Rivetti strutturali: cosa sono e quando si utilizzano

rivetti strutturali

Tra i rivetti cosiddetti a strappo quelli di tipo strutturale sono una variante decisamente particolare. Si applicano utilizzando un’apposita rivettatrice, che di fatto non strappa lo stelo ma lo deforma, ampliando anche le dimensioni della testa del rivetto. L’aspetto è quindi quello di rivetti a strappo, solitamente con lo stelo filettato o ruvido, l’applicazione è invece leggermente differente.

Quando si usano i rivetti strutturali

Si dicono strutturali perché permettono di creare un fissaggio molto resistente agli sforzi di taglio e alla trazione. La testa del rivetto strutturale è molto resistente e si fissa con una buona uniformità anche in fori non perfettamente rotondi o in materiali che presentano fessurazioni o slabbrature. I fissaggi così creati resistono anche alle vibrazioni, così come offrono una elevata resistenza alle intemperie. Si sfruttano anche nelle situazioni in cui i due elementi da fissare hanno una elevata differenza di spessore. Se vuoi conoscere tutte le caratteristiche dei rivetti strutturali clicca qui e scopri di più.

La storia dei rivetti

I rivetti sono un particolare elemento di fissaggio utilizzato da centinaia di anni. Sono particolari perché consentono di fissare tra di loro materiali diversi tra di loro e anche di creare un fissaggio difficilmente smontabile. Contrariamente a quanto avviene con una vite, il rivetto si usa infatti laddove il fissaggio non deve essere rimosso. I rivetti disponibili oggi sono in alcuni casi diversi da quelli sfruttati nell’antichità, quando solitamente si sfruttavano quelli che oggi spesso sono chiamati ribattini. Oggi invece la tipologia di rivetto più utilizzata è quella a strappo: lo stelo e la testa sono deformati durante il fissaggio, per fare modo che risulti impossibile da rompere o da togliere, se non con appositi strumenti. Si usano i rivetti in tantissime applicazioni differenti, in ambito navale così come nella costruzioni di varie tipologie di veicoli, su ruote o anche volanti. Si usano dei rivetti anche nell’industria delle confezioni, li si può ad esempio notare sui pantaloni in jeans tradizionali.

Come si fissa un rivetto

I rivetti a strappo, così come quelli strutturali, si fissano utilizzando apposite rivettatrici. Questi utensili permettono di posizionare il rivetto agendo da un solo alto del materiale da fissare; l’utensile deforma la testa e lo stelo, in modo da rendere impossibile l’azione di togliere il rivetto, se non rendendolo inutilizzabile. I rivetti in due parti si possono fissare con un martello, oppure utilizzando apposite presse.

Come si toglie un rivetto

Per togliere un rivetto è necessario romperlo, rendendolo del tutto impossibile da riutilizzare in qualsiasi modo. Sostanzialmente si usa un attrezzo che consenta di staccare le due parti del rivetto, o la testa dallo stelo. Si può usare un trapano per forare la testa del rivetto, fino a che lo stelo non si stacca. Oppure si può cercare di staccare la testa dalla superficie su cui il rivetto è fissato, in modo che il resto del corpo del rivetto possa scivolare nel buco in cui è posizionato. In questo modo si possono staccare rivetti a fiore o a testa piatta.

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