Al cinema, ha raggiunto la notorietà grazie alla sua interpretazione di James Buchanan Barnes, meglio conosciuto come “Bucky” o, nella sua incarnazione più letale e affascinante, come il “Soldato d’Inverno”: il nome di Sebastian Stan è legato indissolubilmente al Marvel Cinematic Universe, ma da tempo l’attore ha saputo affrancarsi dal ruolo del fedele amico di Captain America, per costruire una carriera che lo ha portato alla candidatura all’Oscar come Miglior attore protagonista, per aver prestato il volto niente meno che al neo-rieletto Presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel film “The Apprentice – Alle origini di Trump” di Ali Abbasi.
Visto il calibro dei competitor -Ralph Fiennes per “Conclave“, Adrien Brody per “The Brutalist”, Timothée Chalamet per “A Complete Unknown” e Colman Domingo per “Sing Sing”-, sembra scontato per Stan il ruolo dell’outsider, confermato anche dai bookmakers; il vincitore verrà rivelato durante la cerimonia di premiazione della 97ª edizione degli Oscar, che in Italia sarà trasmessa nella notte tra domenica 2 e lunedì 3 marzo su Rai1 e RaiPlay, in diretta dal Dolby Theatre di Hollywood. Di certo, sarà interessante scoprire se, tra i trionfatori di una serata che con l’attuale clima politico si prospetta ricca di spunti d’interesse, il controverso ritratto del Presidente costituirà un’occasione di dissenso o piuttosto sarà oggetto di una prudente censura.
In attesa di sapere se Hollywood si servirà dell’arma della satira, mossa che potrebbe costare cara alle casse dell’industria cinematografica, desta una certa curiosità il fatto che Stan abbia iniziato a farsi conoscere dal pubblico grazie a una serie molto amata e popolare nei primi anni 2000, “Gossip Girl”, proprio nel ruolo del giovane Carter Baizen, benestante figlio dell’Upper East Side newyorkese, inquieto e problematico.
Niente di più lontano dalle reali origini dell’attore, nato in Romania nel 1982 e trasferitosi a Vienna nel 1990 con la madre pianista, dopo il crollo del regime comunista; all’età di 12 anni, Stan si stabilisce definitivamente in America, nello Stato di New York, e comincia a studiare recitazione, frequentando dei corsi di teatro e partecipando a numerosi spettacoli. Queste prime esperienze sul palco segnano la sua vita: si laurea alla Rutgers University in Arti teatrali, dopo aver partecipato ad un anno di specializzazione al Shakespeare’s Globe Theatre di Londra.
Se è vero che la popolarità di Stan deriva dal mondo dei fumetti Marvel e, per la precisione, da un eroe ombroso nato nel 1941 dai disegni di Jack Kirby e dai testi di Joe Simon, è altrettanto vero che l’attore abbia costruito la sua carriera sull’interpretazione di personaggi complessi, segnati, proprio come il Soldato d’Inverno -patriota americano trasformato dai “nemici” russi in un temibile sicario-, da ferite indelebili del proprio passato. Impossibile non ricordare il ruolo di T.J. Hammond, figlio omosessuale della Segretario di Stato Elaine Barrish (Sigourney Weaver) nella serie “Political Animals”, quello di Jeff Gillooly, violento marito della pattinatrice Tonya Harding (Margot Robbie) nel film “Tonya”, e infine quello della rockstar Tommy Lee nella miniserie “Pam & Tommy”, accanto a Lily James nei panni di Pamela Anderson.

Per queste interpretazioni, Stan ha ricevuto diverse candidature ai premi più importanti di settore, ma è con “A Different Man” di Aaron Schimberg che consegue la vittoria dell’Orso d’argento al Festival del Cinema di Berlino e il Golden Globe come Miglior attore protagonista: la pellicola, che uscirà in Italia il 20 marzo, racconta la storia di un attore affetto da neurofibromatosi, malattia che deturpa il suo volto, ma che, una volta guarito, lo costringe a riflettere sul suo valore intrinseco di essere umano.
L’accattivante interpretazione del giovane Donald Trump, “apprendista” dello sfrontato avvocato Roy Cohn (Jeremy Strong, anch’esso candidato all’Oscar) ha di certo segnato un ulteriore punto di svolta per Stan, che tuttavia non ha dimenticato il personaggio a cui deve il successo: il 30 aprile arriva al cinema “Thunderbolts*”, nuovo capitolo dell’MCU in cui il mitico Soldato d’Inverno si unirà ad un improbabile gruppo di antieroi. E chissà che non possa vantarsi con i suoi compagni d’avventura di aver vinto un Oscar!