Il Rotary Club di Macomer, parte del Distretto 2080 che coordina i club di Lazio e Sardegna, lancia un’iniziativa di arte ambientale che unisce ricerca storica, sensibilizzazione ecologica e performance artistica. Il “Progetto Acqua – Omaggio alla Venere. A s’abba soe andadu a sa funtana”, nasce per valorizzare il patrimonio archeologico e naturalistico locale, promuovendo il rispetto dell’ambiente e delle risorse idriche. Fortemente voluto dal presidente del Rotary Club di Macomer, Giuseppe Campus, e patrocinato dal Comune, il progetto si apre con una performance site specific della compagnia Prendashanseaux.
Il primo appuntamento dell’iniziativa si terrà sabato 29 marzo 2025 alle 19:30 in Piazza Don Peana, nel cuore del centro storico di Macomer. Qui andrà in scena “ABBA”, una performance di danza e teatro curata dal coreografo e regista Antonio Bissiri, che sarà sul palco insieme ai danzatori Enya Idda, Federica Tendas e Fabio Sau.
Lo spettacolo nasce da un’indagine sul rapporto tra l’acqua e il movimento corporeo. Il linguaggio coreografico esplora le metamorfosi dell’acqua, dai suoi stati fisici alle tensioni che essa genera, in un dialogo costante con lo spazio. Al centro della ricerca si trova l’evocazione della Venere di Macomer, una Dea Madre di 14 centimetri risalente al Neolitico, simbolo della fertilità e della ciclicità della vita. Il corpo femminile e la dimensione acquatica si intrecciano così in un racconto fatto di gesti, suggestioni e paesaggi evocativi.
L’evento è parte di un percorso più ampio che intende riportare attenzione sulle risorse idriche e sul loro valore culturale e sociale. Il progetto ha preso avvio con il recupero della sorgente storica di acqua dolce Don Dimitri, realizzato grazie alla collaborazione con Nugoro SpA. Il programma prevede ulteriori fasi, tra cui la mappatura delle antiche sorgenti di Macomer, il ripristino di alcuni punti di abbeveraggio per la piccola fauna omeoterma e il monitoraggio delle risorse idriche con il coinvolgimento delle scuole.
Tra le azioni previste, si distingue anche la valorizzazione della Grotta Marras, luogo del ritrovamento della Venere di Macomer nel 1949. Questo intervento si inserisce nell’ambito della Community Action For Fresh Water del Distretto Rotary 2080, un’iniziativa che promuove la tutela ambientale e la sostenibilità delle risorse naturali.

Situata nel Marghine, Macomer vanta un ricco patrimonio storico. Le sue radici risalgono all’epoca punica, quando era forse la città di “Macopsissa”, citata dal geografo Tolomeo nel II secolo d.C. Il territorio è stato abitato fin dalla preistoria, come testimoniano i resti nuragici e la stessa Venere di Macomer, oggi custodita al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.
Le sorgenti e le fontane, un tempo luoghi di aggregazione e vita sociale, diventano oggi il fulcro di un progetto che lega passato e presente con il quale Macomer celebra la sua storia e il suo rapporto con la natura attraverso l’arte, sensibilizzando la comunità sull’importanza della tutela delle risorse idriche.
Il progetto vede la partecipazione della compagnia Prendashanseaux, un collettivo che dal 2015 opera nel campo delle arti visive e performative. La ricerca del gruppo si concentra sul legame tra corpo e ambiente, ponendo al centro il linguaggio della danza come strumento di connessione con la natura.
La performance “ABBA” si sviluppa in quattro quadri, ognuno dei quali rappresenta un paesaggio simbolico legato all’acqua. Il corpo diventa medium tra terra e fluido, tra solidità e movimento, in un viaggio sensoriale che richiama la memoria dell’acqua e della sua presenza nella storia dell’umanità.