Si è interrotta la striscia di risultati utili della Dinamo Banco di Sardegna Sassari. La squadra di coach Gianmarco Pozzecco è uscita sconfitta dal campo della Reyer Venezia, per 70-72, nella gara-1 della finale playoff.
Per la legge dei grandi numeri, prima o poi doveva succedere, ma non è il caso di fare drammi. La serie, sulla lunghezza di sette gare, è ancora tutta da giocare e si torna in campo già mercoledì, per cui il Banco deve cercare di scrollarsi di dosso qualche tensione di troppo, che oggi non ha consentito di esprimersi secondo il suo potenziale. Serenità e fiducia, insomma, come fino a ieri.
Il primo quarto, dopo l’equilibrio iniziale, vedeva i padroni di casa più sciolti. La squadra di coach De Raffaele, ad 1′ dalla prima sirena, toccava il +6 (15-9), per poi chiudere la frazione sul 18-14.
Dinamo subito pronta a dire la sua nel secondo periodo. Polonara, Thomas e McGee mettevano la freccia, sul 23-22, a 6’44” dall’intervallo. Squadre vicine per qualche minuto, ma il Banco sembrava avere qualcosa in più e a 4’39” dalla pausa, Smith infilava il 29-25. Un tecnico fischiato a coach Pozzecco faceva riavvicinare momentaneamente i lagunari, ma il finale di quarto era tutto biancoblù, con McGee, Polonara e Cooley. Al 20′ il Banco conduceva 37-29.
Al rientro in campo era ancora la Dinamo a tenere saldamente la testa del match, dilatando progressivamente il vantaggio, fino al 47-34, firmato da Pierre a 6’04” dal 30′. Poca serenità in campo però, così che Venezia, pian piano, risaliva la china, fino a sorpassare (54-52) con una tripla di Daye proprio sulla terza sirena.
McGee cercava di dare una nuova spallata al match, portando la Dinamo sul 59-55 a 7’10” dalla fine della partita, ma i troppi errori dalla lunetta non aiutavano. A 5’57” dal 40′ il punteggio era di nuovo in perfetta parità, 60-60, con Haynes caldissimo. Punto a punto. Smith usciva per 5 falli mentre, dall’altra parte, Watt ed Haynes firmavano il 68-63 veneziano. Pozzecco chiamava timeout per tranquillizzare i suoi e, al rientro in campo, Gentile ricuciva da solo lo strappo. Nuova parità, sul 68-68, a 1’57” dal termine. Pierre faceva 0/2 dalla lunetta, mentre dall’altra parte Stone infilava i primi tre punti della sua partita. Sul 70-72 la Dinamo aveva 2″ per l’ultimo tiro, ma la preghiera di Spissu non entrava di un soffio.