Al via a Sardara la terza edizione del festival letterario “Dialoghi di Carta”

Dialoghi di Carta 2021

Ai blocchi di partenza a Sardara la terza edizione di “Dialoghi di Carta”, il via al festival letterario de La Fabbrica Illuminata. Fino a domenica 3 ottobre sette giornate dense di incontri letterari, spettacoli, laboratori, esposizioni e iniziative di turismo culturale.

Si comincia oggi, lunedì 27 settembre, alle 10:30 a Casa Pilloni, con l’inaugurazione della mostra “Esseri onirici – gli elementi della natura”: i quadri di Jenny Atzeni, in un allestimento curato da Manuela Perria. Rari esserini dagli occhietti curiosi – soprannominati “i pettegoli” – creature ataviche del mare, del cielo e della terra, fate e gnomi: sono questi i protagonisti dello straordinario mondo incantato della nuova mostra della pittrice cagliaritana. Proiezioni e percezioni frutto di una sensibilità non comune, volte a immortalare istanti di vita e frammenti di universi sconosciuti che, nei suoi dipinti, convergono e si racchiudono nell’irrinunciabile forma primordiale del cerchio, centro assoluto di tutte le energie materiali e spirituali.

Nel rispetto delle norme anti Covid-19, gli ingressi sono contingentati. Si raccomanda la prenotazione (Tel. +39 349 8088767- mail dialoghidicarta@gmail.com). Accesso con Green Pass. La mostra è aperta alle visite fino a venerdì 30 dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 20. Dal Primo al 3 ottobre gli orari di apertura sono dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Alle 17:30 Giovanni Follesa e Rossana Copez presentano “Cent’anni fa arrivò Lawrence” (Maestrale): punto di partenza del libro è la visita, cent’anni fa in Sardegna, di D.H. Lawrence insieme alla moglie e il reportage dello scrittore inglese sull’Isola Sea and Sardinia. I due autori e giornalisti hanno intervistato intellettuali e scrittori – Marcello Fois, Cristina Caboni, Maria Paola Masala, Giorgio Pellegrini, Nicola Lecca, tra gli altri – per discutere della situazione, del futuro e delle prospettive della Sardegna, quella odierna, che pare muoversi faticosamente senza una rotta chiara e condivisa. Unico fil rouge è lo stesso David Herbert Lawrence che ispira le riflessioni raccolte. Il volume è un’occasione per sollecitare gli intellettuali a tracciare una visione prospettica e critica – utile – per la crescita sostenibile, culturale e sociale di questa terra.

Il focus sulla Sardegna, stavolta durante la Seconda Guerra Mondiale e poi nel boom economico, prosegue alle 18:30 con Giacomo Mameli, intervistato dal collega Andrea Frailis sul suo libro “Hotel Nord America” (Maestrale). Il libro, vincitore ex aequo con Mario Calabresi del premio Fiuggi Storia 2020, che l’autorevole firma del giornalismo sardo ritirerà in novembre, narra la vicenda di Ida Naldini, ragazza tosco campana, tra le 22 giovanissime ostetriche dell’Università di Bologna che nel 1939, il giorno dopo il diploma, vengono inviate nell’Isola, dove la mortalità infantile è alta e di parto muoiono anche molte mamme.

A Nuoro il Prefetto le fa alloggiare nell’Hotel Nord America: ma è un postribolo mascherato da locanda e la notte si tiene l’assedio dei focosi giovinotti locali che hanno scambiato le mastras de partu per un contingente di prostitute. Da Nuoro, Ida viene spedita a Foghesu (alias Perdasdefogu), sotto il Gennargentu. Qui sarà presto mamma anche lei, sposa di Orazio, in una comunità poverissima dove il regime fascista manda al confino donne dissidenti e zingare. A Foghesu l’ostetrica diventa Signorida, (…) una donna-coraggio, che guada a cavallo torrenti in piena e deve curare puerpere ma anche banditi. Col dopoguerra Foghesu comincia a cambiar volto, ragazzi e ragazze possono studiare. Ida è ormai una di loro, parla in sardo, è testimone e protagonista della ricostruzione post bellica, poi di vicende da Guerra Fredda, con Foghesu diventata sede di poligono militare, da dove l’Europa tenta l’avventura spaziale. (…) Ida tornerà anche ai luoghi dell’Hotel Nord America, rincontrandosi con le antiche colleghe bolognesi rimaste come lei in Sardegna, da allevadora navigata che ha messo al mondo 1.846 bambini.

