A Gavoi, nel cuore della Barbagia di Ollolai, il Carnevale è un’esperienza sonora e collettiva che richiama abitanti e visitatori in un vortice di musica e tradizione. Giovedì 27 febbraio, Jovia Lardajola, il Giovedì Grasso, torna “Sa Sortilla de Tumbarinos”, uno degli eventi più attesi del paese affacciato sul lago di Gusana, che ogni anno segna l’inizio delle celebrazioni carnevalesche.
La manifestazione prende il via alle 15 in piazza San Gavino, dove si radunano suonatori e partecipanti per dare il via a una sfilata che attraversa le vie del borgo. Sos tumbarinos, i tamburini tipici di Gavoi, realizzati artigianalmente con pelli di capra e asino, scandiscono il ritmo della festa, accompagnati da zufoli in canna palustre e triangoli di ferro battuto. Gli strumenti creano un’unica grande “orchestra” itinerante, offrendo il suono su cui prende vita il ballo gavoese.
Nel corso degli anni, la “Sortilla” è diventata un appuntamento che unisce la comunità, richiamando non solo gli abitanti ma anche coloro che sono emigrati altrove. La musica diventa il linguaggio comune che attraversa le generazioni, mentre il Carnevale si manifesta senza schemi rigidi: la maschera è sonora, le vesti sono lasciate alla libera interpretazione di ognuno, così come la possibilità di avviare un ballo o unirsi a un canto.
Dopo il Giovedì Grasso, le celebrazioni proseguono a marzo con una serie di eventi. Domenica 2 marzo, alle 16, spazio al Carnevale organizzato dall’ACR, mentre lunedì 3 marzo, dalle 14:30, le strade del paese accolgono la sfilata di carri allegorici e maschere.
Martedì 4 marzo segna l’epilogo con l’entrata in scena di Zizzarrone, il fantoccio protagonista de “Su Harrasehàre”. Alle 16:30 in piazza Sant’Antonio va in scena “Zirande a Zizzarróne”, mentre alle 19 il rogo del fantoccio e della moglie, Mariarosa, segna la chiusura del Carnevale. Le fiamme illuminano il paese, mentre il crepitio del fuoco accompagna il rito collettivo che affida alla cenere il passaggio simbolico verso la rinascita.
Per chi si troverà in giro la mattina di mercoledì 5 marzo, un’ultima tradizione attende gli ignari passanti: sos intinghidores, con il carbone rimasto dal rogo, tracceranno un segno di croce sul volto di chi incontrano, un gesto che segna il passaggio dal caos carnevalesco al ritorno all’ordine quotidiano.
L’evento è organizzato dal Comune di Gavoi, dalla Pro Loco Gavoi e dall’Associazione Tumbarinos. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito Visit Gavoi e sui canali social del Comune e della Pro Loco.