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La medicina popolare in Sardegna

Come guarire dal malocchio e dagli spaventi secondo gli antichi rituali

di Alba Marini
4 Febbraio 2021
in Folklore & Tradizioni
🕓 2 MINUTI DI LETTURA
389 20
Foto AdobeStock | Robert Przybysz

Foto AdobeStock | Robert Przybysz

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Pozioni miracolose, formule magiche con richiami religiosi, trucchi che si tramandano di generazione in generazione. Ogni cultura tradizionale ha la sua medicina popolare e quella sarda non fa eccezione.

Tra le pratiche della medicina popolare più famose in Sardegna figurano la medicina dell’occhio, la terapia dello spavento e la terapia delle ustioni.

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La medicina dell’occhio è una pratica diffusa ancora oggi, tanto che si stima che sull’isola ci siano almeno 500 guaritori ancora attivi. Detta in sardo “sa mexina de s’ogu”, questa pratica ha lo scopo di levare il così detto malocchio. I riti contro il malocchio sono presenti in svariate tradizioni, ma quello sardo è diverso da quello più conosciuto. Mentre la medicina dell’occhio “classica” prevede una diagnosi di malocchio effettuata con l’utilizzo di un piatto con acqua e olio, quella sarda può prevedere l’uso di un bicchiere d’acqua in cui vengono versati sale grosso e grano: a seconda di quante bolle si formano o di quanti chicchi salgono a galla il guaritore si rende conto se la persona è affetta o no da malocchio. Ovviamente esistono diverse varianti anche all’interno della Sardegna e ogni guaritore (che ha appreso la tecnica da una persona più grande) ha il suo metodo prediletto. La diagnosi, a cui segue la cura vera e propria, è accompagnata da formule e preghiere pronunciate dal guaritore. Per la diagnosi e la cura del malocchio sono utilizzati diversi elementi, che variano – appunto – a seconda del guaritore e della tradizione sarda che segue: i brebus (preghiere come il Padre Nostro o l’Ave Maria) sono sempre presenti, mentre possono esserci variazioni sull’uso del grano (a volte sostituito da orzo, riso o simili) e l’uso opzionale di carbone, occhi di Santa Lucia e carta.

Il rito sardo che aiuterebbe a guarire dallo spavento prende appunto il nome di terapia dello spavento e generalmente prevede l’utilizzo di acqua, terra presa nel luogo in cui è avvenuto lo spavento e fumo (prodotto con la cera o l’incenso, oppure bruciando tessuti o capelli appartenenti al “malato”). Ad accomunare questa terapia popolare a quella del malocchio è sempre l’utilizzo di formule magico-religiose spesso tenute segrete.

A intrecciarsi più comprensibilmente con la medicina ufficiale è la terapia delle ustioni. In questo caso l’elemento empirico, infatti, è fondamentale. I guaritori utilizzano sostanze oggettivamente efficaci contro le ustioni, tanto che a volte – almeno a livello locale – può instaurarsi una collaborazione o quantomeno una tolleranza reciproca tra medicina popolare e medicina ufficiale. I guaritori sardi delle ustioni curano attraverso oli, decotti e unguenti e, talvolta, accompagnano la somministrazione della cura con le loro formule rituali.

Tags: brebusmalocchiomedicina dell’occhiomedicina popolaresa mexina de s’oguSardegna
Alba Marini

Alba Marini

Copywriter e giornalista pubblicista, ama viaggiare con qualunque mezzo: gli aerei, le navi, la penna e la fantasia. Per lei la scrittura è una finestra sul mondo, capace di raccontare ogni cosa, anche ciò che non esiste.

