In quest’articolo voglio raccontare alcuni tentativi di cambiamento coronati dal successo e spiegare come le vecchie abitudini possano essere sostituite dalle nuove sfociando in un rinnovamento fisico, emotivo e psicologico.
Qualsiasi situazione può essere ribaltata: sempre più spesso mi trovo ad avere a che fare con persone che hanno sofferto di obesità riuscendo poi a trovare una soluzione, nonostante i tentativi falliti li avessero spinti a credere di non esserne più in grado. Tutti, applicando alcuni semplici principi, possiamo farcela se per noi è davvero importante cambiare.
Invece di analizzare rischi e percentuali connessi all’obesità, cercheremo di fornire delle risposte esaurienti e concrete, le stesse a cui sono giunti coloro che sono riusciti a uscirne e, per farlo, partiremo dallo smentire una falsa ma radicata convinzione ovvero che mangiare meno permetta di dimagrire, quando spesso è vero il contrario; è comunque fondamentale dare una svolta alle proprie abitudini.
Nove persone su dieci, tra coloro che soffrivano di obesità, per cercare di dimagrire commettevano infatti alcuni di questi errori.
Colazione troppo povera: anche se ai loro occhi una pasta e il cappuccino o, in alternativa, fette biscottate e marmellata apparivano una colazione nutriente perché contenenti “molte” calorie, in realtà costituiscono un pasto che, fortemente sbilanciato verso i soli carboidrati/zuccheri, crea una conseguente digestione veloce e una bassa sazietà. La colazione di chi ha risolto è ora basata sui tre macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi).
Modificare il primo pasto della giornata è un modo per dedicarsi del tempo e segnalare alla mente e al corpo che si desidera cambiare, facilitando così tutte le scelte che faremo nel resto della giornata. Yogurt bianco, frutta, frutta secca, oppure colazioni “salate” a base di toast al prosciutto possono costituire il primo step verso una svolta.
Escludere i carboidrati (come pasta, pane o riso) dai pasti: nutrienti che ora vengono invece introdotti in tre/quattro su cinque dei pasti consigliati.
Inoltre: hanno iniziato a fare la spesa consci di cosa mettevano nel carrello anziché comprare alimenti dalle confezioni invitanti. Hanno sostituito lo yogurt alla frutta con lo yogurt bianco, caffè al ginseng e simili con qualcosa che non contenesse zucchero, hanno scelto di mangiare frutta fresca e secca anziché considerare il caffè o il cappuccino uno spuntino. Hanno così semplicemente mutato e potenziato ciò che consumavano abitualmente continuando a godere della pausa caffè. La scienza infatti ci conferma che una cattiva abitudine non va eliminata lasciando un vuoto ma sostituita con una che apporta un beneficio.
Alcuni non esercitavano nessun tipo di attività fisica oppure frequentavano la palestra ma senza reali benefici e con un conseguente abbassamento dell’umore. Ora hanno scoperto che l’introduzione di brevi (e particolari) sequenze di 15-30 minuti di allenamento permette loro di essere più attivi e freschi mentalmente e i più forti fisicamente ma soprattutto più felici, carichi di energia positiva per affrontare al meglio la giornata.
Spesso la soluzione risiede in poche semplici regole: basta introdurre piccole modifiche e saremo più propensi a mantenere le nuove abitudini senza esaurire la nostra capacità di autocontrollo.
Sei pronto al cambiamento? Tu puoi essere il prossimo!
Il fotoesercizio: PUSH-UPS
Esercizio di potenziamento degli arti superiori, coinvolge però tutto il corpo.
Parti con le braccia tese e le mani in appoggio a terra, con una distanza pari a quella delle spalle, contraendo gli addominali. Assicurati di avere i gomiti vicino al dorso e con le gambe tese, se riesci, o in alternativa con le ginocchia in appoggio se hai difficoltà, scendi fino a sfiorare il pavimento senza perdere la tensione.
Fai 3 serie ripetendo il movimento tra le 5 e le 12 volte con pause di 90 secondi.