Viaggio sul filo delle storie e delle emozioni con la seconda tranche della Stagione 2022-2023 di “Teatro Senza Quartiere” organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari – nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” 2017-2026.
Cinque titoli in cartellone tra marzo e maggio, tra pièces originali e riletture di classici del Novecento con protagonisti come Gianfranco Berardi (Premio Ubu 2019) e Gabriella Casolari, Elio Turno Arthemalle con Felice Colucci, Salvatore Della Villa, la cantante MaNuL (Manuela Loi) con Paolo Putzu e Ernesto Lopez Maturell e il giovane e talentuoso attore Emanuele Bosu.
Una programmazione interessante e variegata per indagare la complessità dell’animo umano e il gioco delle passioni tra parole, suoni e visioni, con una riflessione sul mestiere dell’attore e sul fascino e gli imprevisti di una vita d’artista, tra luci e ombre, spunti (auto)biografici e poetiche invenzioni, accanto a un omaggio a Luigi Pirandello e a uno spettacolo-concerto dedicato a Amy Winehouse.
Dopo l’anteprima – sabato 4 marzo alle 20 – con “Senza Fiato / Una risata vi seppellirà. A me la Fibrosi Cistica. (Forse)”, monologo satirico e (auto)biografico di e con Pierpaolo Baingiu su un’esistenza in compagnia della rara malattia genetica, la seconda tranche della Stagione 2022-2023 di “Teatro Senza Quartiere” – dedicata alla memoria del cantante lirico e scrittore Gianluca Floris – entra nel vivo con una rosa di titoli intriganti, tra dilemmi esistenziali e innocenti fantasticherie, divagazioni filosofiche e amare tranches de vie, in un gioco di specchi tra vita e arte.
Teatro d’autore – in cinque pièces – per lo spazio ritrovato nel rione popolare ai piedi del Colle di San Michele, nuovo e prezioso palcoscenico per gli abitanti del quartiere e della città e punto di riferimento per le attività culturali, anche in virtù di preziose sinergie con compagnie, associazioni, ensembles musicali e con altre realtà operanti sul territorio. In scena tra marzo e maggio le nuove produzioni del Teatro Impossibile e de La Maschera, il nuovo progetto del Teatro del Segno con MaNuLSoul, accanto a uno dei testi più emblematici e visionari della pluripremiata Compagnia Berardi Casolari e a un excursus pirandelliano della Compagnia Salvatore Della Villa.
Il sipario si apre – sabato 18 marzo alle 20:30 – su “Difatis” (Infatti) di Elio Turno Arthemalle (sua anche la regia), protagonista sul palco con Felice Colucci, sulla colonna sonora di Francesco Medda Arrogalla, con scenografia e costumi di Marco Nateri – produzione Teatro Impossibile. «“Difatis” è emerso dal nulla nel corso di una serie di notti insonni» rivela Elio Turno Arthemalle, noto e apprezzato attore teatrale e conduttore radiofonico. «Era già lì, il suo autore si è limitato a trascrivere ciò che gli è apparso. Per fortuna capisce e parla discretamente in sardo, altrimenti non se ne sarebbe fatto nulla, perché “Difatis” è un groviglio di storie e ragionamenti in cagliaritano, dall’inizio alla fine». Sintesi di trent’anni di teatro (e non solo), per uno spettacolo «contemporaneamente beffardo e malinconico, sferzante e remissivo, tracotante e umile», in cui sfilano le “maschere” stravaganti che compongono un affresco di varia umanità, tra finzione e realtà.
Uno sguardo sulle contraddizioni e i paradossi del Belpaese – sabato 1° aprile alle 20:30 – con “In fondo agli occhi” di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, nell’immaginifica mise en scène firmata da César Brie (nomination per la miglior regia al festival Teatri del Mondo di Buenos Aires – 2018) con la collaborazione musicale di Giancarlo Pagliara – produzione Compagnia Berardi Casolari. La pièce, incentrata sulle vicende di una barista, Italia, donna delusa e disincantata e di Tiresia, suo socio e amante, affronta il tema della cecità su un duplice piano, fisico e simbolico, mettendo a confronto la perdita della vista del protagonista con «la condizione di un intero Paese rabbioso e smarrito che brancola nel buio alla ricerca di una via d’uscita». La malattia segna il momento della crisi, in cui l’artista ritrova se stesso attraverso la capacità di inseguire i propri sogni, di dare forma attraverso il teatro alla propria visione.
Omaggio al genio del grande scrittore e drammaturgo siciliano – sabato 15 aprile alle 20:30 e domenica 16 aprile alle 19:00 – con “Uno, Nessuno e Pirandello”, con adattamento e regia di Salvatore Della Villa, protagonista sulla scena con Tommaso Massimo Rotella e Chiara Serena Brunetta, tra il dialogo apparentemente svagato de “L’uomo dal fiore in bocca”, la tragedia di una famiglia in “Sgombero” e la grottesca (dis)avventura di Don Lol(l)ò Zirafa e il suo contrasto con Zi’ Dima Licasi ne “La Giara” – produzione Compagnia Salvatore Della Villa. Il sottile e graffiante umorismo pirandelliano, che restituisce il senso tragicomico dell’esistenza, affiora nel teatro come nelle novelle, con l’abilità e la sapienza dell’artista nel mostrare le molteplici sfaccettature del reale, cogliendone gli aspetti più singolari e rappresentando le situazioni più bizzarre o estreme, le aporie irrisolvibili, pur conservando nelle trame e nei caratteri accenti di verità.
