Dal 1 al 3 agosto a Santadi, nel basso Sulcis, torna Sa Coia Maurreddina, il Matrimonio Mauritano, giunto quest’anno alla sua 57ª edizione. La rievocazione di un antico matrimonio contadino – autentico e non simbolico – si conferma una delle manifestazioni più sentite e partecipate della Sardegna, con un programma che intreccia riti, musica e memoria storica.
Riproposto dal 1968 grazie all’intuizione di Ovidio Balia e altri giovani del paese, il Matrimonio Mauritano ha riportato alla luce tradizioni ormai quasi scomparse, offrendo ogni anno a una vera coppia la possibilità di celebrare le nozze secondo i costumi delle antiche genti chiamate maurreddus. Il matrimonio si ispira a usanze risalenti alla fine dell’Ottocento e ai primi decenni del Novecento, con una ricostruzione fedele dei momenti simbolici, dagli abiti alla ritualità.
Si parte venerdì 1° agosto con le attività al museo etnografico Sa Domu Antiga, dove per tutta la giornata si tiene il laboratorio “Antichi mestieri. L’artigianato tipico”. Lo stesso spazio ospita nei tre giorni la mostra “Bistimenta. L’abbigliamento tradizionale sulcitano”, visitabile dalle 8:30 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 18:30. In serata, alle 21:00 in piazza Marconi, il pubblico potrà conoscere la coppia protagonista dell’edizione 2025 con l’incontro “Gli sposi si raccontano”, presentato da Luca Sarriu. A seguire, alle 21:30, spazio alla musica folk con il “Brinca Tour 2025”.
Sabato 2 agosto il centro della festa resta piazza Marconi, dove alle 21:30 è in programma lo spettacolo dei Tenores di Neoneli con l’Orchestra Popolare Sarda, che porterà in scena un viaggio tra canti e musiche isolane con Orlando Mascia, Bruno Camedda ed Eliseo Mascia.
Domenica 3 agosto è il giorno centrale dell’intera manifestazione. La giornata inizia all’alba con il rito della vestizione degli sposi e delle rispettive famiglie. La sposa viene preparata nella sede del museo etnografico, mentre lo sposo si trova nella casa-museo Sa Domu ’e Paxi. Alle 8:30 i due si incontrano simbolicamente di fronte al museo, per poi dare il via, mezz’ora dopo, al corteo nuziale che attraversa le vie del paese.
La sfilata parte dall’Istituto Agrario e coinvolge gruppi folk, tracas (carretti in legno), cavalieri, suonatori di launeddas e rappresentanti istituzionali, sfilando su una ramadura, tappeto di fiori, mirto e altre essenze tipiche. L’arrivo in piazza Marconi è previsto alle 10:30, con l’accoglienza della coppia da parte dei sindaci di Santadi, Nuxis e Villaperuccio – tre centri un tempo unificati sotto un unico Comune.
Alle 11:00 ha luogo la celebrazione del matrimonio con la Santa Messa presieduta da Monsignor Mario Farci, Vescovo di Iglesias, e concelebrata da Don Fulvio Sanna. Alcuni momenti del rito vengono officiati in lingua sarda. Subito dopo, si svolge il rito de Sa Gratzia, il gesto di benedizione compiuto dalle madri degli sposi: una mistura di grano, petali, sale e monetine viene sparsa sul capo della coppia, con il piatto che la conteneva rotto in segno propiziatorio. Segue l’offerta dell’acqua, sempre da parte delle madri, come augurio di fertilità e abbondanza.
L’intera mattinata è trasmessa in diretta su Videolina, con la conduzione di Ambra.
La giornata si conclude con Su Cumbiru, il ricevimento serale aperto alla popolazione. Dalle 20:00 in piazza Marconi, la coppia offre dolci tipici, bevande e la torta nuziale. A seguire, dalle 21:30, si susseguono balli e canti tradizionali, animati da gruppi folk e dal gruppo etnico sardo composto da Davide Puligheddu, Matteo Cucca, Martino Deluigi e Lorenzo Mele, sempre con la conduzione di Ambra Pintore.
Il Matrimonio Mauritano è organizzato dal Comune di Santadi e dalla Pro Loco, con il sostegno dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna. Tutte le informazioni sono disponibili sulle pagine Facebook della Pro Loco Santadi e del Matrimonio Mauritano Santadi.
































