Si chiama “Le radici e le ali” la rassegna letteraria che debutta questo fine settimana a Quartu Sant’Elena: due giornate all’insegna di “parole, suoni e visioni tra passato e futuro”, come recita il sottotitolo dell’appuntamento di sabato 5 e domenica 6 novembre a Sa Dom’e Farra, la casa museo al civico 143 di via Eligio Porcu.
In programma reading, incontri, presentazioni di libri e momenti musicali, ma anche una mostra-mercato – a cura della libreria InKentro – della produzione delle cinque aziende editoriali sarde che aderiscono all’iniziativa: Condaghes, Nor, Janus, Abbà e S’Ard Music. Promossa dalla cooperativa Forma e Poesia nel Jazz, da anni attiva nello spettacolo dal vivo, e dalla società Thorn & Sun Communication, specializzata in eventi culturali, cinematografici ed editoriali, “Le radici e le ali” nasce col contributo del Comune di Quartu Sant’Elena dalla volontà di rilanciare e rafforzare il tessuto culturale della terza città della Sardegna.
Denso e variegato, il programma delle due giornate si apre sabato 5 novembre alle 11 con un reading-presentazione di Gianluca Medas per bambini, genitori e insegnanti ispirato al suo libro “Le avventure di Flamingo” (edizioni Condaghes): un racconto per ragazzi ambientato nello stagno di Molentargius che ha per protagonista un piccolo fenicottero e che parla di amicizia, rispetto per la natura e del delicato equilibrio dell’ecosistema.
Gli appuntamenti del pomeriggio prendono il via alle 18: in dialogo con lo storico dell’arte Giorgio Pellegrini, Paolo Luigi Galassi presenta in anteprima regionale il suo romanzo “La Torre della Felicità” (Janus editore). Una scia di violenza solca una terra selvaggia dove da secoli il sangue chiama sangue: i protagonisti di questo dramma, preda di istinti primordiali, ne sono travolti nello scenario di una natura ostile, specchio dell’odio che li domina.
Parole e musica, alle 19, nella presentazione-concerto di “Prolagus. Canzoni e parole per resistere, per non morire” (edizioni Abbà), il libro e disco del cantautore Andrea Andrillo. Il Prolagus Sardus è un po’ l’emblema della vita animale che viene annientata e scompare irreparabilmente; Andrillo proietta la sua estinzione ai tempi nostri, per ragionare di un altro genere di possibile estinzione: quella della sua lingua, della sua cultura, di sé stesso e della sua comunità, utilizzando una lingua che rischia di scomparire, con pari dignità e forza espressiva delle altre lingue.
Introdotto alle 20 da un confronto sui diritti LGBT con lo scrittore e giornalista Giovanni Follesa, autore del libro “We are family. Storie di unioni civili” (Janus editore), chiude la prima giornata lo spettacolo di Laura Pusceddu “Gonadi”: una Stand up Comedy che tratta del rapporto tra i generi e i sessi dal punto di vista di una ragazza trans, e vira dall’esperienza personale, dall’infanzia e dal luogo in cui si è vissuti, fino alle attuali difficoltà dell’essere uomo, donna e altro, mettendo in luce stereotipi e contraddizioni della società.
Domenica 6 novembre a Sa Dom’e Farra si comincia alle 18 con “Fiabe, avventure e cucina con le Janas”, un incontro con Claudia Zedda, scrittrice e ricercatrice di leggende e tradizioni sarde. Tra i suoi libri, “Janasa” (edizioni Condaghes), cui è ispirato l’omonimo lungometraggio di finzione di cui verrà proposto in anteprima il teaser: presenti alla visione la regista Alessandra Usai e Nicola Mennuni della Nical Films, giovane società di produzione cinematografica indipendente cagliaritana.
Altra presentazione, in agenda alle 19, è quella di “Un mondo rovesciato. Armonia e rimorso nei bronzetti nuragici” (edizioni Abbà), dello scrittore Antonangelo Liori. Mettendo insieme quel migliaio di bronzetti nuragici che sono disseminati nel mondo è possibile vedere le nostre radici, l’ipotesi delle nostre origini, la nostra storia all’interno di un mondo rovesciato, a noi lontano ma che ci appartiene profondamente. Nel suo libro, Liori ha cercato di mettere insieme questo mondo fantastico, di guardarlo come fosse un’unica rappresentazione teatrale del passato non solo dei sardi, ma della storia dell’Europa, di quella umanità che un popolo antico ha raffigurato con maniacale precisione, con l’intento non troppo velato di lasciare una testimonianza di sé.
“Le radici e le ali” si chiude con un reading-concerto del trio Malasorti ispirato al libro “Mala Manera” col cd allegato “Sardicity” che il musicista elettronico e dub master Francesco Medda Arrogalla, il cantante e scrittore Emanuele “Lele” Pittoni e il trombettista e antropologo Francesco Bachis hanno dedicato al tema della periferia urbana e del non finito urbanistico, focalizzando in questo caso la narrazione sul contesto della città di Quartu Sant’Elena e allargando la riflessione a tutte le periferie del mondo. Malasorti usa il dub, il jazz e il “non finito” come linguaggio, e ama curiosare tra poetiche sarde, tropicali e mediterranee.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito, ma è consigliata la prenotazione al 388.3899755.