalov e Schnittke, mostrando come un genere nato più di tre secoli fa riesca ancora a parlare al presente. 
Ogni concerto sarà introdotto da autorevoli voci della critica musicale – Andrea Ivaldi, Antonio Ligios, Maurizio Salvi e Sandro Cappelletto – che guideranno il pubblico nell’ascolto, insieme alla Teatro Verdi Chamber Orchestra e agli ospiti solisti. 🎻 
📰 Scopri di più sulla rassegna, tutti i dettagli sono nell’articolo completo su SHmag.it
  • 🦉🌙 Tra rapace notturno e strega, “Sa Stria” attraversa i secoli della tradizione sarda con un profilo ambiguo: presagi, cure popolari, paure collettive e un lessico di gesti codificati nel tempo. 
👁️‍🗨️ Le prime tracce affiorano già in età romana; nell’isola, la creatura entra nella cronaca orale: un verso acuto come avvertimento, lo sputo rituale per scongiurare la sventura, l’ombra sui tetti dei villaggi di pietra. 
🧵☕️ Attorno a lei ruotano diagnosi e protezioni: la “Sa Striadura”, il filo da imbastire che confronta apertura delle braccia e statura, le piume ridotte in cenere mescolate al caffè, il fumo che accenna una croce sul malato all’ultimo quarto di luna. 🌘 
🌸 Tra Gallura e Sassarese, la leggenda converge sulla donna-strega: unguenti di peonia, trance, metamorfosi, voli notturni che traducono l’inspiegabile in rito e linguaggio condiviso, tra brebus e antiche paure del malocchio. 🧿 
Un mosaico di mistero e memoria, dove la comunità tenta di ordinare l’ignoto con narrazioni, simboli e piccoli gesti apotropaici. Ce ne parla Chiara Medinas: l’articolo completo continua sul nostro sito web SHmag.it 👆🏻
  • 🌊 La Gallura torna protagonista mondiale del nuoto in acque libere! Per la terza volta consecutiva, Golfo Aranci ospita la Coppa del Mondo, organizzata da Acquatic Team Freedom in collaborazione con FIN Sardegna. Atleti da tutto il mondo sfideranno resistenza e tecnica in gare di 10 km, staffette e knockout, con paesaggi naturali mozzafiato e la fauna marina ad accompagnarli. 🏊‍♂️✨ 
📺 L’evento sarà trasmesso in diretta Rai, un’occasione unica per vivere da vicino lo spettacolo delle acque libere e scoprire la forza di uno sport che unisce l’agonismo alla promozione del territorio sardo. 
Scopri tutti i dettagli e le storie dietro questa grande manifestazione sul nostro sito ➡️ SHmag.it
  • 🏺🌿 Al MAP di Perfugas la conoscenza prende forma attraverso la sperimentazione. Il Museo Archeologico e Paleobotanico, gestito dalla cooperativa di servizi didattici Sa Rundine, è un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio dell’Anglona e della Sardegna. Qui storia e natura si incontrano in un percorso che abbraccia milioni di anni: dalla foresta pietrificata risalente a 18 milioni di anni fa ai reperti archeologici che raccontano la vita dell’uomo dal Paleolitico al Medioevo. 
👩‍🏫👨‍🎓 Cuore pulsante del museo è l’attività didattica rivolta alle scuole. Un ricco calendario di laboratori trasforma gli studenti in protagonisti: dallo scavo simulato alle tecniche paleolitiche, dalla manipolazione dell’argilla alla tessitura, fino alla gamification con Escape MAP e giochi interattivi. Ogni esperienza diventa così un ponte tra passato e presente, capace di unire studio e divertimento. 
📸 Oltre alle esposizioni permanenti, il @map_perfugas ospita due mostre fotografiche: “La Sardegna oltre al mare” di @aless_arda e @fabrizio_bibi_pinna, e “Preziose Architetture del Paesaggio a bassissima entropia” di Giovanni Andrea Paggiolu. Racconti visivi che arricchiscono lo sguardo sul territorio e i suoi paesaggi. 
Un museo che non si limita a custodire la memoria, ma la rende viva e condivisa. 👉🏻 L’articolo completo su SHmag.it approfondisce tutte le attività e i progetti in corso.
  • 🌍 Nel cuore di Bari Sardo c’è un luogo dove arte, memoria e comunità si incontrano: il MAB – Centro d’Arte Contemporanea, nato nel 2024 e già punto di riferimento in Ogliastra. Qui la ricerca dialoga con il territorio, tra pratiche partecipative, linguaggi digitali e una rete di relazioni che unisce locale e globale. 