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  • 🎶 Pochi generi musicali hanno rappresentato così bene un’epoca come il Concerto Grosso, nato tra XVII e XVIII secolo e fondato sul dialogo tra solisti e orchestra. Ma la sua storia non si è esaurita con il Barocco: nei secoli successivi ha conosciuto sorprendenti rinascite, contaminazioni e reinvenzioni, arrivando persino a intrecciarsi con il rock. 
🎭 È proprio a questa straordinaria vitalità che la Cooperativa @teatroeomusica dedica la nuova edizione dei Salotti culturali del Teatro Verdi di Sassari. Quattro appuntamenti, dal 9 ottobre al 5 novembre, porteranno sul palco capolavori di Corelli, Stradella, Bach, Händel, fino alle riletture di Bloch, Bacalov e Schnittke, mostrando come un genere nato più di tre secoli fa riesca ancora a parlare al presente. 
Ogni concerto sarà introdotto da autorevoli voci della critica musicale – Andrea Ivaldi, Antonio Ligios, Maurizio Salvi e Sandro Cappelletto – che guideranno il pubblico nell’ascolto, insieme alla Teatro Verdi Chamber Orchestra e agli ospiti solisti. 🎻 
📰 Scopri di più sulla rassegna, tutti i dettagli sono nell’articolo completo su SHmag.it
  • 🦉🌙 Tra rapace notturno e strega, “Sa Stria” attraversa i secoli della tradizione sarda con un profilo ambiguo: presagi, cure popolari, paure collettive e un lessico di gesti codificati nel tempo. 
👁️‍🗨️ Le prime tracce affiorano già in età romana; nell’isola, la creatura entra nella cronaca orale: un verso acuto come avvertimento, lo sputo rituale per scongiurare la sventura, l’ombra sui tetti dei villaggi di pietra. 
🧵☕️ Attorno a lei ruotano diagnosi e protezioni: la “Sa Striadura”, il filo da imbastire che confronta apertura delle braccia e statura, le piume ridotte in cenere mescolate al caffè, il fumo che accenna una croce sul malato all’ultimo quarto di luna. 🌘 
🌸 Tra Gallura e Sassarese, la leggenda converge sulla donna-strega: unguenti di peonia, trance, metamorfosi, voli notturni che traducono l’inspiegabile in rito e linguaggio condiviso, tra brebus e antiche paure del malocchio. 🧿 
Un mosaico di mistero e memoria, dove la comunità tenta di ordinare l’ignoto con narrazioni, simboli e piccoli gesti apotropaici. Ce ne parla Chiara Medinas: l’articolo completo continua sul nostro sito web SHmag.it 👆🏻
  • 🌊 La Gallura torna protagonista mondiale del nuoto in acque libere! Per la terza volta consecutiva, Golfo Aranci ospita la Coppa del Mondo, organizzata da Acquatic Team Freedom in collaborazione con FIN Sardegna. Atleti da tutto il mondo sfideranno resistenza e tecnica in gare di 10 km, staffette e knockout, con paesaggi naturali mozzafiato e la fauna marina ad accompagnarli. 🏊‍♂️✨ 
📺 L’evento sarà trasmesso in diretta Rai, un’occasione unica per vivere da vicino lo spettacolo delle acque libere e scoprire la forza di uno sport che unisce l’agonismo alla promozione del territorio sardo. 
Scopri tutti i dettagli e le storie dietro questa grande manifestazione sul nostro sito ➡️ SHmag.it
  • 🏺🌿 Al MAP di Perfugas la conoscenza prende forma attraverso la sperimentazione. Il Museo Archeologico e Paleobotanico, gestito dalla cooperativa di servizi didattici Sa Rundine, è un punto di riferimento per la valorizzazione del patrimonio dell’Anglona e della Sardegna. Qui storia e natura si incontrano in un percorso che abbraccia milioni di anni: dalla foresta pietrificata risalente a 18 milioni di anni fa ai reperti archeologici che raccontano la vita dell’uomo dal Paleolitico al Medioevo. 
👩‍🏫👨‍🎓 Cuore pulsante del museo è l’attività didattica rivolta alle scuole. Un ricco calendario di laboratori trasforma gli studenti in protagonisti: dallo scavo simulato alle tecniche paleolitiche, dalla manipolazione dell’argilla alla tessitura, fino alla gamification con Escape MAP e giochi interattivi. Ogni esperienza diventa così un ponte tra passato e presente, capace di unire studio e divertimento. 
📸 Oltre alle esposizioni permanenti, il @map_perfugas ospita due mostre fotografiche: “La Sardegna oltre al mare” di @aless_arda e @fabrizio_bibi_pinna, e “Preziose Architetture del Paesaggio a bassissima entropia” di Giovanni Andrea Paggiolu. Racconti visivi che arricchiscono lo sguardo sul territorio e i suoi paesaggi. 
