Un intenso fine settimana fra teatro e musica sotto le insegne di “Libertà d’Espressione”: la stagione organizzata dal Teatro Tragodia prosegue con un duplice appuntamento in diretta streaming da La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro.
In scena stasera (sabato 1 maggio) alle ore 19:00 “L’Ultima Risata” di Abaco Teatro con Rosalba Piras e Tiziano Polese, che firmano anche drammaturgia e regia dello spettacolo ispirato alle vicissitudini de “I comici cabarettisti ebrei dai palcoscenici tedeschi ai campi di concentramento”. Tra parole e note domani, domenica 2 maggio sempre alle 19:00 con il concerto di The Rocies, l’ensemble formato dalla cantante cubana Anabel Rodriguez Roche (vocal & guiro), con Andrea Sanna alle tastiere, Nicola “Ninu” Vacca alle percussioni e Stefano Casti al basso & sequencer per un viaggio nei territori della Black Music, tra Jazz e Funk e le suggestioni del Latin Jazz (produzione Palazzo d’Inverno).
Nell’attesa di poter finalmente accogliere il pubblico in sala, il Teatro Tragodia ha scelto di “sperimentare” una versione “a distanza” dopo la simbolica protesta sabato 27 marzo, nella Giornata Mondiale del Teatro, con il “Teatro Sottovuoto: chiusi fuori aperti dentro”.
Una pagina tragica della storia del Novecento con “L’Ultima Risata” di Abaco Teatro: la pièce scritta, diretta e interpretata da Rosalba Piras e Tiziano Polese rende omaggio ai protagonisti della feconda stagione del kabarett tedesco, al talento e all’humour nero degli artisti che scontarono amaramente la satira verso il regime e la propria origine ebraica, dopo l’ascesa di Hitler e l’affermazione del nazismo con il Terzo Reich.
Tra discriminazioni e persecuzioni, l’esclusione dai set cinematografici e dai teatri, inizia il dramma di attrici e attori, autori, registi e musicisti ebrei, costretti alla fuga e all’esilio, ovvero a esibirsi in condizioni sempre più difficili – nel 1933 nasce a Berlino la Lega della Cultura Ebraica dove, finché la Gestapo non ne chiuderà i battenti, «l’arte verrà prodotta dagli ebrei solo per gli ebrei» – fino alla deportazione nei lager, dove molti di loro concluderanno la propria esistenza. Tuttavia la cultura resiste anche all’interno dei “campi” come estrema forma di “resistenza”, talvolta incoraggiata e favorita dagli stessi nazisti ai fini della propaganda che avrebbe dovuto mascherare la verità sugli orrori della Shoah.
Il fascino delle Blue Notes e l’energia del Funk in Marmilla con il concerto di The Rocies che vede protagonisti sul palco de La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro con l’artista cubana Anabel Rodriguez Roche, nata a La Habana e cresciuta tra la musica tradizionale cubana e quella statunitense (vocal & guiro), il pianista e tastierista Andrea Sanna, il bassista e producer Stefano Castri (al suo attivo collaborazioni con artisti come Mike Stern, Kevin Leo, Romy Splinter) e Nicola “Ninu” Vacca dietro piatti e tamburi.
Un’antologia di canzoni originali, scritte in spanglish, lingua “meticcia” che mescola inglese e spagnolo, e ispirate a temi sociali e a una visione positiva dell’evoluzione della civiltà, fondata sull’inclusione e sull’incontro tra popoli e culture, tra echi della Black Music – con stilemi jazzistici e variazioni in stile Latin Jazz – e sonorità contemporanee.
Il progetto The Rocies – produzione Palazzo d’Inverno – riflette le differenti anime dell’ensemble, con un vasto repertorio, frutto di una costante ricerca e sperimentazione, in cui sono riconoscibili molteplici influenze e suggestioni d’oltreoceano, dagli Stati Uniti al Centro e al Sud America, per dar voce alle fragilità e alle istanze, al sentire della gente comune e al desiderio di creare – oltre la musica – una nuova, armoniosa società.