🖼 Dopo un anno di mostre e incontri – dalla fiber art di “Intricato” alla retrospettiva “Michele Mulas. Ritorno a Gardalis”, passando per “CIBARTI” e “Orizzonti – Impressioni dall’isola” – il @mabcentroarte presenta “Archeologia del presente – Corpo, materia, memoria”. Un percorso collettivo che intreccia scultura, pittura, fotografia e digitale per sondare i segni arcaici che abitano il contemporaneo: ferro, pietra, legno e cenere diventano tracce vive, mentre il digitale trasforma l’eredità in visione. 
🗣️ «La cultura è un mezzo di sviluppo delle comunità» afferma la direttrice artistica Nicoletta Zonchello, «vogliamo un luogo vivo, in cui arte e territorio si trasformano reciprocamente». 
📅 Inaugurazione: sabato 4 ottobre, ore 18:30. Visitabile dal martedì alla domenica, h 18–20. 
Scopri di più e leggi l’articolo completo su SHmag.it
  • 🏊‍♂️🚴‍♂️🏃‍♂️ 21 giorni, 21 Ironman consecutivi.  È la sfida che ha visto protagonista Gabriele Catta, 23 anni, atleta e studente universitario di Cagliari. Un’impresa di resistenza estrema che ha unito sport e solidarietà: ogni metro percorso è stato dedicato a chi affronta difficoltà silenziose, sostenendo ABOS e ADMISS. 💙  Numeri impressionanti raccontano il viaggio: quasi 80 km a nuoto, 3.780 km in bici e 886 km di corsa. Ma più dei dati restano le emozioni, gli abbracci e l’energia di chi ha seguito passo dopo passo questa avventura. Una storia di forza, condivisione e speranza da non perdere.  L’articolo completo con l’impresa di @gabriele_catta_01 è su SHmag.it.
  • 🎶 Claudio Baglioni arriva in Sardegna con due attese tappe del suo “GrandTour La vita è adesso”: il 4 agosto 2026 all’anfiteatro Ivan Graziani di Alghero e il 5 agosto al Musica Arena di Cagliari. Un viaggio musicale che celebra i 40 anni dell’album “La vita è adesso, il sogno è sempre”, il disco più venduto di sempre in Italia. 
🎤 Sul palco, Baglioni eseguirà l’album nella sua interezza insieme ai brani che hanno segnato oltre sessant’anni di carriera, accompagnato da un ensemble di 20 musicisti e coristi. Prevendite su TicketOne a partire da domani. 
👉 Scopri tutti i dettagli nell’articolo completo su SHmag.it
  • 🌊🍅 Dalla cucina del nonno alle launeddas, Eleonora Guiso, conosciuta come Elugu, porta la Sardegna più autentica sui social. Con il suo sguardo curioso, trasforma suoni, tradizioni e leggende in contenuti digitali capaci di emozionare milioni di persone. Dai pomodori secchi preparati con il nonno ai festeggiamenti di Sant’Efisio, ogni video è un viaggio tra gesti quotidiani e racconti senza tempo.  🎧 La giovane content creator sperimenta anche format innovativi come l’ASMR, che ha raggiunto oltre 3,5 milioni di visualizzazioni, facendo vivere l’isola attraverso rumori e sensazioni uniche, senza bisogno di parole.  Tra conversazioni spontanee, libri e interviste, Eleonora riesce a svelare angoli nascosti e dettagli autentici della Sardegna, creando un racconto che unisce tradizione e digitale. E i progetti non finiscono qui: nuovi viaggi e approfondimenti sulle culture locali sono già in programma. ✈️🌏  📰 L’articolo completo di @medinolasss su SHmag.it racconta il mondo creativo di @elugu_ e il suo modo unico di far vivere l’isola attraverso video, suoni e storie.
  • 🎲✨ Ogni generazione ha i suoi giochi del cuore: dalle biglie colorate degli anni ’60 ai Paciocchini profumati, dai ciucci e Tamagotchi degli anni ’90 ai Pokémon che hanno conquistato il mondo. 
🧸 Negli anni Duemila sono arrivati i Peek-a-Pooh, i Beanie Boos e i Funko Pop, mentre negli ultimi mesi spopolano i Labubu, peluche misteriosi diventati virali sui social. Ogni oggetto racconta un’epoca, un modo di giocare e di crescere. 
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