Chiude il ciclo di incontri alle 19:30 Marcello Atzeni, in conversazione con l’assessora alla Cultura del Comune di Sardara Ilenia Cilloco, sul libro “Nuotavo nel grano”(Sandi Dh): sessanta brevi racconti dal sapore nostalgico poetico e ironico rievocativo di sapori e odori di un tempo che solo apparentemente è remoto, ma non lo è perché l’autore fa parte di quella generazione che giocava per la strada e si nutriva di “pani e tamatiga”. Racconti bucolici, certo, ma vi sono poesie, scritti che rimandano al calcio, e ad altri contesti. La prefazione è di Giacomo Mameli.

Domani (martedì 28 settembre) tre appuntamenti letterari nelle antiche terme di Sardara: Milena Agus dà il via alla serata, alle 17:30, con la presentazione, in dialogo con Rossana Copez, sul romanzo “Un tempo gentile” (Nottetempo). Partecipa all’incontro la Commissione pari opportunità del Comune di Sardara; alle 18:30 Massimo Dadea, in conversazione con Laura Caddeo, presenta il romanzo “Stella” (edizioni Max88); chiusura di serata alle 19:30 con lo scrittore e giornalista sassarese Vindice Lecis e il suo romanzo storico “La Conquista” (Condaghes). Presenta Roberto Ibba. Letture a cura di Elena Pau.

Tra letteratura e cinema documentaristico è scandita la serata di mercoledì (29 settembre). Tre le presentazioni letterarie all’interno dell’antica Chiesa di Sant’Anastasia: alle 17:30, Angelica Grivel Serra, parla del suo fortunato romanzo d’esordio “L’estate della mia rivoluzione” (Mondadori), per il quale si è aggiudicata il Premio Navicella 2021. La intervista la giornalista Maria Francesca Chiappe; alle 18:30 Francesco Ottonello presenta la raccolta di poesie “Isola Aperta” (Interno Poesia), in conversazione con Andrea Melis; alle 19:30 si entra nel vivo del filo conduttore del festival – “Il culto delle acque tra il sacro e il profano, tra prosa e poesia” – con l’incontro sul libro “Il culto delle acque in Sardegna” (Iscra), di Fabrizio Manca Nicoletti. Con l’autore ne parlano Rossana Copez e Peppuccio Garau, presidente della Cooperativa Villa Abbas di Sardara, che gestisce l’area archeologica di Sant’Anastasia. Chiusura di serata al Cineteatro Sardara, dove alle 21 è in visione “Il sogno di una vita (quasi) normale”, docu-film a cura del giornalista Anthony Muroni, per il progetto dell’Associazione Thalassa Azione Onlus APS.

Presentazioni, incontri e teatro. Tanti appuntamenti in agenda giovedì (30 settembre), tutti nella Chiesa di Sant’Anastasia. Due gli eventi legati al filo conduttore del festival: alle 17 il giornalista e scrittore Antonangelo Liori presenta, in conversazione con il collega Paolo Matta, il libro “Un sentiero per la santità: la mistica semplice di Fra Lorenzo da Sardara” (Abbà; alle 17:30 il via alla tavola rotonda Persistenza della devozione. Moderata da Rossana Copez, vi partecipano il docente della facoltà di Teologia di Cagliari Don Roberto Caria, Paolo Matta e il direttore del museo archeologico di Sardara Peppuccio Garau, Antonangelo Liori. Alle 18:30 spazio alla narrativa con lo scrittore Giulio Neri, intervistato da Giovanni Follesa sul suo romanzo “Carne” (Maestrale). Alle 19.30 la scrittrice Vanessa Roggeri presenta, moderata da Rossana Copez, con la partecipazione di Annarita Vacca (presidente dell’Associazione Condilibriamo di Sardara) “Il battito dei ricordi” (Rizzoli). Omaggio a Grazia Deledda con lo spettacolo in scena alle 21: La madre del prete, di e con Valentina Sulas, liberamente tratto dal romanzo della scrittrice nuorese La madre.

