A Stintino, una bella serata, articolata tra racconti, buon cibo e sottofondo in musica, nella giornata della ricorrenza della fondazione del borgo il 14 agosto, a partire dalle 21, attende i residenti e turisti nello spazio di Cala d’Oliva. Il tema principale dell’appuntamento è “Stintino una storia da raccontare”.
Stintino, infatti, non è solo spiagge difatti possiede un racconto originale. Una storia drammatica che si intreccia indissolubilmente con i destini complessi, dell’isola dell’Asinara.
Gli abitanti di Stintino sono infatti i discendenti di una grande parte degli abitanti dell’Asinara che si era popolata nel corso del XVIII secolo sia di pastori e agricoltori sardi (a Cala Reale e Fornelli) che di pescatori provenienti da Camogli in Liguria (Cala d’Oliva) e da Ponza. Si viene a sviluppare così un tessuto particolare, dove alle tradizioni tipicamente legate alla terra di origine sarda, si affiancano le attività marinaresche tipiche della Liguria, del Lazio e della Campania.
Convivenza pacifica durata fino al 1885, l’anno in cui Umberto I, decise che l’isola dell’Asinara avrebbe dovuto ospitare un lazzaretto in località Cala Reale e una colonia penale agricola in località Cala d’Oliva. Agli abitanti dell’isola fu dato poco più di un mese per abbandonare le loro case per non farci mai più ritorno.
Si parlerà di questa storia ma, attraverso i testi del libro “I fornelli dei naviganti”, dialogando con l’autrice Marialuisa Naitana Azzena, sarà possibile ricostruire la “scoperta” turistica del borgo da parte della borghesia sassarese.
E ancora proseguiranno con la loro idea di “fornelli dei naviganti” gli chef Mario Sechi e Fabio Zago che terranno uno show cooking sul palco, accompagnati dall’enogastronomo Tommaso Sussarello, in veste di coordinatore dell’intera serata. Nel largo Cala d’Oliva sarà inoltre allestita l’area Food&Drink dove alcuni stand proporranno pietanze e birre artigianali ai visitatori.