Santu Lussurgiu si prepara a ospitare la quinta edizione del “Montiferru Play”, festival nato in Sardegna nel 2018 su iniziativa di Demoela, cooperativa sardo-ligure di cui è presidente il grafico lussurgese Simone Riggio, cofondatore e presidente anche della neonata associazione Montiferru Play.
I prossimi 25 e 26 novembre, ospiti e appassionati animeranno il salone del Centro di Cultura Popolare con incontri, tornei di giochi e attività per le scuole. Finanziata dal Comune, questa edizione abbraccia il territorio che dà il nome al titolo con il coinvolgimento attivo delle scuole e delle biblioteche dei comuni di Santu Lussurgiu, Seneghe, Cuglieri e Bonarcado, come spiega Simone Riggio: «Il Montiferru Play si avvicina sempre più all’idea originale, ossia di essere un festival diffuso. Al contrario di ciò che è accaduto in precedenza, quest’anno abbiamo raggiunto noi gli allievi delle scuole di Seneghe, Cuglieri e Bonarcado incontrandoli nelle biblioteche dei rispettivi comuni e giocando con loro. Durante gli incontri sono stati selezionati dei finalisti che sabato si sfideranno nella finale del torneo delle biblioteche. Inoltre, il festival è anche un momento in cui le professionalità si incontrano e le persone si formano durante i workshop con i professionisti del settore. Ringrazio l’amministrazione comunale, che ha reso possibile il tutto finanziando questa edizione del festival».
Entusiasta e partecipe il sindaco di Santu Lussurgiu Diego Loi: «Il sostegno che l’amministrazione comunale continua a dare al Montiferru Play e all’associazione che lo organizza è legato al credere fortemente nel valore delle attività di socializzazione per le nostre comunità, per la tenuta dei rapporti tra i cittadini e quale strumento di crescita. In un momento in cui l’alienazione dovuta all’utilizzo smodato dei dispositivi elettronici e dei social influisce non poco sulla qualità delle relazioni umane, il festival Montiferru Play è un modo diverso di concepire le attività sociali. Inoltre – prosegue – è anche l’occasione per far conoscere la comunità di Santu Lussurgiu, le sue iniziative, le sue intelligenze. L’associazione si impegna in questa direzione ed è importante continuare a sostenerla. Auguro al festival un pieno successo e di poter continuare nel tempo questa importante attività».
Quella di quest’anno è un’edizione dedicata all’arte, disciplina attorno alla quale ruoteranno i diversi momenti del festival, come spiega Giovanna Manca, vicepresidente dell’associazione Montiferru Play: «È il tema scelto quest’anno per i laboratori dedicati agli allievi delle scuole. Sabato mattina i bambini si confronteranno con l’argomento per poi cimentarsi con alcuni giochi ispirati al mondo dell’arte accompagnati da professionisti esperti del settore».
Sabato 25 novembre alle 09:00 si comincerà con una serie di incontri e di laboratori per le scuole di Santu Lussurgiu. Alle 11.30, si terrà un incontro con l’agenzia regionale Forestas a cui seguirà la presentazione del gioco “Tzintzula”, realizzato da Demoela. Il festival riprenderà nel pomeriggio alle 15:00, con le finali dei tornei delle biblioteche del Montiferru. Alle 18.30, la tavola rotonda “Santu Lussurgiu in gioco”, dedicato alla gamification, evento conclusivo della prima giornata.
Il secondo giorno del Montiferru Play, domenica 26 novembre, prevede alle ore 08:30 un workshop di formazione e aggiornamento con l’educatore ludico e game designer Gabriele Mari. Dalle 09:00 gli appassionati potranno incontrarsi per giocare e sfidarsi con i giochi messi a disposizione dagli organizzatori.
Alle 12:30 ci sarà la tavola rotonda “Facciamo un gioco in Sardegna?” organizzato dalla Sardinia Game Scene. Si riprenderà alle 16:00 con il torneo di giochi da tavolo sul calcio “Piantiamo un futuro sportivo”. La manifestazione si concluderà con il secondo torneo nazionale del gioco Spuntino “Coppa Casizolu” a partire dalle 17.30.
Per informazioni e per iscriversi ai tornei contattare il numero 328/4835392 o visitare il sito montiferruplay.it.