Venerdì (1° ottobre) due presentazioni in piazza Emilio Lussu in apertura di serata: alle 18:00 il romanzo “Il vento ci porterà”, di Ciro Auriemma. (Piemme), in conversazione con Francesca Spanu; alle 19:30 Storie Barocche” (Piemme), l’Italia barocca in dieci racconti dalle prestigiose penne del romanzo storico: Francesco Abate, Marcello Simoni, Matteo Strukul, Marcello Fois, Carla Maria Russo, Barbara Frale, Marina Marazza, Cristina Fantini, Carlo Melis Costa, Nicolò Migheli, Lia Celi. Intervengono Carlo Melis Costa e Nicolò Migheli.

Cambio di scenario per lo spettacolo in agenda alle 21, all’Hotel e Spa Sardegna termale: Chavela Vargas, L’ultima sciamana, il recital musicale di Officina Acustica con Anna Lisa Mameli (voce, recitazione e testi originali), Corrado Aragoni (pianoforte e direzione musicale).

Sabato (2 ottobre) serata ricca di suggestioni con quattro appuntamenti nella Chiesa di Sant’Anastasia. Si comincia alle 17:30 con la presentazione del libro di Antonangelo LioriReligione e sesso nella Sardegna antica” (Abbà). Il giornalista e scrittore ne parla con l’archeologa Emina Usai. Alle 18:30 spazio allo scrittore Alessandro De Roma con “Nessuno resta solo” (Einaudi). Presenta l’incontro Francesca Spanu. Alle 19:30 riflettori puntati sulla scrittrice e grecista Giuseppina Norcia che, intervistata dalla giornalista Manuela Arca e con letture dell’attrice Martina Carpi, presenta il libro “A proposito di Elena” (Vanda edizioni). Alle 21 sono di scena l’attrice Elena Pau e la pianista Irma Toudjian in Giro giro tondo intorno al Signor G, concerto di teatro canzone con voce e piano ispirato a Gaber, con arrangiamenti di Corrado Aragoni.

Un nutrito programma di eventi che prende il via dalla mattina e si conclude in tarda sera caratterizza la giornata finale del festival, domenica (3 ottobre). A Casa Pilloni alle 10:30 e alle 11:30 sono in programma delle visite guidate al museo Villa Abbas e all’area nuragica di Sant’Anastasia, a cura delle guide della cooperativa Villa Abbas. Dalle 9:30 alle 13 piazza Mercato e via Manzoni saranno animate dall’Eco Festa, a cura di Simona Ibba. Nel pomeriggio, nella Chiesa di Sant’Anastasia, tre incontri letterari: alle 17:30Su printzipeddu” (Alfa Editrice), la traduzione in sardo campidanese standard, ad opera di Stefano Cherchi, del celebre libro, firmato dallo scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry. Presenta l’incontro con il traduttore Fabio Loi; alle 18:30 lo scrittore e poeta Andrea Melis presenta, in conversazione con Claudia Benaglio, “Libertà” (Feltrinelli), il suo libro scritto in collaborazione con Emergency, con prefazione scritta da Gino Strada; alle 19:30 il primo di due appuntamenti dedicati a Dante, nell’anno della celebrazione dei Settecento anni dalla morte del Sommo Poeta: la presentazione del libro “Nella pietra e nel sangue” (Baldini E Castoldi), di Gabriele Dadati, intervistato dal giornalista e scrittore Giovanni Follesa.

Alle 21 titoli di coda del festival con uno tra i più grandi attori e registi del teatro italiano contemporaneo: Pino Micol, nell’interpretazione di una scelta dei canti del capolavoro della letteratura mondiale La Divina Commedia. Con lui, nel recital musicale dal titolo L’amor che move il sole e l’altre stelle, la violoncellista Karen Hernandez è di scena nel recital musicale, recital musicale su musiche di J. S. Bach, Vivaldi, Massenet, Pachelbel. Presenta i canti Elena Pau.

Ingresso libero agli appuntamenti con green pass. Info: email lafabbricailluminata@gmail.com – telefono 070.7321163.

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