Il 26 e 27 ottobre, Cagliari ospiterà la ventottesima edizione di “Monumenti Aperti”, la storica manifestazione che invita a riscoprire i luoghi più significativi della città. L’evento, nato nel maggio del 1997, si è consolidato come un appuntamento culturale di grande rilevanza, e quest’anno la tappa conclusiva si arricchisce con un’offerta ancora più variegata: cinquantotto monumenti, suddivisi in cinque “spazi” tematici, apriranno le loro porte al pubblico, tra novità assolute e location storiche.
Il tema conduttore di questa edizione è la pluralità di significati che ogni luogo porta con sé, suddiviso in cinque “direttrici” o “spazi”: Spazi di vita, Spazi di storie, Spazi dell’anima, Spazi del sapere e Spazi d’aria. Ognuno di questi contenitori immaginari rappresenta un modo di vivere la città attraverso le sue diverse anime, dalla vita quotidiana agli spazi spirituali, dai luoghi della memoria a quelli della conoscenza e dell’arte.
Quest’anno, Monumenti Aperti si arricchisce con dieci nuovi siti, che per la prima volta entrano a far parte della rete cagliaritana. Tra i più affascinanti, l’Area Archeologica di Vico III Lanusei, che svela stratificazioni storiche di grande valore, e l’Organo restaurato della Chiesa del Santo Sepolcro, un simbolo della maestria artigianale e del patrimonio musicale cittadino. Altrettanto suggestiva è l’Ex Cava Dondina di Monte Urpinu, che si presenta come uno “spazio d’aria” nel cuore della città, perfetto esempio di come l’architettura postindustriale possa dialogare con il paesaggio urbano.
Tra le novità più rilevanti c’è anche il Cagliari 1920 History & Gallery, un museo dedicato alla storia della squadra calcistica cittadina, dove cimeli e trofei ripercorrono le tappe fondamentali del club, inclusa la straordinaria vittoria dello scudetto. Non mancano inoltre nuovi spazi culturali come il Centro Servizi Culturali della Società Umanitaria – Cineteca Sarda, ospitato negli spazi di Sa Manifattura, e il Villaggio Pescatori Giorgino, dove gli stessi abitanti accompagneranno i visitatori in un percorso alla scoperta delle tradizioni marinare locali.
Un ampio spazio viene dedicato alla sezione “Spazi di storie”, che raccoglie luoghi emblematici del passato cittadino. Tra questi, la Cripta di Santa Restituta, un sito che ha attraversato epoche e utilizzi differenti, passando da cava punica a chiesa rupestre, fino a rifugio antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale. Non meno affascinante è la zona archeologica di Sant’Eulalia, scoperta per caso circa trent’anni fa, che ha portato alla luce un inedito scorcio della storia millenaria della città. Questi spazi rappresentano non solo la storia “ufficiale”, ma anche una stratificazione di molteplici storie che rendono giustizia alla complessità del patrimonio culturale di Cagliari.
Nella sezione “Spazi di vita” si trovano luoghi che rappresentano la Cagliari contemporanea, in continua evoluzione, ma saldamente legata alle sue radici. Il Palazzo Siotto e il Lazzaretto di Sant’Elia sono esempi di vivaci centri culturali, mentre i visitatori potranno esplorare il Quartiere di Villanova e il Villaggio Pescatori Giorgino, due realtà che rappresentano la tradizione e l’autenticità della vita cittadina, proiettate verso un futuro sostenibile. Gli stessi abitanti guideranno i visitatori, offrendo un’esperienza unica e autentica.
Per chi cerca un contatto più profondo con la spiritualità e l’arte sacra, la sezione “Spazi dell’anima” propone un percorso attraverso le chiese e i luoghi di culto più suggestivi di Cagliari. Da segnalare la riapertura del Chiostro di San Domenico, recentemente restaurato, e la presenza dell’Organo della Chiesa del Santo Sepolcro, appena recuperato. Questi spazi trascendono la dimensione fisica e storica, offrendo ai visitatori un’esperienza di bellezza e introspezione.
La città di Cagliari non è solo storia e spiritualità, ma anche un luogo di conoscenza. Nella sezione “Spazi del sapere” rientrano musei e collezioni che raccontano storie uniche, come le Cere Anatomiche di Clemente Susini o il prezioso Museo Etnografico Regionale, che conserva oltre 2000 oggetti legati alla cultura popolare sarda. Questi luoghi testimoniano la passione e la curiosità di chi, nel corso dei secoli, ha raccolto e conservato frammenti di sapere e cultura per le generazioni future.
Infine, la sezione “Spazi d’aria” invita i visitatori a scoprire gli angoli verdi e i polmoni della città, dove natura e architettura convivono armoniosamente. Tra questi spicca l’ex Cava Dondina, un’area postindustriale trasformata in foresta urbana, situata ai piedi di Monte Urpinu. Spazi come i Giardini Pubblici e l’Orto Botanico offrono momenti di relax e contemplazione, immersi nella bellezza della natura.
Monumenti Aperti 2024 non è solo visite guidate. Durante i due giorni, il pubblico potrà partecipare a oltre venti appuntamenti di musica e spettacolo, tra cui concerti organizzati dal Conservatorio di Cagliari, che vedrà protagonisti oltre 70 studenti. Non mancheranno attività per le famiglie, come “Pedalando verso i sogni”, un evento promosso dalla Fabio Aru Academy per avvicinare i giovani al mondo del ciclismo.
Con la partecipazione di quasi 6000 volontari e il coinvolgimento di scuole e associazioni, la manifestazione si conferma come un’opportunità unica per riscoprire il patrimonio di Cagliari, in un dialogo costante tra passato, presente e futuro.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato e domenica dalle 10:00 alle 19:00, salvo dove diversamente specificato. Le visite alle chiese saranno sospese durante le funzioni religiose. Infopoint: Piazza Garibaldi e in Piazza Yenne aperti sabato e domenica dalle 9:00 alle 19:00.
Per conoscere l’elenco completo di tutti i monumenti visitabili e il programma completo degli eventi è possibile consultare il pieghevole.