Imparare grazie alla bellezza, alla relazione e alla condivisione: questi i pilastri su cui si basa “Time to Children”, il progetto di educazione musicale dedicato alle bambine e ai bambini in seno all’ampio contesto del festival internazionale Time in Jazz; un’iniziativa ideata da Paolo Fresu e dalla violinista e didatta Sonia Peana, con la consulenza di Catia Gori, patrocinata dall’associazione Il Jazz va a Scuola e sviluppata da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna.
Nell’ampio cartellone della trentaseiesima edizione del festival, dal titolo “Futura”, con un esplicito intento di guardare alle nuove generazioni, non poteva mancare uno spazio ad hoc per i più piccoli: dal 10 al 14 agosto a Berchidda, negli spazi verdi di “Sa colte ‘e s’ Oltijiu”, il giardino accanto a “Sa Casara” (l’ex caseificio oggi sede dell’associazione Time in Jazz), bambine e bambini, ragazze e ragazzi (ma anche adulti) saranno accompagnati, attraverso spettacoli, laboratori, flashmob e mostre, alla scoperta della musica jazz e popolare, degli strumenti musicali, della multisensorialità e della musica come condivisione.
A guidarli, educatrici e educatori musicali come l’esperta di body percussion Eliana Danzì con il suo laboratorio “La Musica che ho”, e come il musicoterapeuta e rumorista Luca Gambertoglio con la storia sonora “I Cassetti di Elena”; un altro racconto in musica è “Come una Stella”, che vede il gradito ritorno del chitarrista e scrittore Reno Brandoni; anche il teatro entra in scena a Time to Children, con gli attori Paolo Li Volsi e Irene Villa e il laboratorio–spettacolo “Ci sarà una volta…storie di domani”, e con l’immancabile appuntamento di ferragosto con l’attore Giancarlo Biffi e i suoi racconti di Gufo Rosmarino.
Il virtuoso dell’ocarina Fabio Galliani, porta in dote due laboratori inseriti nel progetto “Musica e Ambiente”, che vede “Time to Children” rinnovare la collaborazione con La Fondazione Raul Gardini e con Novamont, che hanno provveduto alla realizzazione delle ocarine in mater-Bi utilizzate nei laboratori.
Ancora tanta musica, con la partecipazione di alcuni dei protagonisti del festival Time in Jazz, come il gruppo africano Farafina con il laboratorio “Doum Doum”, il pianista Francesco Cavestri con i suoi parallelismi tra jazz e hip hop, il duo GuerzonCellos dei violoncellisti Enrico e Tiziano Guerzoni, padre e figlio; e poi ancora i percorsi de “L’Arte dei bambini” a cura di Maria Abis con i racconti dialogati e animati di Claudia Pupillo.
Ad affiancare la parte laboratoriale, anche due mostre allestite negli spazi di “Sa Casara”, visitabili per tutta la durata del festival: “Crescendo”, che espone le immagini del libro omonimo dedicato alle mamme in attesa, illustrato da Alessandro Sanna e musicato da Paolo Fresu (Gallucci editore, 2019), e “L’arte dei bambini”, nata nell’ambito di un progetto nazionale curato dall’associazione “Dis-ordine” di Ravenna e dall’Associazione Nazionale “Il Jazz va a scuola”, che coinvolge le scuole primarie e dell’infanzia di Berchidda e che le lega a doppio filo alla città di Ravenna.
Al dialogo con le nuove generazioni attraverso la musica è dedicato anche il progetto Play It Again, nato da un’idea del cantante e conduttore radiofonico Nick The Nightfly per dare nuova vita agli strumenti musicali inutilizzati, donandoli a scuole e a privati che non hanno la possibilità di acquistarli. Time in Jazz e Time to Children vogliono fare loro questo progetto invitando tutti, in occasione di questa edizione del festival, ad offrire i propri strumenti inutilizzati al fine di poterli eventualmente restaurare e consegnare alle piccole e ai piccoli musicisti con l’intento di fare nascere una piccola “Time in Jazz Orchestra”.
Tutte le attività di Time to Children sono gratuite, ma occorre prenotare via mail scrivendo a [email protected].