Il talento straordinario e la voce inconfondibile della cantautrice britannica, per il ritratto di una icona del soul – sabato 29 aprile alle 20:30 e domenica 30 aprile alle 19:00 – con lo spettacolo-concerto “Io e Amy / Quello che avrei voluto dire a Amy Winehouse”, scritto e interpretato da Paolo Putzu con MaNuL / Manuela Loi (voce), Virgilio Atzori (basso) e Pier Paolo Cardia (pianoforte), Melania Lai e Chiara Faedda (cori), special guest il percussionista e cantante cubano Ernesto Lopez Maturell, con adattamento e regia di Stefano Ledda in collaborazione con Cristina Bocchetta – produzione del Teatro del Segno e MaNuLSoul. Un tributo all’artista che con albums come “Frank” e “Back to Black”, e canzoni come “Rehab” e “Love Is a Losing Game”, “Stoger Than Me” e la title-track “Back to Black” ha scalato le classifiche, conquistando pubblico e critica con uno stile che fonde soul e jazz “classici” a un sound R&B contemporaneo, e testi ironici e spiazzanti, in un’interpretazione intensa e struggente, a tratti amara e graffiante, indimenticabile.
Sotto i riflettori – sabato 13 maggio alle 20:30 – Emanuele Bosu con “Volevo nascere attore”, un divertente one-man-show di cui firma testo e regia, dove parla del suo amore per il teatro, sulle note del pianoforte di Fabio Ucchesu – produzione Cooperativa Teatro La Maschera. Tra monologhi e canzoni originali – scritte con Pietro Medda, Alessandro Gallo e Fabio Ucchesu – il giovane attore e conduttore radio-televisivo, affermatosi anche a livello nazionale con un lavoro su Ettore Petrolini, ripercorre la sua storia personale e professionale: «racconterò vicende che ho vissuto, parlerò delle cose che odio, che amo e che non ho mai capito. Parlerò di quanto avrei voluto nascere attore ma mi dissero che il teatro era morto». Sull’eterna crisi e sulla fine annunciata del teatro, Emanuele Bosu costruisce una pièce originale e brillante, su misura per il suo talento affinato in anni di studio, dagli esordi ai primi successi, ai nuovi progetti fra cinema e teatro.
Il TsE di Is Mirrionis a Cagliari ospita anche corsi e stages, oltre rassegne e festivals, con spettacoli e concerti, proiezioni cinematografiche, mostre e incontri, e una serie di iniziative culturali rivolte al quartiere e alla città: in programma, oltre agli spettacoli della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” 2022-2023, anche “Mi sono scritto addosso…”, il laboratorio di drammaturgia diretto da Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari, articolato in varie sessioni (la prossima dal 28 al 31 marzo), che si concluderà in estate con l’esito scenico nell’ambito del XV Festival “Percorsi Teatrali”. E il Laboratorio Permanente sulle “Tecniche di Non Recitazione” diretto da Stefano Ledda per attori e allievi attori oltre al progetto “MonologArte” a cura di Stefano Ledda, incentrato sul lavoro sul personaggio in pièces “per voce sola”, con incontri settimanali e esito scenico finale al TsE.
Tra i prossimi appuntamenti in cartellone, da non perdere quello con “Destinazione non umana” di Valentina Esposito – una produzione Fort Apache Cinema Teatro – in programma martedì 21 marzo alle 20.30 al TsE sotto le insegne de Il Terzo Occhio / Rassegna Multidisciplinare delle Nuove Creatività organizzata dal CeDAC Sardegna.
Riparte dal TsE il progetto “Rovinarsi è un Gioco” 2023-2024 – Città Metropolitana di Cagliari con le matinées dedicate alle scuole: in scena dai primi di aprile lo spettacolo “GAP / Gioco d’Azzardo Patologico – rovinarsi è un gioco” di e con Stefano Ledda sulla storia di un giocatore di videopoker, per una riflessione sui rischi e i costi sociali del gioco d’azzardo.
Nel mese di giugno prenderà il via la nuova edizione di “Teatro e Marmellata”, la rassegna dedicata a giovanissimi e famiglie organizzata dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda: dopo un’anticipazione, domenica 12 marzo alle 17, con “Io, Andersen” di Marco Nateri, in scena con Anna Paola Marturano per un itinerario nel mondo fantastico di Hans Christian Andersen, in programma nuove fiabe teatrali su misura per bambine e bambini. E spazio anche ai laboratori – come “Giochiamo che io ero?” a cura di Emanuela Lai (Teatro Impossibile).
Info e prezzi
Abbonamento a 5 spettacoli: intero €55,00 – ridotto* € 45,00 – ridotto studenti € 30,00. Biglietti: intero €13 – ridotto* €10 – ridotto €7,00. Card x 3 spettacoli a scelta €30 – Card x 2: acquistando 2 abbonamenti a prezzo intero, si può richiedere 1 abbonamento omaggio alla Stagione di Teatro Ragazzi Teatro e Marmellata 2023. (*) riduzioni per residenti quartiere Is Mirrionis / under 25 / over 65 / abbonati CeDAC (**) riduzioni per studenti / allievi scuole d’arte / operatori
NB. Tra le iniziative, si rinnova il “biglietto sospeso” ispirato alla tradizione napoletana del “caffè sospeso”: chi lo desidera può acquistare il biglietto per uno spettacolo della Stagione di “Teatro Senza Quartiere” o della rassegna “Teatro e Marmellata” per regalarlo e metterlo a disposizione di chi non può permettersi di acquistarlo, rendendo così la cultura ancora più “sostenibile” e inclusiva per un teatro senza barriere.
Per informazioni: biglietteria.teatrotse@gmail.com – Tel. 391 4867955 (anche WhatsApp).