Tortolì. Sabato alle 18:30, nello spazio dell’ex Bloccheria Falchi, Paolo Guzzanti presenta il suo ultimo libro “Silvio. La vita vera di Berlusconi” (compagnia editoriale Aliberti).
Parteciperanno all’incontro Roberto Sorcinelli, segretario nazionale PLI (Partito liberale italiano) con una sua disamina sui temi del Liberalismo come progetto da compiere; Francesco Pasquali presidente nazionale del PLI (Partito liberale italiano); Mauro Pilia coordinatore provinciale; Pietro Pittalis, deputato di Forza Italia e vice presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati.
Per capire che cosa abbia rappresentato Berlusconi per l’Italia, bisogna sapere innanzitutto chi è stato davvero Silvio, il Cavaliere. “L’uomo del fare”, come si è autodefinito più volte? “L’uomo dei miracoli”, come è stato descritto in vita e anche dopo dagli adoratori? Oppure il male in persona, come sostengono da sempre gli antiberlusconiani duri e puri?
Per aiutarci a sciogliere l’enigma dell’uomo Berlusconi, torna in libreria la biografia ormai classica del Cavaliere scritta da Paolo Guzzanti e aggiornata agli eventi del 2023 e alla scomparsa del protagonista. Un racconto per nulla compiacente, anzi dissacrante e a tratti feroce, ma senza la solita litania di accuse. Paolo Guzzanti è uomo di grandi passioni, una delle menti più anticonformiste del giornalismo italiano. Tutti sanno del suo innamoramento per il Cavaliere, nel quale ha creduto – invano, secondo Guzzanti – di riconoscere il possibile leader di una rivoluzione liberale italiana.
Già in tempi non sospetti il giornalista aveva denunciato la progressiva ibernazione del Parlamento, la mancanza di democrazia interna al partito e la selezione del personale politico secondo criteri di sex appeal.
Uscito dall’orbita del Cavaliere, Guzzanti ne ha restituito un ritratto molto ravvicinato, personale e indiscreto, ripercorrendo anche la sua storia familiare attraverso due lunghe interviste esclusive a Berlusconi e alla madre Rosa. E raccontandoci di quell’ultimo incontro con Silvio, nel marzo del 2023, quando ormai l’autunno del Cavaliere aveva assunto i colori più cupi dell’imminente distacco.