Giovedì 10 aprile, alle 18, la Sala Duce di Palazzo Ducale a Sassari aprirà le porte alla mostra “We All Are B”, un progetto che si pone come una riflessione sul rapporto tra uomo e ambiente, rovesciando il concetto tradizionale di gerarchia. Curata da Dario La Stella e Valentina Solinas, la mostra si ispira ai vecchi 45 giri della musica, dove sul lato A c’era un brano di successo e sul lato B una traccia meno conosciuta. Qui, il concetto di “A” e “B” viene annullato, suggerendo che nessuno è superiore a qualcun altro, e tutti, esseri umani, animali, piante e minerali, siamo parte dello stesso ecosistema.
L’ecosistema al centro di “We All Are B” è l’Asinara, un’isola che, pur nella sua bellezza e unicità, è simbolo di conflitti, migrazioni e biodiversità. La mostra raccoglie oltre 70 opere – fotografie, video, installazioni e lavori grafici – che provengono da un gruppo variegato di artisti, scienziati, rifugiati e ricercatori. Questi, nel corso degli anni, si sono incontrati all’Asinara per esplorare temi come i confini, la migrazione e la biografia, lavorando insieme per sviluppare una riflessione collettiva su questi concetti.
Il progetto, che rappresenta uno dei frutti del programma internazionale “Overlap – Eventi tra Arte e Scienza”, è stato avviato nel 2019 dall’associazione Senza Confini Di Pelle (SCDP) e ha visto la collaborazione di numerosi partner, tra cui l’Ente Parco Nazionale dell’Asinara e le Università di Sassari e Cagliari. La mostra non è solo una vetrina per le opere, ma anche un’opportunità per presentare il terzo triennio di un progetto che ha messo in luce la connessione tra arte, scienza e riflessione sociale.
Fra le opere inedite esposte, spicca il lavoro grafico “Percorso” di Siranding Mady Sissoko, un giovane studente maliano, che racconta attraverso il suo alter ego la sua esperienza migratoria e la sua trasformazione da migrante a mediatore culturale. Mady, noto anche per la sua startup Rete Laye, che promuove soluzioni innovative nell’accoglienza e nella formazione, racconta la sua evoluzione e le difficoltà che ha affrontato in un nuovo paese. Un altro contributo inedito è la videodanza “Tracce” di Dario La Stella, che esplora come il passaggio dell’essere umano possa modificare l’ambiente naturale in modo permanente, seppur invisibile.
La mostra si articola in tre sezioni concettuali, Biodiversità, Biografia e Confini (borders), e invita il pubblico a riflettere sul ruolo dell’essere umano in un mondo in continuo cambiamento. Il percorso espositivo si costruisce intorno all’isola dell’Asinara, considerata il cuore geografico ed emotivo di tutte le opere, simbolo di un crocevia di storie, destini e spostamenti, di migranti e di specie animali. Il progetto esplora così la natura dell’essere umano in relazione a ciò che lo circonda, facendo emergere una visione di interdipendenza e coesistenza.
La mostra “We All Are B” sarà visitabile fino al 19 aprile, con ingresso libero. Gli orari di apertura sono dal martedì al venerdì, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00, mentre il sabato l’orario si limita alla mattina, dalle 10:00 alle 13:00. L’inaugurazione si concluderà con un evento performativo a cura di SCDP e un brindisi di benvenuto in occasione dell’inaugurazione.
Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’associazione Senza Confini Di Pelle via e-mail a [email protected] o telefonicamente ai numeri 347/0561735 o 338/4040237.