A Codrongianos doppio appuntamento con la narrativa nell’ambito del Progetto InCoros. Il 23 agosto, a partire dalle 21:00, due incontri letterari nel bar Eleonora: Sarah Savioli porterà all’attenzione del pubblico il suo nuovo giallo “I selvatici”, edito da Feltrinelli, con protagonista la detective Anna Melissari, già nota ai lettori.
A seguire, Gianni Caria presenterà “Sabbie” (Il Maestrale), romanzo che racconta l’incontro e le vicende del senegalese Pape e della vietnamita Lu. Con Savioli dialogherà Francesca Arca. Al fianco di Caria ci sarà Lorena Piras.
“I selvatici”. Primo caso in trasferta per Anna Melissari, la detective che comunica con piante e animali. Sulle montagne di Ferlico, un paesino degli Appennini, Cecilia e suo marito Tullio gestiscono da vent’anni un rifugio che dà impiego e ospitalità a persone in fuga dalle guerre e dalla disperazione in attesa che venga regolarizzato il loro diritto di asilo. Una notte scompare nel nulla Yasser, un giovane proveniente dalla Siria, benvoluto da tutti sia nel rifugio sia nel paese. Le forze dell’ordine ritengono si tratti di un semplice allontanamento volontario, ma Cecilia è certa che il ragazzo non se ne sarebbe mai andato senza dare spiegazioni, così incarica delle ricerche l’Agenzia Cantoni. In un ambiente pieno di insospettabili testimoni animali e vegetali, il caso sembra fatto apposta per essere risolto rapidamente grazie alle straordinarie capacità di Anna, ma le cose si rivelano più complicate.
Sarah Savioli nasce nel 1974 in Sardegna. Laureatasi a Parma in Scienze naturali, consegue un master in Scienze forensi e uno in Chimica analitica e svolge per più di dieci anni attività di perito tecnico-scientifico forense, prima in collaborazione con il dipartimento di Fisica dell’Università di Parma e con il Ris dei Carabinieri, poi in libera professione. Lasciato il lavoro per motivi personali, ha riscoperto la scrittura, arrivando per due volte finalista nel concorso “Romanzi in cerca d’autore” indetto da Kobo e Mondadori.
“Sabbie”. All’apparenza non potrebbero darsi due persone più diverse tra loro, unite solo dal fatto di percorrere avanti e indietro la stessa spiaggia, per lavoro, ma Pape e Lu, i protagonisti di questa storia, hanno tanto da condividere. Pape, nato e cresciuto in Senegal in un quartiere povero della grande città, ormai da anni in Italia come ambulante, non conosce o finge di non conoscere le menzogne che la sorella gli racconta da Dakar, facendosi passare per medico mentre in realtà lavora in un fastfood. Lu è nata in Vietnam, è diventata Lucia Enrica: cittadina italiana grazie a un’adozione internazionale. Si spaccia per cinese, convinta di saper effettuare massaggi rilassanti dopo aver sbirciato qualche video in rete. I segni del tragico passato di guerra del Paese d’origine che Lu porta fin nel corpo menomato e un viaggio in Vietnam con il padre adottivo le ricordano costantemente, come una condanna, da dove viene. Cosa succederà quando queste due esistenze, così lontane e insieme così vicine, si incroceranno nella spiaggia lungo cui si trascinano giorno dopo giorno?
Gianni Caria, magistrato, è attualmente Procuratore della Repubblica a Sassari. Il suo primo romanzo, “La badante di Bucarest” (Robin, 2012), ha vinto il Premio Giovani Lettori – Memorial Gaia Di Manici Proietti 2013 (Perugia), e si è classificato al secondo posto come opera menzionata al Premio Primo Romanzo Città di Cuneo 2013. Nel 2018 ha pubblicato “Il presidente addormentato” (Bibliotheka).