Le misure di contenimento adottate a seguito dell’esplodere dell’epidemia causata dal coronavirus, che comportano un isolamento sociale, possono avere delle ripercussioni sui bambini e sui ragazzi che non vanno sottovalutate.
Durante l’età evolutiva le interazioni sociali e il mantenimento di orari e abitudini di vita stabili influiscono molto sullo sviluppo psicologico, ma in questa nuova realtà che siamo costretti ad affrontare, in cui il distanziamento sociale la fa da padrone, la vita dei giovanissimi, ancora più di quella degli adulti, tende a riversarsi nel mondo parallelo di internet. Studio, giochi, contatti con amici e parenti avvengono esclusivamente per via telematica, e questo può esporre i giovani a nuovi rischi. I dati diffusi dalla polizia postale sono allarmanti, si sta verificando un’esplosione di violenza on-line con un notevole incremento di episodi di adescamento da parte di pedofili, di cyberbullismo, di minacce on-line agli insegnanti, e del lancio di sfide inutili, le cosiddette “Coronavirus Challenges”, che spesso implicano il compimento di azioni irresponsabili e pericolose con il solo obiettivo di ottenere popolarità e consenso sociale.
Ecco perché è nata l’idea del CIF, il Centro Italiano Femminile, con il sostegno economico di CSV Sardegna Solidale, e con la collaborazione dell’IFOS – Centro studi per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, e dell’Osservatorio Cybercrime Sardegna, di organizzare un corso di formazione gratuito intitolato “Genitori Digitali nella Pandemia”, che affronterà due temi correlati tra loro: gli effetti della quarantena e il conseguente ricorso alle nuove tecnologie, e la manifestazione di problematiche on-line tra cui il cyberbullismo, il sexting, il revenge porn e la dipendenza da videogiochi.
Il corso si svolgerà a cura di Luca Pisano, psicologo e psicoterapeuta, direttore dell’IFOS, e sarà composto da tre cicli di seminari a numero chiuso, ciascuno di due lezioni, che avranno luogo interamente on-line, in cui i genitori avranno la possibilità di interagire verbalmente e con messaggi. Sono previsti tre cicli di seminari perché ciascun ciclo sarà rivolto ai genitori di figli che hanno fasce d’età diverse. Il primo ciclo sarà rivolto ai genitori di figli pre-adolescenti (11-13 anni); il secondo ciclo sarà rivolto ai genitori di figli adolescenti (dai 14 anni); mentre il terzo ciclo riguarderà i genitori di bambini (0-10 anni).
Il primo ciclo di seminari dal titolo “Trauma pandemia e i pericoli del web, come sostenere i pre-adolescenti (11-13 anni) durante e dopo la quarantena”, si terrà il 15 e il 16 aprile 2020, dalle ore 15 alle ore 16:30. Ci si potrà iscrivere entro lunedì 13 aprile inviando una mail a [email protected]. Con la registrazione dell’iscrizione verrà comunicato il link per accedere al seminario.
Nei prossimi giorni verranno comunicate le date dei successivi seminari relativi al secondo e al terzo ciclo.
Per partecipare ai seminari è necessario scaricare sul computer l’applicazione Go ToMeeting, che è gratuita per i primi 14 giorni, perciò i genitori potranno seguire il ciclo di seminari a loro rivolto, che si svolgerà in soli due giorni, del tutto gratuitamente.
Il consiglio è quello di seguire entrambe le lezioni perché verranno affrontate tematiche differenti. A seconda dell’età i bambini e i ragazzi possono andare incontro a problematiche ovviamente diverse, e hanno bisogno di un punto di riferimento, di una guida che gli infonda stabilità e sicurezza, nonostante tutto, e in questo i genitori devono rivestire un ruolo fondamentale, devono essere i fari in grado di guidare i loro figli ad attraversare questa tempesta fino al raggiungimento di quel porto sicuro che rappresenta la normalità, che prima o poi verrà riconquistata.