In occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Regione Sardegna lancia la campagna di comunicazione “Riconosci la violenza, fermala” finalizzata a sensibilizzare il pubblico sulla gravità del fenomeno e sull’importanza di riconoscere i primi segnali di violenza.
La campagna si compone di quattro video, ognuno rappresentativo di una forma di violenza diversa e di uno spot generale che riunisce le quattro storie mostrando come la violenza si annidi ovunque, in molteplici contesti. Attraverso scene di vita quotidiana, il progetto invita a guardare oltre le apparenze, a riconoscere i segni spesso invisibili dell’abuso.
Le storie raccontate – dalla violenza domestica alle molestie sul lavoro, dallo stalking agli abusi nello sport – toccano profondamente lo spettatore perché potrebbero essere le storie di amiche, sorelle, madri o figlie. La campagna non si limita a mostrare il dolore, ma offre anche una luce di speranza ricordando che ognuno ha la responsabilità di riconoscere la violenza e di fare la differenza. Perché nessuna donna dovrebbe aver paura di vivere pienamente la propria vita.
A sostegno delle vittime esiste la rete antiviolenza regionale che mette a sistema tutti gli attori e le istituzioni del territorio costituendo un servizio di prevenzione, ascolto e di sostegno capillare in grado di garantire il contrasto alla violenza di genere. Fanno parte della rete i Centri antiviolenza che garantiscono ascolto multilingue, assistenza legale, supporto psicologico, percorsi di reinserimento e orientamento al lavoro. I Centri tutelano inoltre l’anonimato e in caso di pericolo possono ospitare le donne in difficoltà con i propri figli in case rifugio protette.
A livello nazionale è attivo il 1522, un servizio pubblico gratuito e operativo 24 ore su 24, che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. In caso di situazioni di pericolo imminente è sempre attivo il 112, numero unico europeo per le emergenze.