Mayra, il grifone che sognava di volare oltre il mare: la sua storia commuove la Sardegna

La vicenda del giovane grifone francese, protagonista del progetto LIFE Safe for Vultures, diventa simbolo di libertà e di lotta per la conservazione della natura selvaggia in Sardegna

Un grifone volteggia su Villasalto

Chissà se, quando ha deciso di spiccare il volo sulla linea d’orizzonte, Mayra cercasse di tornare a casa – alla Francia da cui proveniva – o se fosse semplicemente mossa da quella libertà indomita che appartiene agli esseri che non conoscono confini. Qualunque fosse la sua spinta, il mare l’ha trattenuta tra le onde: il suo corpo è stato ritrovato al largo di Serpentara, poco distante da Villasimius, dopo un tentativo di attraversamento che non è andato a buon fine.

Mayra era arrivata in Sardegna ad aprile, accolta dalla Ligue pour la Protection des Oiseaux e affidata al progetto europeo LIFE Safe for Vultures, che lavora per restituire al cielo dell’isola la maestosa presenza del grifone. Dopo mesi nella voliera di ambientamento di Monte Genis, a Villasalto, era stata liberata il 3 ottobre insieme ad altri sei esemplari, sotto lo sguardo attento dei tecnici dell’Agenzia Forestas, del Corpo Forestale e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari.

Per qualche giorno, grazie al GPS e all’accelerometro installati nel suo trasmettitore, gli esperti hanno seguito i suoi movimenti: un volo regolare, diretto verso la costa sudorientale, poi il silenzio improvviso. Dai dati telemetrici e dalle osservazioni si è capito che il grifone era finito in mare, probabilmente disorientato o spinto da correnti ascensionali instabili. Una squadra della Forestale e della Capitaneria di Porto è riuscita a recuperarlo, ma per lei era ormai troppo tardi. Saranno ora i veterinari del Centro di recupero fauna selvatica di Monastir a chiarire le cause del decesso, anche se tutto fa pensare all’annegamento.

Nonostante la triste fine, la vicenda di Mayra racchiude un significato più ampio. La sua storia contribuisce a un mosaico di dati e osservazioni che stanno cambiando la conoscenza scientifica degli avvoltoi e dei loro comportamenti di volo. Gli studi portati avanti da LIFE Safe for Vultures, insieme a istituti di ricerca europei come il Max Planck Institute e la Polish Academy of Sciences, stanno dimostrando che gli attraversamenti marini non sono eventi isolati: anche i grandi veleggiatori, in condizioni atmosferiche favorevoli, riescono a sorvolare il mare aperto.

Il mare che ha inghiottito Mayra è lo stesso che, un anno fa, ha permesso a un altro grifone, Arriccelli, di raggiungere la Sicilia partendo proprio da Villasalto. In queste traiettorie di libertà e rischio si racchiude il senso più profondo della conservazione: capire, proteggere e rispettare la forza istintiva della vita selvaggia, anche quando si infrange contro l’imprevedibilità della natura.

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