Un museo che non si limita a custodire la memoria, ma la rende viva e condivisa. 👉🏻 L’articolo completo su SHmag.it approfondisce tutte le attività e i progetti in corso.
  • 🌍 Nel cuore di Bari Sardo c’è un luogo dove arte, memoria e comunità si incontrano: il MAB – Centro d’Arte Contemporanea, nato nel 2024 e già punto di riferimento in Ogliastra. Qui la ricerca dialoga con il territorio, tra pratiche partecipative, linguaggi digitali e una rete di relazioni che unisce locale e globale. 
🖼 Dopo un anno di mostre e incontri – dalla fiber art di “Intricato” alla retrospettiva “Michele Mulas. Ritorno a Gardalis”, passando per “CIBARTI” e “Orizzonti – Impressioni dall’isola” – il @mabcentroarte presenta “Archeologia del presente – Corpo, materia, memoria”. Un percorso collettivo che intreccia scultura, pittura, fotografia e digitale per sondare i segni arcaici che abitano il contemporaneo: ferro, pietra, legno e cenere diventano tracce vive, mentre il digitale trasforma l’eredità in visione. 
🗣️ «La cultura è un mezzo di sviluppo delle comunità» afferma la direttrice artistica Nicoletta Zonchello, «vogliamo un luogo vivo, in cui arte e territorio si trasformano reciprocamente». 
📅 Inaugurazione: sabato 4 ottobre, ore 18:30. Visitabile dal martedì alla domenica, h 18–20. 
Scopri di più e leggi l’articolo completo su SHmag.it
  • 🏊‍♂️🚴‍♂️🏃‍♂️ 21 giorni, 21 Ironman consecutivi.  È la sfida che ha visto protagonista Gabriele Catta, 23 anni, atleta e studente universitario di Cagliari. Un’impresa di resistenza estrema che ha unito sport e solidarietà: ogni metro percorso è stato dedicato a chi affronta difficoltà silenziose, sostenendo ABOS e ADMISS. 💙  Numeri impressionanti raccontano il viaggio: quasi 80 km a nuoto, 3.780 km in bici e 886 km di corsa. Ma più dei dati restano le emozioni, gli abbracci e l’energia di chi ha seguito passo dopo passo questa avventura. Una storia di forza, condivisione e speranza da non perdere.  L’articolo completo con l’impresa di @gabriele_catta_01 è su SHmag.it.
  • 🎶 Claudio Baglioni arriva in Sardegna con due attese tappe del suo “GrandTour La vita è adesso”: il 4 agosto 2026 all’anfiteatro Ivan Graziani di Alghero e il 5 agosto al Musica Arena di Cagliari. Un viaggio musicale che celebra i 40 anni dell’album “La vita è adesso, il sogno è sempre”, il disco più venduto di sempre in Italia. 
🎤 Sul palco, Baglioni eseguirà l’album nella sua interezza insieme ai brani che hanno segnato oltre sessant’anni di carriera, accompagnato da un ensemble di 20 musicisti e coristi. Prevendite su TicketOne a partire da domani. 
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  • 🌊🍅 Dalla cucina del nonno alle launeddas, Eleonora Guiso, conosciuta come Elugu, porta la Sardegna più autentica sui social. Con il suo sguardo curioso, trasforma suoni, tradizioni e leggende in contenuti digitali capaci di emozionare milioni di persone. Dai pomodori secchi preparati con il nonno ai festeggiamenti di Sant’Efisio, ogni video è un viaggio tra gesti quotidiani e racconti senza tempo.  🎧 La giovane content creator sperimenta anche format innovativi come l’ASMR, che ha raggiunto oltre 3,5 milioni di visualizzazioni, facendo vivere l’isola attraverso rumori e sensazioni uniche, senza bisogno di parole.  Tra conversazioni spontanee, libri e interviste, Eleonora riesce a svelare angoli nascosti e dettagli autentici della Sardegna, creando un racconto che unisce tradizione e digitale. E i progetti non finiscono qui: nuovi viaggi e approfondimenti sulle culture locali sono già in programma. ✈️🌏  📰 L’articolo completo di @medinolasss su SHmag.it racconta il mondo creativo di @elugu_ e il suo modo unico di far vivere l’isola attraverso video, suoni e storie.
  • 🎲✨ Ogni generazione ha i suoi giochi del cuore: dalle biglie colorate degli anni ’60 ai Paciocchini profumati, dai ciucci e Tamagotchi degli anni ’90 ai Pokémon che hanno conquistato il mondo. 
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