Un affresco del Belpaese negli Anni Cinquanta, in pieno boom economico, tra sogni e speranze di rinascita con “D.E.O. ex Macchina / Olivetti, un’occasione scippata” di e con l’attore e comico Antonio Cornacchione, che racconta un’epoca in cui l’industria italiana era all’avanguardia in settori come l’informatica e la chimica, grazie ad imprenditori illuminati come Adriano Olivetti, in tournée nell’Isola sotto le insegne del CeDAC Sardegna.
Un avvincente one-man-show tra ironia e innovazione tecnologica in cartellone mercoledì 19 novembre alle 21 al Teatro Civico “Gavì Ballero” di Alghero – dove apre la Stagione 2025-2026; giovedì 20 novembre alle 21 al Teatro Civico “Oriana Fallaci” di Ozieri; venerdì 21 novembre alle 21 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei; sabato 22 novembre alle 20:30 al Teatro Costantino di Macomer e infine domenica 23 novembre alle 20:30 al Teatro Comunale “Akinu Congia” di Sanluri.
“D.E.O. ex Macchina”, originale e coinvolgente monologo scritto ed interpretato da Antonio Cornacchione, con la collaborazione ai testi di Massimo Cirri e scenografia e video-mapping a cura di Alessandro Nidi, per la regia di Giampiero Solari (produzione Amicor Sas) parla della nascita del Centro di Ricerca Elettronica a Barbaricina, vicino a Pisa, dove sotto la guida dell’ingegner Mario Tchou avrebbero visto la luce il calcolatore Elea 9001 e «il primo calcolatore da tavolo al mondo, la P101 chiamata affettuosamente Perottina dal nome del suo inventore Pier Giorgio Perotto».
Volto noto del piccolo schermo, dalle apparizioni al Maurizio Costanzo Show a Zelig Off, Crozza Italia e Che tempo che fa, Antonio Cornacchione, già sceneggiatore di fumetti, dà prova di uno spiccato talento per la comicità e la satira allo Zelig di Milano, per approdare in tv e al cinema e finalmente in teatro, in “Tel chi el telùn” con Aldo, Giovanni e Giacomo ed il “Circo di Paolo Rossi”, fino alle commedie “Ieri è un altro giorno” di Silvain Meyniac e Jean François Cros, e “Basta Poco”, e porta ora in scena le sue “memorie di un impiegato” in “D.E.O. ex Macchina”.
































