Santu Srabadoi è tornato a Cabras, la Festa di San Salvatore si avvia verso la sua conclusione. Tra canti, preghiere e momenti di intensa partecipazione, la statua del Santo è stata riportata a Cabras da is curridoris, al sicuro nella chiesa di Santa Maria, dove resterà protetta e venerata fino all’anno prossimo.
Per Cabras e per tutta la regione del Sinis è stato un fine settimana di profonda fede. Il villaggio di San Salvatore è stato il cuore pulsante di una grande celebrazione di popolo, arrivando ad attirare tra le strette strade del novenario una folla di migliaia di persone, tra fedeli e turisti, che hanno partecipato alla solenne processione delle 10:30 per onorare il Santo lungo le vie del villaggio.
Fin dal primo pomeriggio, le strade di Cabras, in particolare via Tharros, si sono riempite di fedeli, turisti e curiosi. Circa cinquemila persone si sono radunate ai lati della strada, sperando di scorgere il volto di amici, familiari e parenti tra quelli dei “curridoris”, contribuendo a creare un’atmosfera festosa e a fare della corsa un vero evento di popolo.
I “curridoris”, partiti da San Salvatore intorno alle 18:30, hanno percorso su “caminu de su santu” a passo di corsa. In tanti, dopo le fatiche del giorno precedente, portano i addosso i segni della stanchezza, ma la devozione e la voglia di portare a compimento la processione spinge i fedeli a superare i loro limiti.
Il loro arrivo a Cabras è stato segnato dallo scoppio dei fuochi d’artificio e il Santo è stato accompagnato fino al punto in cui le autorità civili e religiose hanno accolto i partecipanti, ponendo fine alla Corsa degli Scalzi 2024.
La conclusione definitiva dei festeggiamenti in onore di San Salvatore è prevista per domani, lunedì 2 settembre, con la Santa Messa al villaggio di San Salvatore alle 7 del mattino, seguita dal rientro di Santu Srabadoeddu a Cabras, accompagnato dalle donne in abito tradizionale.