Le acque della Riviera del Corallo, che abbracciano località rinomate come il Lazzaretto, le Bombarde, il Lido e Porticciolo, si confermano tra le migliori della Sardegna per qualità e sicurezza. La certificazione arriva dalla Direzione Generale del Distretto Idrografico della Regione Sardegna, che ha completato la valutazione e classificazione delle acque di balneazione per la stagione 2024.
Il monitoraggio è stato condotto seguendo le disposizioni del D.lgs 116/08, in linea con la Direttiva europea 2006/7/CE, su un totale di 663 siti di balneazione nell’isola. Nella Riviera del Corallo, 27 punti di accesso al mare, tra cui Canal de l’Homa Mort, Calabona, Cala Burantinu, Punta Negra, Mugoni e Cala Dragunara, sono stati sottoposti a rigorosi controlli. Le analisi, effettuate secondo un calendario stabilito prima dell’inizio della stagione balneare, hanno confermato lo stato eccellente della maggior parte delle aree.
“Non possiamo che ritenerci soddisfatti da un bilancio positivo che conferma l’ottimo stato delle nostre acque,” ha dichiarato il sindaco Raimondo Cacciotto. “Godiamo di una ricchezza marina e costiera invidiabile che va preservata con un lavoro costante in collaborazione con gli organi di controllo.”
Due punti, San Giovanni e il Riservato, hanno ricevuto una classificazione di “qualità buona” piuttosto che eccellente, ma questo non compromette il risultato generale. La normativa europea prevede infatti quattro classi di qualità per le acque di balneazione: eccellente, buona, sufficiente e scarsa. I due segmenti, comunque, restano sotto monitoraggio costante.
Anche l’Assessore all’Ambiente, Rainero Selva, ha sottolineato la continuità nei risultati ottenuti: “Si tratta di dati ormai consolidati, che confermano quanto accertato negli anni precedenti. Va rilevata anche la preziosa attività di sorveglianza e controllo a cura dell’Arpas, con la quale c’è un continuo rapporto di collaborazione. Un aspetto sul quale dobbiamo insistere per continuare a mantenere alti i livelli di qualità del nostro mare.”
Le analisi si sono concentrate sui parametri microbiologici di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, ma sono stati valutati anche altri aspetti, come la presenza di residui bituminosi, vetro, plastica e rifiuti, oltre al monitoraggio di fioriture algali o proliferazioni di macroalghe.
Questi risultati confermano l’elevata qualità delle acque della Riviera del Corallo, un patrimonio naturale che continua a rappresentare un punto di forza per il turismo e la tutela ambientale del territorio.
































