Affascinante, travolgente, colorito, questi gli aggettivi per descrivere la trentacinquesima edizione del Figulinas Festival con la sua Rassegna Internazionale del Folklore Lorenzo Manconi, che mercoledì sera a Florinas ha catturato gli sguardi e gli applausi di oltre 2000 persone arrivate al rinnovato Anfiteatro Comunale. Il palcoscenico di questa importante manifestazione folkloristica si è riempito dell’energia dei gruppi internazionali provenienti da Armenia, Botswana, Brasile, Panama, Venezuela e della bellezza dei gruppi sardi giunti da Dorgali, Fonni e Olbia.
Come anteprima di questo galà, una vivace sfilata che ha conquistato le vie principali del paese a ritmo di Cumbia, Samba e Joropo. Ad aprire il sipario del Figulinas Festival, l’immancabile “Ballu tundu fiolinesu” danzato dai padroni di casa, il Gruppo Folk Figulinas, cantato dalla potente voce di Alessandro Chessa, presidente e direttore di questa manifestazione, e accompagnato dalle note della fisarmonica di Giuseppe Cubeddu e dagli accordi a chitarra di Salvatore Lisai. A seguire “Su ballu a passu” interpretato dall’organetto diatonico di Lorenzo Chessa, e per finire “Su dillu cantadu” eseguito sempre dalla voce di Alessandro Chessa, dalla chitarra di Salvatore Lisai e dalla fisarmonica di Gian Silvio Pinna, ballo che ha battezzato nuove giovane ballerine del gruppo.
Poi un percorso carico di suoni e passi del mondo ha invaso lo scenario del festival incorniciato dal maestoso campanile della Parrocchia di Santa Maria Assunta di Florinas. Per iniziare, la magia del Brasile è arrivata con rapidi e allegri movimenti interpretati dal Gruppo Folk “Os Cariris” Il Panama è approdato con la “Academia de Danzas Folklóricas Francisco de León” portando balli armoniosi dai costumi colorati, lunghe e ampie gonne e vistose composizioni floreali che decoravano le capigliature delle ballerine. L’Africa presente con il gruppo Nagwao Letshwao di Botswana, un’esplosione di ritmo e identità al battito di tamburo e forti colpi di piedi e di mani accompagnati da canti tradizionali.
L’eleganza e la tecnica del ballo armeno per la prima volta arrivato su palco del Figulinas Festival attraverso il gruppo Folk Dance Ararat, la cui performance è stata arricchita da passi solenni e melodie antiche. E dal Caucaso si è tornati al Sudamerica con la Compañía de Danzas “Scorpio” talentuoso gruppo artistico del Venezuela che ha trascinato il pubblico nella sua patria per mezzo di incantevoli e magistrali note d’arpa, “cuatro” e maracas.







Ad abbellire ancora questa manifestazione, la maestosità del ballo e del canto sardo. Identità, amore per la propria terra, costumi eleganti, un unico linguaggio che ha parlato di tradizioni e storia. I protagonisti: Il Gruppo Folk Figulinas, i padroni di casa, l’Associazione per le tradizioni popolari Tiscali di Dorgali, il Gruppo Folk Brathallos di Fonni e il Gruppo Folk Olbiese di Olbia. Altrettanto bravi e coinvolgenti i componenti del gruppo di canto a tenore Su Connottu di Fonni, quattro voci, un solo respiro.
Tanti i momenti speciali vissuti sul palco, come quello regalato al presentatore e codirettore artistico del festival Ottavio Nieddu che ha ricevuto dall’Amministrazione Comunale di Florinas la cittadinanza onoraria, un’importate riconoscimento alla sua carriera e al legame con la comunità nei 35 anni percorsi con Figulinas.
L’evento organizzato dall’Associazione Culturale Gruppo Folk Figulinas, sostenuto dal Comune di Florinas, dall’Assessorato al Turismo e Artigianato della RAS e dalla Fondazione di Sardegna, è arrivato ad altre località dell’isola attraverso il “Figulinas Festival in Tour” iniziato lo scorso 10 agosto a Romana e Silanus, proseguendo l’11 a Lanusei, il 12 ad Alà dei Sardi, il 14 a Oliena, il 15 a Sorgono per concludersi il 16 agosto a Castelsardo.
Come da tradizione e buon auspicio per la trentaseiesima edizione, il Figulinas Festival 2025 si è concluso con un ballo collettivo sul palco, un vero e autentico gesto di fratellanza e amicizia tra i popoli.
































