Anderas 2024: il festival dell’inclusione e del sociale per promuovere la lettura

Dal 13 ottobre la rassegna propone 41 appuntamenti tra Selargius, Cagliari e San Gavino con serate dedicate ai grandi nomi della letteratura sarda e ad autori, sardi e non, contemporanei. Verranno affrontate tematiche quali la parità di genere, la violenza sulle donne, il rapporto madre-figlio

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Poesia, letteratura, musica: venti giornate, 41 appuntamenti in tre Comuni – Selargius, Cagliari, San Gavino – per Anderas 2024, festival letterario organizzato dalla Fondazione Faustino Onnis, che inizierà domenica 13 ottobre.

Il ricco cartellone è stato presentato ieri a Selargius da Luciana Onnis, presidente della Fondazione, con l’assessora comunale della Pubblica Istruzione e Politiche Culturali, Sara Pilia, dall’assessore della Cultura del Comune di San Gavino, Riccardo Pinna, dai direttori artistici del festival, Duilio Caocci, Laura Medda e Anna Cristina Serra, dalla responsabile della Biblioteca, Antonella Demurtas, dalla Direttrice dell’Istituto Comprensivo n.2, Claudia Aroni.

“Cominciano gli appuntamenti autunnali di Anderas – ha detto la presidente Luciana Onnis – dopo alcuni incontri che anticipavano la terza edizione. Il nostro è un festival letterario che si caratterizza per la diffusione sul territorio, quest’anno oltre a Selargius, la nostra casa, avremo tanti incontri anche a Cagliari-Pirri e a San Gavino. Ci saranno serate dedicate ai grandi nomi della letteratura sarda e ad autori, sardi e non, contemporanei. Affronteremo tematiche quali la parità di genere, la violenza sulle donne, il rapporto madre-figlio.

Anche quest’anno Anderas si caratterizza come un festival dell’inclusione e del sociale, grazie a collaborazioni consolidate, come quella con Ierfop, e altre nuove, ad esempio con l’Istituto dei sordi di Torino, con la Fondazione Andrea Parodi, con la Fondazione Claudio Pulli, con la scuola civica di musica, con Casa Gramsci, con la Libera Università del Campidano. Oltre agli incontri letterari – ha proseguito la presidente della Fondazione – avremo laboratori sperimentali, con la Biblioteca delle disabilità e anche in carcere, a Uta, con le detenute e la disponibilità di Maria Jole Serreli. Con noi quest’anno ci saranno anche i ragazzi del servizio civile e il gruppo di lettura Incontri di-versi”.

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