La “lolla”, il cuore delle antiche case campidanesi, si riprende la scena nel prossimo weekend a Capoterra, con la manifestazione “Lollas e Pratzas Antigas”, diventata ormai un appuntamento fisso nella programmazione del Comune dell’area vasta di Cagliari. Due giorni per raccontare le tradizioni, due giorni per riportare il paese nell’atmosfera di un tempo, ritrovando quella voglia di socialità, quel piacere di stare insieme che il cortile delle case di un tempo così bene sapeva esprimere e rappresentare.
Convegni, moda, musica, laboratori, i saperi e i sapori del territorio, del passato e del presente, per creare un’atmosfera festosa e un ambiente accogliente per i residenti stessi e per i tanti visitatori che, vista l’esperienza degli anni passati, anche quest’anno sceglieranno Capoterra. Sabato 26 le prime iniziative e poi domenica 27 una giornata piena, dalla mattina alla sera, all’insegna dell’ospitalità, dell’accoglienza.
E proprio quella era d’altronde una delle principali funzioni della “lolla”, il corpo centrale delle antiche case campidanesi, il luogo spesso si lavorava e dove ci si riuniva, ci si ritrovava, dove si ricevevano amici e vicini di casa nei (pochi) momenti di svago. Le piazze del paese e i cortili delle case storiche ritrovano in quest’occasione quella funzione ancora oggi essenzialmente vitale.
Sabato 26 per rompere il ghiaccio spazio al Convegno “Accabadora, mito e realtà”, con Aldo Cinus, Mariano Staffa, Augusto Marini, Gianfranco Tore e Roberto Demontis. È una testimonianza, una riflessione riguardo l’esistenza di una reale tradizione in Sardegna di facilitazione del trapasso, in particolare quando questo era particolarmente doloroso e difficile. Oggi appare complesso affermare con certezza assoluta l’esistenza di questa figura, ma è altrettanto difficile negarlo, anche in considerazione del fatto che per oltre venticinque secoli si è favoleggiato sull’esistenza di particolari figure che agevolavano la morte, non per mera cattiveria o per trarne qualche vantaggio, ma piuttosto per misericordiosa pietà, al fine di abbreviare la sofferenza peri-mortale. In serata invece il passato lascerà spazio al presente: in piazza Sant’Efisio è infatti in programma la sfilata “Colori e Suoni del Mediterraneo”, un evento di moda che porterà in passerella l’eleganza e i colori della cultura mediterranea, tra abiti raffinati e atmosfere suggestive.
Domenica sarà il giorno delle lollas, con l’apertura di Casa Melis, Casa Altana, Casa Pala, Casa Piano, Casa Garau e Casa Cogoni, ognuna con le sue caratteristiche, ognuna con le sue storie da raccontare. Tante le attività tradizionali previste in ognuna di esse: dalla mostra di archeo-moda ai laboratori di prodotti e piatti tipici, quali malloreddus, pane, fregola e dolci sardi; e poi approfondimenti sulla storia, lavorazione del cestino e balli sardi. Nelle piazze più frequentate, e anche nella chiesa di Sant’Efisio, sono poi previste altre dimostrazioni ed esposizioni: arte sacra, musiche tradizionali, produzione di formaggio e ricotta, di miele, la forgiatura del ferro e la ferratura del cavallo.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16:00, è in programma anche uno spettacolo itinerante con diverse associazioni, non solo capoterresi, che percorreranno in abiti tradizionali le vie del centro storico, seguendo un percorso capace di toccare tutte le lollas aperte nell’occasione. Sarà presente il gruppo folk capoterrese Scabitzada, che farà quindi gli onori di casa e sarà accompagnato dall’Associazione Città di Quarto 1928, proveniente da Quartu Sant’Elena, e Nora, in arrivo dalla più vicina Pula.
A chiudere l’iniziativa il concerto di una cantante apprezzatissima e degna rappresentante della Sardegna più autentica: Maria Luisa Congiu. Il live è in programma alle 20 in Corso Gramsci.