Cagliari è il rinomato capoluogo di regione della splendida Sardegna. Il suo suggestivo centro storico è suddiviso in quattro caratteristici quartieri: Castello, Stampace, Villanova e Marina. Nel dialetto sardo Cagliari viene chiamata “Casteddu”, che significa “Castello”, proprio in riferimento alla parte alta della città e alle mura che la circondano. È un luogo perfetto per trascorrere una vacanza piacevole in tutte le stagioni dell’anno, offrendo tante attrazioni non solo durante la stagione estiva ma anche d’inverno. Ha delle spiagge da sogno, con acque cristalline, e, allo stesso tempo, luoghi ricchi di storia e cultura. Oltre a tutto ciò, non mancano posti destinati allo svago, come i casino e una grande varietà di pub e locali, dove potersi divertire e passare una bellissima serata con gli amici, ballando o bevendo un drink.
Ma vediamo nello specifico i luoghi per cui è famosa la città di Cagliari e cosa ha da offrire ai suoi visitatori.
Il famoso quartiere “Castello”
Il quartiere medievale di Castello rappresenta il cuore di Cagliari e la zona più antica della città. Passeggiando per le sue vie è possibile osservare i monumenti e i resti della città vecchia, visitare le sue bellezze architettoniche, le torri e le fortificazioni erette durante la dominazione pisana.
Trovandosi su un colle, il percorso per arrivare al quartiere di Castello non è certamente tra i più agevoli ma nemmeno eccessivamente duro.
Durante il Medioevo, avendo un ruolo prevalentemente militare, le porte di accesso della roccaforte venivano aperte durante il giorno per favorire l’accesso agli operai e ai commercianti, mentre di sera ad una certa ora venivano chiuse, potendo essere occupata la notte esclusivamente dai suoi abitanti. Al suo interno c’erano abitazioni, luoghi di culto e palazzi del potere e, ancora oggi, alcuni sono aperti al pubblico.
Quando i Pisani, nel corso del XIII secolo, si resero conto della posizione strategica di cui godeva il quartiere per i loro scambi commerciali, cominciarono a costruire qui i loro avamposti bloccando l’accesso al colle su cui sorge Castello e cingendolo con la costruzione di fortificazioni, mura alte e torri, alcune delle quali si trovano ancora in buono stato e rappresentano tra le principali attrazioni turistiche del capoluogo.
La Sella del Diavolo: leggende e caratteristiche
La Sella del Diavolo è uno dei luoghi più caratteristici della città, un promontorio da cui si gode una vista mozzafiato sulle acque cristalline del Golfo di Cagliari e, nello spazio limitrofo a questa formazione rocciosa, sono presenti i resti di alcuni monumenti e siti archeologici.
Esistono ben due leggende sull’origine del nome ed entrambe ruotano attorno alla figura di Lucifero, talmente ammaliato dalla bellezza del Golfo da costringere Dio a mandare i suoi angeli per evitare che se ne impossessasse. Secondo una prima teoria durante la battaglia Lucifero fu disarcionato dal suo cavallo perdendo la sella, la quale si posò nelle acque del Golfo pietrificandosi e dando così vita alla Sella del Diavolo. In base ad una seconda teoria invece Lucifero cadde da cavallo direttamente nel promontorio conferendogli la sua forma caratteristica.
Visitando la Sella del Diavolo è dunque possibile entrare in contatto con l’eredità del popolo sardo, circondati dal verde che contraddistingue questo maestoso paesaggio naturale poco distante da Cagliari. Qui, infatti, ci si immerge in una rigogliosa vegetazione fatta di palme di San Pietro, probabilmente le più datate tra le piante mediterranee, e antichi ulivi. La sensazione è quella di fare un viaggio che conduce nel regno di madre natura vista la sua posizione dominante su un mare blu dai toni sorprendenti e le rocce calcaree.
L’Anfiteatro romano di Cagliari, una suggestiva attrazione turistica
Tra il I e il II secolo d.C., i costruttori scavarono nella roccia per realizzare l’arena, le gradinate e i corridoi che formano l’Anfiteatro romano di Cagliari. I posti a sedere erano suddivisi in 3 ordini: imea, media e summa cavea, riservati alle differenti classi sociali da cui era formato il popolo: i patrizi, i plebei e gli schiavi. Lungo i corridoi c’erano invece le gabbie per gli animali feroci da far poi entrare nell’arena.
L’anfiteatro era il luogo di intrattenimento più famoso dei romani, dove si andava ad assistere ad eventi come i combattimenti tra uomini e bestie feroci, l’esecuzione di condanne capitali e le lotte tra gladiatori.
L’anfiteatro cadde in disuso dal V secolo d.C. fino all’epoca dei Bizantini e degli Aragonesi che lo utilizzarono come cava da cui estrarre blocchi di pietra e calcare per costruire nuove fortificazioni. Fu solo nell’Ottocento che l’area venne acquistata dal comune di Cagliari. Nei primi anni 2000 l’Anfiteatro di Cagliari ospitò spettacoli ed eventi musicali organizzati in città, attualmente invece funziona solo come sito archeologico.