Abbracciata da acque da sogno, l’Ogliastra è una zona capace di far sognare non solo i turisti, ma anche chi la abita da sempre. Sede del più alto numero di alberi monumentali nell’isola, assieme a spiagge meravigliose essa comprende infatti floride aree verdi che spesso nascondono tesori appartenenti al passato, in uno stretto rapporto tra natura e storia. Un’aria che si respira anche nel Parco Archeologico di Seleni, a circa 6 chilometri da Lanusei (NU).
A 978 metri di altitudine, il Parco Archeologico di Seleni rappresenta un simbolo denso di riferimenti cultuali, a partire dal nome stesso “Seleni”. Forse ispirato alla Dea del culto greco lunare Selene, tale appellativo si lega infatti al bosco in cui il parco si trova, chiamato bosco Seleni o “Selene”. Articolandosi in diversi percorsi, l’omonima area boschiva non solo accoglie rigogliosa macchia mediterranea, pioppi, lecci, querce e castagni, ma è dimora anche di fauna tipicamente sarda, dalle donnole ai cinghiali fino alle volpi.
Gestito dal 1997 dalla Cooperativa “La Nuova Luna”, il Parco Archeologico di Seleni si inserisce armoniosamente nell’area naturale del bosco, aggiungendo una forte ricchezza da custodire. Relativo a un periodo compreso tra Età del Bronzo Medio e Finale (1500-1200 a.C. circa), esso accoglie pozzi sacri, tombe dei giganti e un villaggio nuragico, dove sono ancora presenti resti di abitazioni e del nuraghe Gennacili. Considerato di tipo complesso, quest’ultimo conserva tutt’ora una torre secondaria a nord-est, parti murarie e un antemurale, ossia una fortificazione più bassa in origine a difesa della cinta muraria vera e propria.
Un vivido corredo storico che attesta come l’area fosse densamente abitata e ulteriormente arricchito da circa 200 capanne site attorno al nuraghe. Malgrado le casupole non siano ancora state obiettivo di scavo, operazioni in zone vicino la piana di Seleni hanno confermato la vivacità abitativa del posto e il ritrovamento di particolari oggetti ha permesso inoltre di ipotizzare contatti col Vicino Oriente.
Al pari della componente geografica, anchel’aspetto cultuale e votivo assume un ruolo per il parco archeologico, custode di 3 pozzi sacri e 2 tombe dei giganti.Collocate a circa mezzo chilometro dal nucleo abitativo, entrambe le sepolture presentano struttura simile sebbene non risultino dello stesso periodo. Mentre una risalirebbe infatti al XV secolo a.C., l’altra sarebbe assimilabile al periodo successivo e sarebbe stato luogo prediletto per il rito dell’incubazione, secondo il quale i nuragici dormivano presso le tombe dei cari per incontrarli nel sonno.




Intensamente suggestivi, i tesori del Parco Archeologico di Seleni emanano pregnanza storica anche per la presenza del Nur Archeopark, parco tematico a pochi chilometri dall’area nuragica. Attraverso un percorso a tappe sviluppato in una passeggiata di 15 minuti, i visitatori possono entrare in contatto con la cultura nuragica fruendo di diversi canali, come visite guidate, pannelli informativi, riproduzioni di antichi edifici e oggetti. Immersa nella rigogliosa cornice naturale del bosco, la peculiare esperienza mira a coinvolgere più utenti possibili in un percorso alla scoperta della storia isolana.
Il Parco Archeologico di Seleni si trova nell’omonimo bosco a Lanusei, in provincia di Nuoro. Una volta arrivati in paese, sarà necessario percorrere la Strada Statale 198 per Gairo (NU), raggiungere il bivio per il bosco Seleni e svoltare a sinistra.
Il parco è visitabile dal martedì alla domenica, dalle ore 9:00. Il Nur Archeopark è invece accessibile tutti i giorni dalle 9:30 alle 20:00, con ultimo ingresso alle ore 19:00. Per ulteriori informazioni, è possibile visitare il sito web tombedeigiganti.it, la pagina Facebook @parcoSeleni, le pagine Instagram @tombedeigiganti e @nurarcheopark, oppure contattare la cooperativa al numero 0782.41051 o alla email [email protected].