La Sardegna saluta uno dei mesi di agosto più complicati di cui si abbia memoria. Le vacanze tutte italiane, con il pericolo del coronavirus sempre dietro l’angolo, dopo i mesi di giugno e luglio un po’ incerti, hanno fatto registrare un buon afflusso turistico nell’Isola. Subito dopo Ferragosto tuttavia, la notizia di vari focolai, concentrati soprattutto in noti locali e resort della Costa Smeralda, l’annuncio di tanti vacanzieri e personaggi famosi, tra cui Sinisa Mihajlović e Flavio Briatore, di essere rientrati dalla Sardegna positivi al coronavirus, e le diatribe politiche tra regioni e tra il Governo e la Regione Sardegna, hanno fatto scattare in tutta la penisola la psicosi.
“Il caso Sardegna” e “la maledizione della Sardegna”, sono stati solo alcuni dei titoli che hanno fatto sì che la Sardegna fosse considerata da Isola covid-free a luogo più temuto d’Italia per i contagi da coronavirus.
Giorno dopo giorno piovono le disdette delle prenotazioni da parte di tanti di coloro che erano intenzionati a godersi le ferie di settembre nell’Isola.
Il mese di settembre è da sempre molto ambito dai turisti. I costi più accessibili, il clima incantevole, caldo ma non afoso come spesso accade durante i mesi di luglio e agosto, le spiagge meno affollate e il traffico meno intenso. Tutti motivi per i quali viene da sempre considerato da tanti il mese ideale per visitare la Sardegna.
Ancora di più quest’anno l’industria del turismo puntava su settembre e la prima metà di ottobre per arginare le perdite dei primi mesi estivi, invece si rischia di avere tra il 70 e l’80% in meno delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2019.
Per questa ragione i presidenti di Federalberghi, Paolo Manca, e di Confindustria Turismo, Nicola Palomba, sono intervenuti con una nota congiunta per cercare di salvare il finale di stagione: “Tutti sanno che nei giorni di Ferragosto le visite dell’isola portano il numero di abitanti ad incrementi enormi per milioni di unità, e non rapportare questi grandi numeri a qualche decina di contagi non sembra giusto. Sappiamo infatti che altre regioni d’Italia stanno registrando un numero superiore di contagi rispetto all’Isola. Non è nemmeno opportuno paragonare i rischi di chi decide di andare nelle poche discoteche disponibili e per qualche giorno aperte nell’isola con la sicurezza di una vacanza nei resort”. – E ancora – “Probabilmente si stanno scontando alcuni dissapori politici sui quali non vorremmo esprimerci e con i quali non abbiamo nessun legame o responsabilità. Da qui la necessità di un’inversione per evitare che settembre e una parte di ottobre finiscano a zero. Situazione che il settore del turismo non può permettersi”.
Manca dichiara inoltre: “Ci sono tutte le condizioni per far capire che il clamore mediatico sulla Sardegna è ingiustificato e che nell’isola si può trascorrere una vacanza tranquilla e sicura, ma se non si raggiunge almeno il 35% molti alberghi saranno costretti a chiudere prima del tempo sull’onda di quello che sta succedendo alle discoteche”.
Persino l’attrice Caterina Murino, attraverso la sua pagina Instagram ufficiale, ha deciso di intervenire in difesa della sua Sardegna e del turismo lanciando un monito importante: “Io sono sarda, i media vogliono distruggere l’ultimo mese turistico in Sardegna, vi prego non disdite le vostre vacanze in Sardegna. Fatevi il tampone, usate le mascherine e tutte le precauzioni e visiterete una delle Isole più belle del mondo. Grazie”.
La situazione è fortemente compromessa. La scarsa possibilità di poter contare sui turisti stranieri, il rientro a lavoro e, probabilmente, a scuola per milioni di italiani, non lasciano presagire nulla di buono, ma con le dovute rassicurazioni si può almeno cercare di puntare sui viaggi last minute per salvare il salvabile e programmare già in autunno la stagione turistica del 2021 che dovrebbe essere quella della ripresa.
La speranza ora è che questi appelli vengano recepiti e non cadano nel vuoto.